Riaprire la stazione di Avellino per l’estate. Uil, appello alla Regione

Il segretario Luigi Simeone chiede di accelerare i tempi di ripresa del terminal ferroviario nel capoluogo irpino per sbloccare le iniziative turistiche estive

La Uil Avellino Benevento interviene per chiedere alla Regione Campania di riaprire la stazione di Avellino per l’estate. «Riaprire la Stazione subito, non a settembre», scrive il segretario Luigi Simeone, per «programmare l’estate in Irpinia» e «dare una spinta alla riapertura», scrive. «Se restiamo fermi arretriamo e margini non ce ne sono, qui l’emergenza non è finita e ci sono chiari segnali di aggravamento altro che normalità». Di seguito la nota integrale.


Riaprire la stazione di Avellino per l’estate: mentre l’Italia e la Campania ripartono l’Irpinia resta fuori da ogni prospettiva di ripresa

di Luigi Simeone | Segretario generale Uil Avellino/Benevento

Luigi Simeone, segretario della Uil di Avellino

Il Trasporto Pubblico riprende nel Paese e con tutti i limiti e ledifficoltà, per carenza di materiali e personale, prova a dare un segnale di “normalità”, il Trasporta Aereo si avvia per attrarre turisti e relativa economia e riapre gli Aeroporti, i Collegamenti Marittimi nel golfo riportano i turisti nelle isole del golfo, il Trasporto Ferroviario ripristina servizi e ne disegna altri per la stagione estiva, per portare i turisti nel Cilento, ma ad Avellino la Stazione resta Chiusa! La fase drammatica che attraversiamo ha detto a chiare lettere che le politiche dei tagli dei servizi sanitari e trasporti su tutti, sono i veri elementi che hanno determinato il dramma dell’isolamento di intere comunità esposte questa volta rischi sociosanitari, proprio per la mancanza di presidi di diritti come sanità e trasporti. La desertificazione di intere aree della provincia e determinata dalla impossibilità di muoversi e curarsi, oltre che di studiare, ed appare evidente che riportarci famiglie, giovani e turisti senza questi presidi essenziali, appare un esercizio dello spirito piuttosto che una prospettiva, annunciata e millantata per le aree interne, soprattutto in campagna elettorale. Anche vendere case ad 1 euro non funziona se non ci sono i “SERVIZI”.

Stazione di Avellino chiusa

Quale è la logica secondo cui per l’estate si prepara l’offerta costiera e non quella delle aree interne? A quale logica risponde l’assegnazione delle risorse per eventi turistici, che penalizza ancora le aree interne?
Perché non si capisce che senza trasporti il territorio è desinato all’isolamento totale, e alla chiusura? Se logica non esiste, allora c’è una visione sbagliata e becera secondo cui, la Stazione di Avellino non deve aprire, perché in Irpinia non ci deve venire nessuno, o meglio la politica i turisti li immagina da un’altra parte, in altre aree più “vicine” per laregione.
Riaprire la Stazione subito, non a settembre, programmare l’estate in Irpinia significa dare una spinta alla riapertura anche in Irpinia,perché se restiamo fermi arretriamo e margini non ce ne sono, qui l’emergenza non è finita e ci sono chiari segnali di aggravamento altro che “normalità”.


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