Il Comune di Ariano Irpino valuterà i risultati della raccolta differenziata e deciderà, a prescindere dal subappalto del ciclo integrato dei rifiuti deciso da Irpiniambiente in maniera unilaterale in base al contratto. Lo afferma Carmine Grasso, alla vigilia della sua informativa al Consiglio comunale sull’assetto gestionale dei rifiuti. La società concessionaria del ciclo integrato dei rifiuti in provincia di Avellino, Irpiniambiente, ha ceduto in subappalto alla ditta De Vizia dal primo dicembre l’intero servizio urbano di Ariano Irpino.
Sulla questione i consiglieri di minoranza hanno presentato una interrogazione alla giunta presieduta da Enrico Franza. L’argomento sarà discusso nella seduta del 30 dicembre, quando riferirà in aula il vice sindaco Carmine Grasso che, intanto, sottolinea la totale estraneità del Comune rispetto alle scelte interne operate dalla società provinciale. “Il passaggio della gestione dei rifiuti da Irpiniambiente a De Vizia non ci compete: ci è stato notificato l’affidamento di un subappalto, che però non modifica in nessun modo l’accordo sottoscritto in precedenza dal Comune con la società provinciale, che resta il committente” chiarisce Grasso, con riferimento alle clausole stabilite nel contratto. “Non conosciamo le motivazioni che hanno spinto Irpiniambiente ad affidare il Comune di Ariano in subappalto, ma è altrettanto vero che la società ha la facoltà di agire in tal senso. Da parte nostra non conosciamo le questioni organizzative interne alla società che gestisce il ciclo dei rifiuti, ma sottolineo che il nostro interlocutore resta Irpiniambiente, così come previsto dal contratto stipulato il 7 febbraio 2019 dalla amministrazione comunale di allora”, continua il Vicesindaco. Dal primo dicembre scorso il servizio di raccolta, smaltimento rifiuti, servizio di pulizia e spazzamento stradale vengono effettuati da De Vizia. Già precedentemente, come ha confermato il vice sindaco, la società De Vizia si occupava dello spazzamento stradale tramite un subappalto. E da qualche settimana ha preso in carico l’intero ciclo del servizio per conto della società Irpiniambiente. “Il contratto resta lo stesso, e il nostro referente resta Irpiniambiente” puntualizza ancora Grasso. “Non sono previste variazioni di costi, nè altri elementi che ci inducono a pensare che il contratto possa vere subito delle variazioni”. Tutt’altra questione invece è la tempistica dell’Ato Rifiuti, che alle prese con il piano industriale e la realizzazione degli impianti, stenta a subentrare alla società provinciale per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti. “Fino a quando non entrerà in funzione l’Ato Rifiuti, sarà Irpiniambiente a gestire il ciclo integrato. Il Comune di Ariano in realtà potrebbe anche decidere di mettere a gara il servizio e dissociarsi dalla società provinciale in attesa che l’ente d’ambito concluda la fase organizzativa. Ma in questo momento così delicato per Ariano il nostro obiettivo è lavorare sulla raccolta differenziata: siamo fermi al 48 per cento” tuona il vice sindaco.
“ARIANO PUNTA A MIGLIORARE LA PERCENTUALE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA. PRONTI ALLA GARA SE NECESSARIO”. Ben lontano dal 65 per cento indicato già nel 2012, il Comune di Ariano dovrà lavorare sulla sensibilizzazione alla differenziata per raggiungere i parametri indicati. “Non è all’ordine del giorno valutare la conferma o meno di Irpiniambiente nella gestione del servizio, anche perchè questo richiederebbe una analisi costi- benefici. Il nostro interesse è invece quello di garantire un servizio efficiente ed efficace che ci faccia recuperare il clamoroso ritardo nell’innalzamento della differenziata. Il miglior gestore per noi sarà chi saprà garantire un buon servizio e un abbattimento dei costi. L’amministrazione Franza è all’inizio, e la concessione in subappalto a De Vizia è un fatto interno della società provinciale. Se dovessimo renderci conto che il servizio reso non è efficace, potremmo addirittura decidere di andare a gara. Oggi Ariano ha bisogno di incoraggiare la raccolta differenziata e di rendere più efficace il servizio complessivamente. Almeno fino a quando non si concretizza l’attività dell’Ente d’Ambito” conclude.
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