Scame perde Whirlpool, tavolo istituzionale per la soluzione

I rappresentanti dell'azienda di Sant'Angelo dei Lombardi incontrano Confindustria. L'indotto della multinazionale americana non si arrende

Scame perde Whirlpool dal primo novembre. Mancano due settimane alla chiusura definitiva della Whirlpool di Napoli. Come preannunciato ormai da mesi, il 31 ottobre lo stabilimento di Via Argine chiude i battenti e lascia a casa 420 operai e circa mille lavoratori dell’indotto. Le aziende collegate cercano ina soluzione. Il 22 ottobre è stato fissato l’incontro fra il Ministero per lo Sviluppo Economico e il Governo, mentre in concomitanza è stato proclamato lo sciopero di 8 ore il 22 ottobre e manifestazioni territoriali il 23 ottobre così come deciso dal coordinamento nazionale Whirlpool di Fim, Fiom e Uilm. In fibrillazione l’indotto, che conta oltre mille addetti su tutto il territorio regionale, con rapporti di dipendenza univoca con la casa madre di Napoli.

Scame perde Whirlpool, tavolo istituzionale per la soluzione

A Sant’Angelo dei Lombardi, la prossima settimana i vertici della Scame Mediterranea diretta da Lello Centoletti incontrano le organizzazioni sindacali e Confindustria Avellino negli stabilimenti dell’area industriale di Contrada Porrara. “Nessuna prospettiva dopo il 31 ottobre” conferma il direttore dello stabilimento altirpino Centoletti. Le aspettative restano minime anche circa l’esito dell’incontro fra Governo e Mise, sebbene non possa escludersi la discussione di un piano di riconversione industriale di Via Argine, nè l’ingresso di nuovi imprenditori pronti a rilevare lo stabilimento di Napoli. L’indotto rappresentato da uomini e mezzi potrebbe rappresentare l’innesco di una autentica bomba sociale. L’ennesima su un territorio fortemente indebolito dalla crisi economica del 2008 prima e in ultimo dalla crisi produttiva della pandemia. “E’ tardi per il Governo di immaginare di risolvere la vertenza Whirlpool. La speranza è l’ultima a morire ed è prematuro immaginare il futuro, quindi continuiamo a tenere aperto il cancello fino alla fine del mese, completando le commesse e i corsi di formazione obbligatoria” conclude.

Scame perde Whirlpool, tavolo istituzionale per la soluzione

Il coordinamento nazionale porta avanti la linea adottata da mesi: assoluta contrarietà alla decisione di Whirlpool di violare gli accordi sottoscritti nel 2018 al Mise, con la chiusura del sito di Napoli e l’indebolimento produttivo della rete dell’indotto. L’iniziale braccio di ferro avviato nel primo Governo penta-leghista aveva assicurato ai lavoratori la fermezza da parte delle istituzioni di far valere quanto sottoscritto dalla multinazionale nel 2018, pena l’azzeramento degli incentivi programmati. Su questa linea si muovono anche le sigle sindacali, compatte sul fronte della protesta per la tutela dei livelli occupazionali, che chiedono la riconferma della presenza di Whirlpool a Napoli, con una offerta vantaggiosa da parte della Regione Campania e del Mise.

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