Salta ancora una volta la firma e il sindacato annuncia mobilitazione per il Contratto della Sanità privata fermo da 14 anni. «I datori di lavoro AIOP e ARIS si defilano, salta la firma definitiva per il rinnovo del contratto, nonostante la firma della pre-intesa contrattuale. Un comportamento senza precedenti nel mondo del lavoro, al quale lavoratrici, lavoratori e sindacati reagiscono con la mobilitazione», scrivono i rappresentanti della Cgil in una nota.

LICIA MORSA: SCATTANO LE PRIME 48 ORE DI PRESÌDI E ASSEMBLEE. Si annuncia la mobilitazione della Cgil con i «primi due giorni di assemblee e presidi», si legge nella nota. «Da domani 6 agosto per i lavoratori della sanità privata iniziano 48 ore di azioni e proteste contro la mancata stipula del contratto, fermo da 14 anni, anni in cui sono stati richiesti sacrifici agli operatori, tra accordi di crisi e mancata applicazione di alcuni istituti contrattuali», scrive in un comunicato Licia Morsa, segretario generale Fp Cgil. Si tratta di «una scelta scellerata che non può non essere combattuta» per la quale «la Fp Cgil di Avellino organizza presidi a cui prenderà parte l’intera Camera del Lavoro di Avellino, quale sostegno e solidarietà a tutte le lavoratrici e lavoratori che da anni pazientemente attendono il riconoscimento dei propri diritti».

IL CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI. Il sindacato ha fissato quattro manifestazioni ripartite su due giorni. Giovedi 6 agosto: dalle 13,00 alle 15,00 l’appuntamento è davanti ai cancelli della clinica Villa Julie di Mirabella Eclano; dalle 16,00 alle 18,00 l’appuntamento è davanti alla sede della Fondazione Don Gnocchi di Sant’Angelo dei Lombardi. Venerdi 7 agosto: dalle 13,00 alle 15,00 l’appuntamento è davanti ai cancelli della clinica Montevergine di Mercogliano; dalle 16,00 alle 18,00 l’appuntamento è davanti alla sede della Casa di cura Malzoni di Avellino.

FIORDELLISI: REVOCARE GLI ACCREDITAMENTI. Sulla vicenda interviene anche Franco Fiordellisi, segretario generale Cgil Avellino, deciso a chiedere l’intervento della Regione Campania. «Durante i mesi dell’emergeza sanitaria e del lockdown abbiamo chiesto e anche oggi continuiamo a chiedere che la Regione e il Pubblico siano di guida e prevalenti nella Sanità, ma cosi continua a non essere, inoltre i privati non firmando il contratto, complice anche le Regioni che non “impongono” una moral session, sono colpevoli di concorrenza sleale e distorsione delle regole: ecco altri motivi per essere in piazza con la Fp», spiega. «Dopo la mancata firma per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del settore, Cgil Cisl e Uil hanno proclamato lo sciopero generale del comparto» e «non ci sono scuse per giustificare il gravissimo atteggiamento di Aris e Aiop che si rimangiano la preintesa e non sottoscrivono il contratto». Definendo tale scelta «un comportamento irresponsabile e vergognoso», aggiunge, «ci associamo alla richiesta prodotta dalla Cgil e dalla Funzione pubblica Campania, rivolta alla Regione Campania, di revocare immediatamente gli accreditamenti in essere con le strutture rappresentate da Aiop e Aris».
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