Alaia propone l’accesso dei parenti nelle terapie intensive

Il presidente della Commissione Sanità della Campania scrive ai dirigenti ospedalieri e chiede di replicare l'iniziativa del primario di rianimazione dell'Ospedale Cisanello di Pisa, per "umanizzare le cure" e mitigare la solitudine dei pazienti

Alaia propone l’accesso dei parenti nelle terapie intensive. Il presidente della Commissione sanità della Regione Campania Vincenzo Alaia scrive una nota ai dirigenti delle strutture ospedaliere del territorio regionale. Il consigliere regionale chiede di “umanizzare le cure e valutare l’accesso ai familiari dei pazienti nelle terapie intensive”. Come lui stesso ha puntualizzato, “E’ solo una proposta da valutare in base ai contesti e da realizzare garantendo la massima sicurezza”. La richiesta formulata ai dirigenti sanitari è tesa a consentire a chi è ricoverato di godere dell’affetto dei familiari, per evitare il senso di sconforto e abbandono. L’isolamento prolungato nelle terapie intensive infatti, influenza negativamente sull’efficacia delle cure, tale per cui si rende opportuno consentire- dove possibile- le visite dei familiari.

“Il Covid, con le sue terribili conseguenze sulla salute delle persone, sta impedendo a chi è ricoverato in ospedale di ricevere il calore e il conforto degli affetti più cari, soprattutto negli ultimi momenti di vita di chi non ce la fa. Circostanza questa, disumana, per quanto non voluta, ma determinata, purtroppo, dalla sacrosanta esigenza di essere particolarmente cauti per contenere i contagi. È triste sapere, però, che ci sono persone che dopo il ricovero dei propri genitori non hanno mai più avuto la possibilità di vederli, neanche dopo il decesso”. Alaia si dice consapevole delle ragioni che sconsigliano l’accesso dei parenti nelle terapie intensive, “ma mi sento di segnalare ai direttori generali dei nosocomi della Campania l’iniziativa assunta nell’ospedale di Cisanello di Pisa dal Primario di rianimazione che ha consentito l’accesso in reparto ai congiunti dei pazienti ricoverati. Ovviamente con tutte le cautele del caso e con la massima prudenza, assicurata dal coinvolgimento del personale sanitario che si è impegnato nella gestione degli accessi. È una decisione di grande umanità che – aggiunge il presidente della Commissione sanità – mi sento solo di proporre ai nosocomi della Campania, pur con la consapevolezza delle non poche difficoltà determinate non solo dalla crisi epidemiologica, ma anche dalla mancanza di personale che grava sul nostro sistema sanitario. Non possiamo, tuttavia, non tentare di dare una risposta alla condizione di sofferenza nella quale si trovano le persone ricoverate nelle nostre terapie intensive, spesso in fase terminale. Ovviamente solo nei contesti che lo consentano e nella massima sicurezza”.

E conclude: “Con la grande professionalità e la dedizione dei nostri medici e di tutto il personale sanitario e la giusta e doverosa cautela che impone la pericolosità di un virus subdolo come il Covid 19, possiamo tentare, insieme, di assicurare a chi soffre il sorriso e il conforto di un figlio, di un fratello, di una moglie, di un marito. Di provare, in definitiva a coniugare, in questa durissima lotta alla pandemia, il senso del dovere e del rigore con carità, buonsenso e tanta umanità”.


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