«Vaccini Covid», documento dei Medici inviato a Regione e Ministeri

La nota dell'Ordine di Avellino «si è reso conto delle criticità dei colleghi liberi professionisti, pensionati e odontoiatri, e si è fatto carico della questione»

L’Ordine dei Medici di Avellino e delle altre province della Campania ha inviato un documento all’attenzione della Regione e dei Ministeri competenti, con l’obiettivo di superare quelle che vengono definite le criticità ravvisate la somministrazione dei vaccini Covid.

Il Presidente dell’Ordine dei Medici di Avellino, il dr. Franco Sellitto

«L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Avellino, apprese le modalità di somministrazione dei vaccini COVID, immediatamente si è reso conto delle criticità dei colleghi liberi professionisti, pensionati e odontoiatri, e si è fatto carico della questione», si legge in una nota diffusa da Francesco Sellitto, Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Avellino. «Insieme agli altri Ordini Campani è stato stilato un documento presentato alla Regione Campania e tramite la FNOMCeO ai Ministri Competenti», informa Sellitto, commentando che «la cosa sembra stia avendo un risvolto favorevole, restiamo in attesa di sviluppi».


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Vaccini anti Covid-19. La campagna informativa promossa dal Ministero della Salute

AZIENDE E UNITÀ DI CRISI AL LAVORO PER LA CAMPAGNA VACCINALE DI GENNAIO. Nel frattempo sul territorio l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati e l’Asl Avellino sono al lavoro per organizzare la prima vera fase di somministrazione del vaccino sul territorio dal 2 gennaio, nonostante il lieve ritardo registrato nella consegna dell’anti virus Pfizer/BNT, a causa del maltempo di ieri. Da domani 30 dicembre, con cadenza quotidiana verranno somministrate le dosi. Il primo rifornimento riguarda a regime quasi 136mila fiale, da cui si traggono 6 dosi per ogni persona. La somministrazione del vaccino in questa fase si limita al personale medico e sanitario, ma su base esclusivamente volontaria. Non ci sono liste d’attesa, né turni. Ma finora non tutti i destinatari hanno ritenuto di sottoporsi a profilassi. Tra il personale medico e sanitario incluso ci sono anche medici di famiglia, di continuità assistenziale, liberi professionisti e autonomi, dipendenti delle aziende fornitrici del sistema sanitario. L’Unità di crisi in queste ore sta definendo le categorie da aggiungere. Tra queste, si annuncia il personale delle aziende sanitarie accreditate, dei laboratori e dei farmacisti.


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