Le scuole della Campania riaprono il 24 settembre. Dopo l’annuncio lunedì scorso, la conferma in queste ore direttamente dal Governatore Vincenzo De Luca, con un posts Facebook. «In questo momento siamo concentrati con tutte le nostre forze su quella che è per noi la priorità: la partenza in sicurezza del nuovo anno scolastico. Che – ribadisco – avverrà il 24 settembre», si legge nel post. Il programma sarà rispettato, dopo lo slittamento deciso dal 14 al 24 settembre anche alla luce dei progressi fatti in questi giorni con lo screening del personale scolastico.
Sono oltre 80mila su 130mila i docenti e non docenti che si sono sottoposti ai test e ai tamponi in Campania. Su 80mila ne sono risultati positivi 4. Il dato è stato fornito dall’Unità di crisi. «Sul piano sanitario si è deciso di rendere obbligatorio lo screening a tutto il personale scolastico» con «un piano straordinario di affiancamento ai medici di medicina generale e di esecuzione dei tamponi con risultati entro le 24 ore», alla luce dell’incremento dei contagi registrato dal mese di agosto per effetto dei rientri da vacanze all’estero e in Sardegna, dove si è registrata una escalation durante l’estate. In Europa in questi giorni i numeri dell’epidemia sono di gran lunga superiori a quelli della primavera, benché l’alta percentuale di asintomatici per ora abbia preservato la capacità di risposta delle strutture ospedaliere in quei Paesi.
Nel frattempo, 919 istituti scolastici avranno i termoscanner da attivare all’ingresso in vista della ripresa delle lezioni in presenza. La Regione eroga un contributo di tremila euro per ciascun istituto destinato all’acquisto di termoscanner con telecamera. Inoltre distribuirà per ciascun plesso scolastico anche le cosiddette “pistole” per la misurazione singola della temperatura.
«INCERTEZZE SU ORGANICI E FORNITURE, DI QUI IL RINVIO AL 24 SETTEMBRE PER LE SCUOLE DELLA CAMPANIA». La Campania ha stabilito il rinvio dell’apertura dell’anno scolastico al 24 settembre, accogliendo le richieste dell’Anci, l’associazione dei Comuni, e dei sindacati della scuola, incontrati di recente». «Si è verificato, dopo una valutazione attenta della situazione, il permanere di criticità che rendono necessario prendere altri 10 giorni di tempo per conseguire elementi di maggiore tranquillità», ha dichiarato lunedì scorso il Presidente Vincenzo De Luca. Nel frattempo, saranno compiuti i passi necessari per garantire la massima sicurezza per studenti, famiglie e per chi nella scuola lavora nelle scuole della Campania, dagli insegnanti a tutte le altre figure amministrative e impiegate. In queste ore è stato ribadito. Non mancano le incertezze. «Non vi sono, ad oggi, dati certi sul personale docente a disposizione, sulle forniture di banchi singoli, sugli insegnanti di sostegno, sui posti disponibili per gli alunni», si legge ancora nella nota. Tuttavia, «è altresì necessario concludere da parte dei Comuni, accordi con società di trasporto anche private, per garantire la piena disponibilità dei mezzi necessari per il trasporto scolastico».
COINVOLTI NELLA RIDEFINIZIONE DEL CALENDARIO I SINDACATI E LE COMPONENTI SCOLASTICHE. La decisione di rinviare è maturata dieci giorni fa dopo una consultazione istituzionale. Alla riunione hanno partecipato l’assessore all’Istruzione, la dirigente dell’Ufficio Scolastico regionale, l’Anci, i sindacati e l’Unità di Crisi per l’emergenza Covid-19. Nel corso dei lavori sono state affrontate le problematiche relative all’inizio del nuovo anno scolastico, approfondendo i problemi presenti sui vari territori. «E’ stata l’occasione per una verifica puntuale e oggettiva della situazione attuale in relazione al personale in servizio, alle aule, ai banchi, alle dotazioni di sicurezza, allo screening in corso sul personale scolastico», ha poi fatto sapere una nota dell’Unità di crisi. Alla luce di quanto emerso, la Regione si è riservata di ufficializzare «sulla base delle indicazioni espresse da tutti i partecipanti al tavolo, la nuova data di inizio delle lezioni in Campania, a tutela delle famiglie, degli studenti, e dello stesso personale scolastico», Oggi quella data è stata individuata.
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