Avellino ritrova il seminario 40 anni dopo. Gli auguri del Governatore

Inaugurato il nuovo Polo dei Giovani che prende il posto dell'antico seminario demolito dopo il sisma del 23 novembre 1980. Il monito di Vincenzo De Luca alle nuove generazioni: riscoprire la religiosità di una vita responsabile

Avellino ritrova il seminario 40 anni dopo la demolizione dello storico edificio di piazza Duomo. Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, lo ha inaugurato accanto al Vescovo Arturo Aiello, che lo riconsegna alla città come Polo dei Giovani. Si tratta di un complesso dalle grandi potenzialità sociali, realizzato nel cuore dell’are di espansione urbanistica pensata fin dai primi anni ’70 come il nuovo settore direzionale, commerciale e scolastico di un’Avellino ancora incompiuta tra via Colombo e via Morelli e Silvati.

Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca in conferenza stampa

A poche settimane dal quarantesimo anniversario del sisma, il prossimo 23 novembre, il vecchio seminario riacquista vita esattamente come la perse, in sordina durante una emergenza. Allora fu demolito per i danni irreversibili subìti dal terremoto, nell’indifferenza di una città segnata in negativo dalla furia delle ruspe più che dalla violenza tellurica. Oggi apre ufficialmente le sue porte alla comunità, alle prese con la triste contabilità quotidiana dei casi di coronavirus. L’emergenza pandemica ha condizionato una cerimonia che avrebbe meritato ben altra platea, accanto ai riferimenti istituzionali. Con il Governatore della Campania e il Vescovo di Avellino c’erano tra gli altri il Prefetto e il Sindaco di Avellino, Paola Spena e Gianluca Festa. Intorno a loro giovani, cittadini, rappresentanti delle associazioni.

Il Polo dei Giovani di via Morelli e Silvati ad Avellino

RITROVARE IL SENSO DELLA FAMIGLIA, RISCOPRIRE LA RELIGIOSITÀ DELLA VITA. Nel suo intervento, Vincenzo De Luca si è rivolto ai giovani presenti parlando meno da Governatore e più da genitore. Mentre Avellino ritrova il seminario vescovile con un’altra funzione, il Presidente della Campania preferisce parlare della funzione che questo luogo di istruzione e formazione avrà in Irpinia.

Il Vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello

«Ascoltate i vostri genitori più che rincorrere l’ultimo smartphone messo in commercio, riflettete sul valore di un insegnamento paterno, ridimensionando l’importanza di avere scarpe firmate, perché ciò che conta è che ne sarà del vostro avvenire e delle generazioni che seguiranno», ha ammonito i ragazzi. De Luca non è venuto ad Avellino per parlare di politica o di elezioni, che ha spiegato. Ha invece accolto l’invito del Vescovo, che con ironia e molta umanità gli aveva chiesto di riporre ‘il lanciafiamme’ della sua dialettica vibrante nella circostanza. Il Governatore non ha nascosto la soddisfazione per l’opera realizzata dalla Diocesi ad Avellino. Si è complimentato per come anche il contributo concesso dalla Regione – su richiesta del Vescovo – è stato impiegato. Quella che ha rivolto ai ragazzi presenti è stata proprio quella ‘carezza’ richiesta da Monsignor Aiello, fatta di parole accorate, che trovano concretezza nella realtà degli splendidi spazi didattici attrezzati, voluti per migliorare dall’infanzia e dall’adolescenza la qualità della vita dei giovani che troveranno tra queste mura un’opportunità di costruirsi con il sapere il proprio futuro. De Luca ha sottolineato la responsabilità dei genitori, delle istituzioni, della politica, di puntare sulla crescita delle nuove generazioni, ma anche ai ragazzi competono analoghi obblighi: non sprecare con la droga, con una vita popolata di illusioni, sofisticata dal consumo per consumo, il proprio futuro, perché «tutti, a prescindere dalla nostra età, abbiamo il dovere di lasciare qualcosa a chi verrà».


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