Istituto Comprensivo di Pratola Serra, uffici a Montefalcione. Il Pd protesta

Il Comune ha disposto la chiusura del plesso della scuola media per la sostituzione della caldaia. Il Circolo 'Moro-Berlinguer' sollecita la dirigente a trovare una soluzione provvisoria

Attraverso una nota, il Circolo del Partito Democratico protesta per il trasferimento degli uffici e della dirigenza dell’Istituto Comprensivo di Pratola Serra, attualmente delocalizzati a Montefalcione. «Il Circolo PD ‘Moro-Berlinguer’ esprime disappunto per il perdurare di una situazione di disagio per gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Pratola Serra e per le loro famiglie – nonché per tutto il personale scolastico – a causa del trasferimento degli uffici della Segreteria e della Dirigente presso la sede di Montefalcione», si legge nel comunicato.

Pratola Serra

Il Circolo specifica nel merito le ragioni della propria rimostranza. «Premesso che per provvedere alla sostituzione di una caldaia la Commissione straordinaria che amministra il Comune ha disposto la chiusura del plesso della scuola media (dove erano allocati tali uffici) il 27 novembre scorso, non si comprendono le ragioni per le quali una semplice sostituzione di una caldaia abbia consigliato alla Preside di trasferire servizi di frequente utilità in un altro paese, prevedendo addirittura un ‘ricevimento su richiesta’ a Pratola», si legge. «Come Circolo Pd riteniamo necessario sottolineare che tale situazione è stata determinata dalla scelta, fatta negli anni scorsi, di spostare Presidenza e Segreteria dalla struttura modulare al plesso delle scuole medie, in modo da adibire un locale al servizio mensa, locale poi ritenuto non idoneo dall’ASL e ora attualmente sprovvisto di impiantistica per uffici. Una lunga catena di errori iniziata con decisioni che ormai da quattro anni penalizzano i ragazzi di Pratola e i loro familiari, gli insegnanti e tutto il personale scolastico», prosegue il Pd. «Anziché perdersi in cervellotici ed inefficaci rimedi, la Preside spieghi perché non ha agito per trovare un idoneo locale a Pratola per sopperire momentaneamente all’indisponibilità della struttura, oltre ad assumersi fino in fondo le proprie responsabilità per tutte le scelte sbagliate e dannose di questi ultimi anni: dall’incresciosa vicenda della struttura modulare a quest’ultima fase di disorganizzazione». Pertanto, si conclude la nota, «non vorremmo che anche questa vicenda rientri in una ormai chiara strategia volta a scaricare sulla Commissione straordinaria inefficienze e carenze che si trascinano da anni».


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