Dalla Campania il piano nazionale per famiglie e imprese. Il Governatore della Campania ha chiesto al Governo l’approvazione di un piano socio economico immediato sul modello di quello approvato nei mesi scorsi dalla Campania a sostegno di famiglie, imprese e pensionati.

IL GOVERNO: NO LOCKDOWN TOTALE. INTERVENIRE SULLA DIFFUSIONE DEL CONTAGIO CON RESTRIZIONI. Nel corso della riunione della Conferenza delle Regioni, alla presenza dei ministri Speranza e Boccia e del Commissario Arcuri, «è emersa l’indicazione del Governo di non assumere drastiche misure restrittive a livello nazionale», si legge in una nota dell’Unità di crisi. In queste condizioni «diventa improponibile realizzare misure limitate a una sola regione, al di fuori quindi di una decisione nazionale, che comporterebbe anche incontrollabili spostamenti al di fuori dei confini regionali. In questa situazione l’unica decisione realistica e immediata è quella di affrontare i due o tre fronti di maggiore diffusione del contagio». In queso scenario, il Governatore ha avanzato una serie di proposte per consentire la sostenibilità delle restrizioni necessarie a contenere lo sviluppo del virus. Dopo l’esperienza maturata nella scorsa primavera, dunque, arriva dalla Campania il piano nazionale per famiglie e imprese.

DE LUCA: NO ALLA CHIUSURA DEI LOCALI ALLE 18. CONFERMARE LA DIDATTICA A DISTANZA. CONCEDERE BONUS E CONGEDI FAMILIARI. Il Governo ha sottoposto ai Presidenti delle Regioni la proposta di chiusura dei locali (bar e ristoranti) alle ore 18 e la decisione di portare al 75% la didattica a distanza nelle scuole. Nel corso della riunione il Presidente De Luca «ha ritenuto indispensabile per la situazione epidemiologica attuale, portare al 100% la didattica a distanza e in relazione agli orari di apertura dei locali ha ritenuto improponibile la chiusura alle ore 18, riconfermando quindi la volontà di mantenere gli orari già previsti dall’ordinanza regionale, con chiusura alle 23. In assenza di una misura restrittiva generale non ha senso adottare norme che mettono in ginocchio intere categorie». L’obiettivo realistico da perseguire in questa situazione, ha spiegato, è duplice: «Bloccare la movida come luogo principale di diffusione del contagio e adottare la didattica a distanza nelle scuole vista la crescita dell’epidemia», ha spiegato. Sono stati illustrati nella riunione i dati relativi alle due settimane successive all’apertura delle scuole in Campania «nel corso delle quali i contagi sono aumentati di nove volte e senza sostanziali differenziazioni di fasce di età». Il Presidente De Luca ha quindi chiesto di «inserire nel Dpcm misure straordinarie per la concessione di congedi parentali riservati ai genitori di alunni della scuola primaria e bonus per l’acquisto di computer».
LE PROPOSTE: MORATORIA DI 3 MESI PER PAGARE I FORNITORI E I PRESTITI. POSTI LETTO NELLE STRUTTURE ACCREDITATE. In relazione alla categorie produttive, il Presidente De Luca ha chiesto una moratoria di tre mesi per i pagamenti ai fornitori e per i prestiti bancari. Inoltre per l’edilizia il rilascio di permessi a costruire per via informatica e l’approvazione di una misura immediata che consenta la stipula di contratti con le strutture private accreditate per l’incremento di posti letto.

NIENTE LOCKDOWN IN CAMPANIA, VERSO LA ZONA ROSSA A NAPOLI. Saltata la strada del lockdown nazionale, il Governatore starebbe pensando a istituire la zona rossa nell’area metropolitana di Napoli, colpita dall’epidemia in fase di crescita esponenziale.
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