Rubinetti a secco in Irpinia, Gaeta: “Ritrattare con la Puglia”

Il vice sindaco di Aiello del Sabato Sebastiano Gaeta scrive al Governatore Vincenzo De Luca e al Prefetto di Avellino Paola Spena

Rubinetti a secco in Irpinia, Gaeta: “Ritrattare con la Puglia”. “Irpinia senza acqua e fiumi d’acqua in Puglia. Questo è intollerabile”. E’ quanto dichiara il vicesindaco di Aiello del Sabato, Sebastiano Gaeta, che scrive al governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, al Prefetto Paola Spena, al presidente dell’Alto Calore Michelangelo Ciarcia. “Premesso che l’acqua è un bene prezioso di prima necessità che non si nega a nessuno, a maggior ragione noi Irpini ci sentiamo beffati quando veniamo a sapere che siamo costretti ad avere rubinetti a secco. Tutto questo mentre le province di Napoli, Salerno e della Puglia non sono chiamate a far nessun sacrificio. E’ assurdo. Lo diciamo ogni estate, ma non si comincia mai ad affrontare seriamente il problema. In caso di necessità dovremmo essere chiamati tutti, indistintamente, al sacrificio aldilà di qualsiasi altro aspetto. Della straordinaria capacità delle nostre sorgenti solo il 12% è destinato alla provincia di Avellino, il 46% va alla Puglia ed il resto alle province di Napoli e Salerno.

Poi esiste ancora il problema delle pompe di Cassano, situazione storica che non si riesce a risolvere. Bisogne inoltre aggiungere la drammatica situazione delle condutture principali, che sono soggette spesso a guasti perché obsolete. Serve un’azione forte, subito. La Regione deve avere la stessa attenzione per tutte le province campane e deve promuovere un nuovo e indispensabile accordo interregionale, dal quale la nostra provincia, i nostri comuni ottengano il giusto ristoro e una ripartizione equa della preziosa risorsa. Questa situazione è durata già troppo. Deve essere la priorità di tutti. Confido nelle capacità amministrative del governatore De Luca. Sono sicuro se ne farà carico concretamente. La gente è stanca di pagare una bolletta cara e di non avere il servizio. Al danno economico, si aggiunge la beffa del mancato servizio. E non si diano solo le colpe ai cittadini per gli sprechi, che ovviamente vanno evitati, soprattutto quando c’è carenza” conclude.


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