Irpiniambiente sconfitta al Consiglio di Stato su Pratola Serra. Ora tocca all’Ato Rifiuti

RESPINTA L’ISTANZA CAUTELARE PRESENTATA DALL'AZIENDA E DALL'AZIONISTA PROVINCIA DI AVELLINO. Continua lo scontro tra il gestore del ciclo integrato ambientale in Irpinia e alcuni Comuni che hanno affidato a soggetti privati i servizi ecologici. Il Sindaco Aufiero: «Riconosciuta la correttezza del nostro operato»

Irpiniambiente sconfitta al Consiglio di Stato da Pratola Serra, che l’aveva estromessa nel luglio 2019 dalla gestione dei rifiuti. Respinta la richiesta di sospensione presentata dalla società partecipata dalla Provincia di Avellino, che aveva impugnato insieme all’ente di Palazzo Caracciolo il pronunciamento nel merito del Tar di Salerno.

Matteo Sperandeo, amministratore unico di Irpiniambiente, accanto al Presidente della Provincia, Domenico Biancardi

«Il 5 giugno è stata pubblicata l’ordinanza cautelare del Consiglio di Stato (Sezione Quarta) con la quale è stata respinta la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar di Salerno presentata da IrpiniAmbiente supportata ad adiuvandum dalla Provincia di Avellino, che a differenza di quanto accaduto in altri procedimenti, si è costituita in questo giudizio», si legge in una nota del Sindaco Emanuele Aufiero. Il Comune di Pratola Serra, rivendicando la correttezza del proprio operato ne ha diffuso uno stralcio: «…alla delibazione propria della presente fase, non si rinvengono elementi tali da far ritenere prevedibile l’accoglimento dell’appello in epigrafe, giacché appare condivisibile la lettura operata dalla sentenza in epigrafe delle disposizioni della Legge regionale 14/2016 in combinato disposto con le disposizioni di rango statale in relazione al venir meno del regime emergenziale nell’ambito del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e nelle more della individuazione del nuovo gestore da parte dell’Ente di Ambito». Il pronunciamento dei giudici amministrativi rinvia all’Ato Rifiuti di Avellino la responsabilità di procedere tempestivamente all’affidamento del servizio integrato ambientale, scegliendo il gestore per l’ambito ottimale che coincide quasi interamente con i confini della provincia di Avellino.

Emanuele Aufiero, sindaco di Pratola Serra

IL RICORSO CONTRO PRATOLA SERRA, IL SINDACO AUFIERO: «ENNESIMO RICONOSCIMENTO DELLA NOSTRA CORRETTEZZA». Il ricorso della società di raccolta e smaltimento dei rifiuti «impugnava l’Ordinanza Sindacale n. 34 del 19/07/2019 con la quale veniva affidato, in via diretta, per cinque mesi, il servizio di raccolta e smaltimento di tutte le tipologie dei rifiuti ad altro operatore, nonché tutti gli atti di indirizzo e la procedura di gara conseguenziali a tale decisione con la successiva comunicazione del nuovo operatore», ricorda il Comune di Pratola Serra. Il Sindaco Emanuele Aufiero ha espresso soddisfazione per il pronunciamento in sede cautelare, dicendosi fiducioso anche per la sentenza. «Il Comune di Pratola Serra ha avuto nuovamente ragione nell’ambito dell’annosa vicenda riguardante la gestione del ciclo dei rifiuti contro la società IrpiniAmbiente», ha commentato. «La decisione del Consiglio di Stato, che non ha sospeso gli effetti del Tar che rigettò la richiesta di IrpiniAmbiente, è per noi motivo di soddisfazione, in quanto abbiamo sempre agito a tutela dei cittadini, manifestando malcontento e poca correttezza nella gestione dei servizi offerti e abbondantemente pagati. Si sta dando giustizia alle decisioni prese dall’Amministrazione comunale». Altrettanto soddisfatto il Presidente del Consiglio comunale, Tonino Aufiero: «Poiché si tratta di una richiesta di sospensiva, attendiamo con ottimismo anche l’esito del merito, discusso qualche giorno fa dagli stessi componenti della Commissione, che dovrebbe ritrovarsi sulla stessa lunghezza d’onda».

Irpiniambiente gestisce la filiera impiantistica ambientale in provincia di Avellino. Nella foto: l’impianto di compostaggio di Teora

IRPINIAMBIENTE SCONFITTA AL CONSIGLIO DI STATO, ORA IL FUTURO È  AL VAGLIO DEI SINDACI. ATTESA PER LE SCELTE DELL’ATO RIFIUTI. Irpiniambiente sconfitta al Consiglio di Stato in sede cautelare per Pratola Serra, ha incassato in altri casi un no di merito per Calabritto e, nei giorni scorsi, per il Comune di Avella guidato dal Sindaco Domenico Biancardi che, come presidente della Provincia, rappresenta l’azionista della spa pubblica. In quei casi il Consiglio di Stato si è pronunciato in favore dei Comuni, ribadendo che il riordino stabilito dalla legge regionale n.14 del 26 maggio 2016 azzera il precedente assetto disegnato nel 2009: sull’affidamento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti devono decidere le amministrazioni locali. L’ennesimo pronunciamento dei giudici amministrativi con le medesime motivazioni rende a questo punto urgente l’intervento risolutivo da parte dell’Ato Rifiuti, nell’interesse a questo punto dei Comuni ma anche della stessa società pubblica e dei suoi addetti. In questi giorni si è parlato della possibilità di un passaggio dell’azienda all’ente d’ambito, nell’ottica di un possibile affidamento diretto. In alternativa, la legge 16 del 2016 apre la strada alla gara. In ogni caso, una decisione appare ormai non più rinviabile, a quattro anni dall’approvazione della norma regionale che ha riordinato assetto e regole del ciclo integrato ambientale.


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