Marcia su Avellino contro il biodigestore a Chianche: invitati i candidati di tutte le liste

DOMANI 28 AGOSTO L'ADUNATA. Il Comitato 'Nessuno tocchi l'Irpinia' chiede a politica, istituzioni e cittadini di mobilitarsi per bloccare l'impianto nell'areale del Greco di Tufo, ma anche per stabilire come sedi idonee le aree industriali

Venerdì 28 agosto si svolgerà una marcia su Avellino contro il biodigestore a Chianche. «Alle ore 10.00, in Piazza Libertà, ad Avellino, si svolgerà la manifestazione contro la realizzazione dell’impianto di trattamento dei rifiuti nel comune di Chianche e la localizzazione dei biodigestori nei territori di pregio agricolo e naturalistico della nostra provincia», scrivono i promotori del Comitato ‘Nessuno tocchi l’Irpinia’. La manifestazione ha l’obiettivo di fornire un indirizzo alle istituzioni sulla scelta dei luoghi dove realizzare queste infrastrutture, «perché siano programmati in aree industriali idonee, attrezzate e ben collegate». Quella che definiscono una mobilitazione, quindi, ha la finalità di «supportare una diversa idea dell’uso del nostro territorio e un modello di sviluppo sostenibile, per contribuire a definire un ciclo provinciale integrato dei rifiuti equilibrato e funzionale, non imposto, ma costruito insieme alle popolazioni e alle istituzioni locali».

I sindaci sul palco dopo la marcia dei trattori contro la realizzazione di un biodigestore a Chianche, nell’area del vino DocG (settembre 2018)

LA SFIDA AI CANDIDATI DI TUTTE LE LISTE: VI ASPETTIAMO. Alla marcia su Avellino contro il biodigestore a Chianche «sono invitati a partecipare, per sostenere pubblicamente questa battaglia di civiltà, i candidati e le candidate al Consiglio Regionale della Campania che hanno inteso o intendono manifestare la loro adesione in tal senso», si legge nella nota. Il comitato intende quindi verificare la posizione di ciascun componente, ma anche delle istruzioni locali. L’invito è principalmente rivolto al Presidente della Provincia di Avellino, Domenico Biancardi e al Sindaco di Avellino Gianluca Festa, anche nella sua veste di Presidente dell’Assemblea dei Sindaci dell’ATO Rifiuti Avellino. Con loro, si attendono «i Sindaci e gli amministratori comunali della provincia di Avellino, i Presidenti delle Comunità Montane, i Presidenti dei G.A,L, i Dirigenti provinciali e regionali delle Associazioni di categoria, delle organizzazioni sindacali e delle forze sociali, dei Consorzi di tutela dei vini delle province campane, delle associazioni dei viticoltori irpini, gli operatori e le associazioni della filiera vitivinicola ed enoturistica, le Pro Loco della Campania , associazioni e movimenti ambientalisti, che hanno sottoscritto o che sottoscriveranno il nostro manifesto/appello e che sosterranno pubblicamente questa battaglia di civiltà», si legge testualmente. Naturalmente, si tuteleranno le norme imposte dai protocolli sanitari in vigore per il contrasto dell’epidemia di coronavirus: «Invitiamo tutti i cittadini alla partecipazione, muniti di mascherina, mantenendo la giusta distanza ma stando vicini al proprio territorio». Il monito conclusivo degli organizzatori è un invito a manifestare pacificamente «uniti per una grande prova di democrazia e partecipazione civile, perché “Nessuno tocchi l’Irpinia».

La marcia dei viticoltori con i trattori contro il Biodigestore previsto a Chianche (settembre 2018)

CON LA MARCIA SU AVELLINO CONTRO IL BIODIGESTORE INIZIA LA MOBILITAZIONE. Il Comitato annuncia le sue intenzioni. «Inizia la mobilitazione permanente del Comitato ‘Nessuno tocchi l’Irpinia’, che nasce dalla esperienza del Coordinamento ‘No al biodigestore, Si al Greco di Tufo’, arricchendosi del contributo di tante nuove energie e sigle associative, perché la battaglia di un territorio diventi quella dell’Irpinia intera per sostenere unitariamente una diversa idea di sviluppo rispettosa delle esigenze e delle potenzialità delle realtà locali che non vogliono subire imposizioni dall’alto separandosi tra indifferenza e contrapposizione», spiegano i promotori.

Uno dei cartelli della protesta

SI PRESENTA UN MANIFESTO. «Inizieremo il nostro impegno lanciando un ‘Manifesto Appello’ che spiegherà le ragioni di questa mobilitazione chiedendo la partecipazione e la condivisione a tutti i Sindaci e ai Comuni della nostra provincia perché diventino i primi protagonisti di questa svolta, promuovendo iniziative e petizioni popolari nelle singole realtà locali, estendendo le adesioni alle forze sociali, alle associazioni, agli esponenti del mondo della cultura, delle professioni, del mondo del lavoro, dell’impresa».

NASCE UN MOVIMENTO OLTRE IL SETTORE VITIVINICOLO E LA BATTAGLIA DI UN SINGOLO TERRITORIO. Questo comitato si prepara ad una battaglia diversa. «Quella contro il biodigestore di Chianche non è la battaglia di un singolo territorio riguardante meri motivi tecnici; non è nemmeno quella del solo settore vitivinicolo, ma un movimento più generale che vuole impedire che il futuro dell’Irpinia sia deciso al di sopra delle volontà dei territori e che intende affermare il principio di un metodo profondamente diverso da quello seguito finora», si afferma nel comunicato. «Il no a Chianche non è il no al biodigestore in quanto tale ma a un metodo, a una certa idea di arrogarsi la titolarità dei nostri destini. Per queste ragioni continueremo senza sosta questa battaglia che avrà uno dei primi momenti importanti nella Manifestazione generale che si svolgerà muovendo con diversi mezzi di locomozione da ogni parte della provincia verso la città di Avellino, venerdì 28 agosto 2020 e alla quale chiediamo fin d’ora a tutti di aderire».

Veduta area di Chianche, immersa nei suoi vigneti del Greco di Tufo DocG

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