La gestione dei rifiuti a Irpiniambiente, l’Ato convoca i sindaci

Il presidente dell'ente d'ambito Valentino Tropeano conferma la volontà di salvaguardare know how e livelli occupazionali. Sul biodigestore apre al dialogo sulle modalità di realizzazione e sulle infrastrutture, ma l'impianto si fara a Chianche

L’Ato di Avellino convocherà i Sindaci per avviare un iter diretto ad affidare la gestione dei rifiuti a Irpiniambiente. Questo è l’indirizzo emerso al tavolo del confronto tra ente d’ambito, sindacati e azionista, la Provincia di Avellino. Ato Rifiuti Avellino e Irpiniambiente hanno avviato il dialogo. In vista della convocazione dell’assemblea dei sindaci, il presidente dell’Ente d’Ambito Valentino Tropeano ha incontrato una rappresentanza della società impegnata nella gestione dei rifiuti, la Provincia di Avellino e le sigle sindacali, per un confronto sull’ipotesi di affidare il servizio integrato dei rifiuti alla partecipata della Provincia e salvaguardare kown how e livelli occupazionali. Nel corso dell’incontro si è parlato infatti delle prospettive di Irpiniambiente e della sua solidità finanziaria, soprattutto alla luce della vertenza aperta dai lavoratori. L’azienda ha spiegato come intende garantire la propria operatività, alla luce dei problemi di liquidità registrati nell’ultimo periodo,  ascoltando con soddisfazione il rappresentante dell’ente d’ambito in merito agli orientamenti futuri. Il Presidente Tropeano è stato chiaro circa la volontà di mantenere la gestione pubblica, escludendo, dunque, l’indizione di gare e aperture a società private. Nel merito, va ricordato, decideranno i sindaci.

Il Presidente dell’Ato Rifiuti, Valentino Tropeano, durante uno dei suoi incontri territoriali con i sindaci nei mesi scorsi

“Siamo orientati a conservare l’esperienza maturata dalla società sul territorio, oltre che a garantire i livelli occupazionali. Siamo i primi a sperare che la crisi di liquidità di Irpiniambiente possa trovare immediata soluzione” ha spiegato Tropeano al termine dell’incontro. “A breve convocherò l’assemblea per approvare il piano di gestione del ciclo integrato dei rifiuti e procedere all’affidamento della gestione dei rifiuti a Irpiniambiente. E’ necessaria la condivisione di tutti, che sarà garantita al termine di tutti i passaggi istituzionali necessari. Da parte mia ci sono tutte le migliori intenzioni per portare a casa un risultato soddisfacente nell’interesse pubblico e quindi dei cittadini” continua. I 118 Comuni della provincia di Avellino hanno già avuto modo di valutare la proposta di Piano del ciclo integrato dei rifiuti licenziato dall’ente d’ambito, e qualcuno ha già mosso critiche e osservazioni come il Comune di Grottaminarda, “le cui osservazioni sono state recepite e prese in considerazione”. Si ritengono azzerate in prospettiva le battaglie legali intraprese da alcuni Sindaci nei confronti di Irpiniambiente, dopo un anno di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato. “I problemi legali dei Comuni con Irpiniambiente decadono automaticamente con il trasferimento della titolarità di gestione in capo all’Ato Rifiuti: tutti saranno obbligati ad aderire sulla base di nuovi contratti” conclude il presidente Tropeano. Il plico contenente il nuovo piano industriale redatto dall’Ato non è stato formalmente inviato ad Irpiniambiente, che stando a quanto riferito dagli addetti ai lavori, dovrà adeguarsi a nuove tariffe, piano di gestione e piano operativo, per adeguarsi ai parametri di efficacia, efficienza ed economicità del servizio.

Ato Rifiuti. La sede dell’ente d’ambito di Avellino nel complesso della Regione Campania sulla Collina dei Liguorini

BIODIGESTORE A CHIANCHE, L’ATO VA AVANTI. Il biodigestore sarà costruito a Chianche, nonostante le proteste. Nell’areale del Greco di Tufo sono già state registrate levate di scudi da parte di associazioni e cittadini, che contestano l’esito del lavoro della commissione incaricata dall’Ato per la selezione del sito del secondo biodigestore della provincia. La conferma di Chianche non è stata accolta con favore e ha suscitato non poche polemiche fra la popolazione, pronta a rilanciare la battaglia in tutte le sedi, anche a livello regionale. “La nostra è stata una scelta trasparente, che sta seguendo le indicazioni arrivate da un gruppo di comprovate professionalità che hanno espresso un parere. Non credo se ne possa mettere in dubbio l’autorevolezza. Lavoreremo per costruire il migliore impianto possibile. Sarà pubblico e ad impatto e inquinamento zero, così come accade in altre realtà d’Italia” sottolinea Tropeano. “Abbiamo la responsabilità di portare a termine una prospettiva e continueremo a fare il nostro dovere nell’interesse pubblico e dei cittadini. Mi auguro di poter aprire un dialogo con chi in questo momento sta protestando, perchè non possiamo fare ulteriori passi indietro”.


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