L’idrogeno spingerà l’auto del futuro, Scudieri: via al laboratorio

L'INTERVENTO DELL'IDEATORE DI BORGO 4.0: SIAMO PRONTI PER LA MOBILITA' CHE NON INQUINA. Il presidente di A.N.F.I.A. alla seconda edizione del Green Talk, l'evento dedicato al tema della mobilità sostenibile promosso da 1000Miglia e Fondazione Symbola

Per Paolo Scudieri il motore a idrogeno spingerà l’auto del futuro, rendendo compiuta la transizione tecnologica introdotta dall’elettrico. Per il Presidente di ANFIA, l’Italia gioca un ruolo fondamentale nelle politiche legate alla nuova frontiera della mobilità e nella transizione introdotta con l’elettrico. Una innovazione che potrebbe essere accelerata dalla pandemia se l’emergenza sanitaria in corso sarà affrontata come sfida al cambiamento.

Paolo Scudieri, Presidente di Anfia

Non ha dubbi Paolo Scudieri, presidente di A.N.F.I.A. (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica) e dell’Adler Peltzer Group, promotore del progetto di sperimentazione dell’auto ad elevata automazione in Alta Irpinia. È intervenuto alla seconda edizione del Green Talk, l’evento dedicato al tema della mobilità sostenibile promosso da 1000 Miglia Srl e Fondazione Symbola. L’iniziativa con i suoi relatori segnala l’urgenza di agire prontamente nel settore della mobilità elettrica, chiamando in causa istituzioni, università e imprese. Scudieri è intervenuto nel corso della prima sessione, dove dedicata alla sostenibilità come «occasione di sviluppo per il Paese», sottolineando la necessità di un coinvolgimento consapevole del tessuto imprenditoriale alla transizione in corso, che “non passa soltanto per l’elettrico ma anche per l’idrogeno” ha sottolineato. Per Scudieri, ‘l’idrogeno spingerà l’auto del futuro’ che l’Italia può lanciare riscrivendo il rapporto tra sviluppo urbano e ambiente.

Auto a idrogeno e colonnini di ricarica nelle case, Lioni nel Patto nazionale per la Mobilità 2030

“Le imprese nel corso degli anni hanno saputo cambiare pelle in funzione delle normative che sono cambiate temporalmente in modo veloce, hanno saputo reinvestire rispetto alle proprie missioni e, le aziende italiane che si sono affermate fanno parte di quel nucleo di imprese che hanno evoluto il sistema industriale e il settore automobilistico nel mondo”, ha spiegato Paolo Scudieri. “La transizione tecnologica è importante e dovrà proporre alternative importanti, con un approccio che guarda alla bontà dei luoghi e al rispetto per la natura e l’ambiente. Questa transizione è arrivata in un momento pandemico complicato: con crisi di mercato del 2019, si è aggiunto un fattore importante che ha depauperato le risorse necessarie alla ricerca e alla sperimentazione all’evoluzione di sistemi e componenti a cui le aziende si stavano approcciando, per cambiare il modo di ingegnerizzare il prodotto”.«

Il Presidente di Anfia, Paolo Scudieri (a sinistra); il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il COO EMEA di Fiat Chrysler Automobiles, Pietro Gorlier

«IL POTENZIALE INDUSTRIALE ITALIANO MOTORE DEL PAESE. AUMENTARE LA DIMENSIONE DELLE AZIENDE PER COMPETERE». Il Presidente di Anfia vede le difficoltà, ma guarda al potenziale dell’automotive italiano. “Quella che stiamo vivendo sembra una tempesta perfetta; le difficoltà e il futuro ci diranno se sono fattori casuali o dipendenti. In ogni caso la reazione deve essere di positività. In Italia c’è un substrato culturale fortissimo: 1 milione e 200mila dipendenti impiegati nel settore automotive, 5mila aziende importantissime e 80 miliardi di gettito fiscale su un settore fondamentale”. La sfida impone convergenze. “Il processo evolutivo va fatto in due sensi e prevede di corroborare le azioni fra pubblico e privato: il pubblico deve accompagnare le aziende alla loro evoluzione e le aziende stesse devono fare shopping tecnologico in giro per il mondo per capire quanta accelerazione possiamo dare ai prodotti. Fatto questo, bisogna aumentare le dimensioni delle nostre aziende perchè la sfida è globale. L’Europa deve essere regia del cambiamento, quindi accumulare sapere e trasmetterlo attraverso il suo sistema industriale, nel prodotto che modifichiamo. Per questo la dimensione delle aziende deve essere maggiore”.

Smart road

LA TRANSIZIONE TECNOLOGICA OPPORTUNITÀ PER LA CRESCITA DELL’ITALIA E DELLA SUA INDUSTRIA. La sfida lanciata da Paolo Scudieri guarda ad un concerto di attori, che vanno dalle istituzioni alle imprese e fino alle università, esattamente come sperimentato nella pianificazione del Borgo 4.0. “La transizione è una opportunità grandiosa. L’Italia può uscirne bene perchè le aziende italiane sono abituate al cambiamento. È necessaria una strategia industriale condivisa da Governo e imprese, per costruire coesione. Cambiamento vuol dire neutralità tecnologica: l’elettrico è giustissimo, ma ha pregi e quale che difetto. Non possiamo addossare la responsabilità del cambiamento solo all’elettrico, cito l’idrogeno come una di quelle tecnologie utili ad una ritrovata democrazia industriale, e che oggi pesa più da una parte del mondo che dall’altra”.

UN TALK DEDICATO ALLA MOBILITÀ SOSTENIBILE. Per il secondo anno consecutivo, 1000 Miglia Srl ha organizzato con Fondazione Symbola, un Talk dedicato al tema mobilità sostenibile. Un dibattito a più voci che mira a costruire un percorso che vede Istituzioni, Università e Imprese accomunate dalla necessità di agire prontamente e in maniera significativa nel settore della mobilità elettrica. Uno spazio è stato dedicato alle Case automobilistiche e alle sfide crescenti che il contesto attuale pone a livello italiano ed europeo.


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