Al Museo di Taurasi il distillato dell’antica Aeclanum immerso nei vigneti. Ricostruire la storia millenaria di Taurasi e dell’intera valle del Calore – che ha dato vita ad Aeclanum – in un unico grande parco archeologico fra i vigneti di pregio del Taurasi Docg. Questo l’obiettivo annunciato dall’archeologo Flavio Castaldo, direttore del Mat -Museo Archeologico Taurasi- allestito presso l’antico chiostro di un Convento domenicano, che spalanca le porte all’enoturismo ed eleva la cittadina nel cuore della Valle del Calore a sito di interesse turistico regionale e nazionale. L’apertura del museo annunciata dal direttore, già vice presidente nazionale del’associazione Archeologi Italiani, accende i riflettori su uno dei contenitori archeologici più preziosi d’Italia per la custodia di reperti unici nel loro genere. La ricchezza di storia, con reperti e testimonianze, a abbinata ai vigneti pregiati del Taurasi, offrono un brand naturale per l’immagine di un suggestivo angolo di Irpinia, oggi in grado di richiamare il turismo internazionale. Tutto con la complicità delle cantine enologiche locali.
IL MUSEO È STATO INAUGURATO NEL 2004. Il museo è stato inaugurato nel 2004 e classificato come sito di interesse regionale. E’ stato destinatario di tre differenti progetti che ad oggi mostrano un ambiente spazioso con vetrine e pannelli; una parte è dedicata ai ritrovamenti dell’epoca preistorica e gli altri due ambienti sono invece rappresentativi dell’era tardo antica e alto- medievale. L’ultima inaugurazione risale a due anni fa e oggi l’apertura segue gli orari della Casa Comunale, oltre alle disponibilità di visita nel fine settimana su prenotazione. La straordinaria attenzione dedicata ai siti museali da parte del Ministro Franceschini e alla luce delle politiche di valorizzazione del Governo Conte che sostengono la fruizione degli spazi culturali, il Mat si candida come protagonista della strategia di marketing turistico della Valle del Calore. “Ad oggi registriamo un flusso turistico che si aggira intorno alle 300 presenze annue, ma di concerto con l’amministrazione comunale contiamo di implementare gli ingressi e stiamo cercando di arrivare a professionalizzare le guide” spiega il direttore Castaldo.
LE MONETE DEI GOTI. “Dalle nostre ricerche ci risulta che presso il Museo Archeologico Nazionale di Napoli sia custodito un tesoretto di monete dei Goti e siamo pronti a richiedere la restituzione e a trasferire qui questo prezioso reperto” continua. “Il nostro è un lavoro di ricerca continuo e costante e circa due anni fa, gli studi si erano concentrati sul ponte che collega Taurasi a Montemiletto e che sovrasta il fiume Calore, come possibile porta di accesso da Aeclanum per Abellinum e Neapolis”. La grande riserva di reperti custoditi dall’intera area e la necessità di scoprire e portare alla luce quello che il tempo ha sepolto rappresenta lo scenario culturale naturale per un luogo già connotato per la sua enorme varietà vitivinicola. L’interesse archeologico e la creatività enologica camminano di pari passo e, turisti, appassionati, viaggiatori e curiosi potranno immergersi in un borgo unico nel suo genere, ponte tra due epoche della storia ultramillenaria del Calore. “Il museo e i reperti custoditi raccontano infatti gli strati di storia millenaria sepolti sotto la nuova Taurasi, che non avendo subito particolari danni dal sisma, è in grado di mostrare la bellezza del suo borgo e il Castello Marchionale fra gli altri”.
IL MUSEO CENSITO DAL MIBACT. Il Museo raccoglie le evidenze archeologiche rinvenute durante le diverse campagne di scavo eseguite dalla allora Soprintendenza Archeologica di Salerno, Avellino e Benevento in contrada S. Martino a Taurasi, che testimoniano la presenza di una comunità stanziale risalente all’Eneolitico (ca. 5000-3000 a.C.). Gli scavi svoltisi tra il 1993 ed il 1996, hanno messo in luce alcune strutture di funzione sia funeraria che abitativa. La documentazione che se ne ricava, per ricchezza, originalità ed estensione non ha sinora confronti altrove. Taurasi è stata già oggetto, prima delle ricerche suddette, di altri rinvenimenti sporadici in Contrada Fontanalardo e in Contrada Macchia dei Goti, che dimostrano la presenza di un’area insediativa diffusa in età eneolitica per tutto il territorio del comune. Nel percorso espositivo del Museo le evidenze di Contrada S. Martino sono disposte secondo un rigido ordine cronologico e topografico. Ad ogni vetrina corrisponde quanto trovato all’interno o nei pressi di ciascuna capanna. Sui pannelli didattici sono mostrati i disegni e le ricostruzioni virtuali delle singole strutture, ciascuna di forma e dimensione originali. Piante topografiche indicano anche l’ubicazione delle capanne nell’area di scavo, e le fasi cronologiche di ciascuna di esse. Quattro delle cinque capanne erano realizzate da un muro perimetrale in pietra a secco, che formava una zoccolatura sulla quale poggiava un elevato ligneo ricoperto da frascame rivestito di argilla (pisé).
I REPERTI. Le capanne hanno restituito alcuni reperti ceramici e strumenti litici in ottimo stato di conservazione. Alcuni vasi di diversa tipologia avevano la funzione di urne cinerarie, dimostrando l’originale costume di questa comunità di custodire i propri morti all’interno o nei pressi delle strutture abitative. Tra i corredi funerari sono stati rintracciati un pugnale, dalle dimensioni originarie di 30-35 cm, e uno spillone, di circa 2 cm, databili in età eneolitica, tra gli oggetti in metallo più antichi attestati in Italia. Quanto ritrovato ed esposto non è altro che un piccolo tassello dell’immenso patrimonio archeologico del territorio che ha un’importanza storico culturale che va ben al di là delle pur rilevanti evidenze eneolitiche. Il territorio e il Museo hanno un potenziale di crescita notevolissimo anche perché inseriti all’interno di un contesto turistico dalle grandi potenzialità. L’Irpinia e in particolare Taurasi sono infatti inseriti all’interno di diversi pacchetti turistici poiché suscitano l’interesse di appassionati di enogastronomia con flussi turistici che stanno diventando consistenti.
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