A Caposele “La Forgia” apre la II edizione del teatro itinerante. Dopo il grande successo comunitario di “Miseria e Nobiltà” dello scorso dicembre e i mesi tristi del lockdown che hanno calato la tela del palcoscenico del mondo, il 7,8 e 9 Agosto scorso, la splendida Piazza Sanità a Caposele è stata palcoscenico di serate all’insegna della magia del teatro. La compagnia teatrale di Caposele “La Forgia- officina culturale” ha presentato la II edizione del teatro itinerante, nel rispetto di una consuetudine inaugurata lo scorso anno che fa eleggere di volta in volta un luogo significativo di Caposele per le rappresentazioni teatrali. Animati dall’articolo 9 della Carta Costituzionale, infatti, la squadra de “La Forgia” intende valorizzare dei punti di interesse storico-artistico del paese irpino. Il pensiero iniziale delle serate, oltre ad un sentito ricordo la sera del 9 Agosto per la perdita della grande Franca Valeri, va alle migliaia di vittime del covid e a quanti lottano ancora tra la vita e la morte esprimendo inoltre immensa gratitudine a medici, infermieri, personale sanitario e al mondo del volontariato, vera ancora di salvezza, senza il cui intervento l’esito della pandemia sarebbe stato ulteriormente drammatico e luttuoso. “La nostra sfida sta dimostrare- dicono i presentatori della serata- che in una fase in cui non siamo ancora usciti dalla pandemia si può e soprattutto si deve vivere nel rispetto delle indicazioni volute a tutela della nostra vita e non come una gratuità coercizione”.
“Questa sera abbiamo voluto mettere in scena la pluralità del linguaggio scenico, intendendo l’attore come strumento plasmabile di emozione” afferma la regista Cinzia Malanga. I giovanissimi attori hanno dimostrato, infatti, di essere capaci di fare spettacolo a 360°, coinvolgendo il pubblico con il Teatro di Eduardo, e con pièce canore e musicali, in un vero e proprio varietà! Seppur distanziato, data la normativa anti Covid, il pubblico ha applaudito la passione, la tenacia e l’esecuzione di alto livello di un gruppo di ragazzi che dimostrano che i giovani di oggi non sono “apatici e disinteressati, protagonisti di una realtà virtuale” come molti credono ma che amano e lottano per affermare una cultura viva, preservando l’arte del teatro, simbolo millenario di cultura e bellezza. “Il punto fondante e fondamentale della nostra associazione” spiega Luigi Nerio Fungaroli, rappresentante dell’associazione, “è lo straordinario confronto generazionale che si crea, arricchendoci di esperienze e vissuti formativi. Un ringraziamento per la passione che impiegano in maniera gratuita e disinteressata va ai maestri scenografi Semy Russomanno, Filippo D’Oria, Michele Merola, Gerardo Nesta e Gerardo Corona che realizzano sempre stupende scenografie, ai meravigliosi e ricercati costumi di Rosa Triggiano, all’impeccabile trucco e parrucco di Mariantonietta Iannuzzi e Rosa Martino e a Salvatore Conforti, professionista del suono che ha curato la sezione audio- video oltre alla professionale consulenza nella realizzazione dei pezzi musicali. Dall’anfratto della sorgente di Caposele nasce un pezzo di anima nuova, di cultura e bellezza e tra gli applausi del pubblico, sotto il fascino del campanile solitario, la “Città di Sorgente” riparte con il fascino del Teatro. La Forgia, continua, quindi, a “forgiare emozioni”.
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