Irpinia in Movimento contro Maraia sull’apertura a Petitto e a Festa

L'associazione diffonde una nota per dissociarsi dalle affermazioni del deputato Generoso Maraia: "Il portavoce è tenuto a confrontarsi con la propria base prima di prendere decisioni che coinvolgono la politica del proprio territorio"

Irpinia in Movimento nega l’apertura del M5S a Petitto e a Festa. Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’associazione “Irpinia in movimento” rappresentativa delle forze altirpine del Movimento Cinque Stelle.


La nota

L’associazione Irpinia in Movimento, che vede rappresentare gli attivisti del Movimento 5 Stelle di alcuni comuni dell’Alta Irpinia, con il presente documento si dissocia ufficialmente dalle dichiarazioni del portavoce Generoso Maraia rilasciate al giornale Il Mattino nell’articolo “ M5S apre a Petitto e a Festa” l’8 ottobre scorso. E aggiungiamo: Il portavoce Maraia continua ad avere un comportamento che è lontanissimo dallo spirito del Movimento 5 Stelle e si comporta come i peggiori funzionari dei partiti della prima Repubblica facendo accordi con chi gli pare senza minimamente confrontarsi con i suoi elettori. L’associazione Irpinia in Movimento, raccogliendo le istanze degli attivisti dei comuni suddetti, stigmatizza che tale comportamento non appartiene ai canoni fissati per ogni portavoce all’atto dell’accettazione della sua candidatura nel Movimento. Il portavoce è tenuto a confrontarsi con la propria base prima di prendere decisioni che coinvolgono la politica del proprio territorio. Non ci risulta che ci sia stato un minimo confronto né con noi di questa associazione né con nessun’altro gruppo locale. Probabilmente il nostro portavoce immagina di avere la facoltà di prendere tali decisioni solo perché è stato eletto deputato e quindi di essere appunto diventato un “funzionario di partito”, figura che, precisiamo, non esiste nel Movimento e non è prevista perché non appartiene al nostro stile di comportamento.

Lo stemma della Associazione Irpinia in Movimento

Nell’articolo in oggetto il nostro deputato afferma che “E’ stato il popolo di Rousseau a dare il via libera alle alleanze…” e noi aggiungiamo che il popolo di Rousseau non ha dato incarico al signor Maraia di decidere il futuro del movimento in Irpinia. Semmai queste ipotetiche alleanze vanno prima ampiamente discusse tra la base degli attivisti per poi essere eventualmente approvate, ma non certo affidate alla discrezione di un singolo deputato essendo queste decisioni molto delicate e di vitale importanza per il futuro del Movimento. Poi aggiunge che “tutta la deputazione locale…” ha sostenuto questa scelta facendo i nomi dei portavoce Sibilia e Gubitosa. Noi aggiungiamo che, allo stesso modo, anche costoro non si sono mai fatti vedere sui nostri territori da quando sono stati eletti. E adesso si arrogano arbitrariamente il diritto di decidere per il Movimento con chi accordarsi politicamente in barba alla volontà della propria base! L’associazione in quest’occasione, leggendo il resto dell’articolo che parla di “nuova fase per il M5S…” e di conseguenti accordi strategici con il centrosinistra anche per quanto riguarda gli altri comuni, dichiara che gli attivisti del Movimento 5 Stelle dell’Alta Irpinia non ci stanno alla svendita dei propri valori per accordi con quelle forze politiche che finora hanno solo dimostrato di saper distruggere il proprio territorio dal punto di vista ambientale e tutt’altro che saper valorizzare le nostre eccellenze enogastronomiche, artigianali e paesaggistiche. Non parliamo poi della gestione fallimentare regionale della sanità e dei trasporti. Quindi siamo assolutamente contrari ad un accordo strategico e strutturale con il PD e con il centrosinistra perché riteniamo che un tale accordo rappresenti la fine del Movimento 5 Stelle come forza che possa puntare liberamente ad una vera rinascita dei nostri territori senza vincoli e laccioli con chi ha fatto sempre da freno per questa rinascita e ne è stata anche la causa del degrado. Altra cosa sono le alleanze programmatiche che possono avvenire, sempre dopo però, un’approfondita discussione con la base. Inoltre, ci teniamo a sottolineare che tutti i comuni d’Italia dovrebbero avere il sostegno del Governo a prescindere, non solo quelli che fanno parte della stessa compagine politica e che il Movimento 5 Stelle non debba essere scambiato per un centro per l’impiego e né tantomeno per un’agenzia interinale”.


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