Riaprono gli stabilimenti chiusi del Calaggio. Si insediano Leitwind, Fri-El e Industrial Service

RIATTIVATO IL POLO PRODUTTIVO DI LACEDONIA. Il sindaco di Lacedonia Antonio Di Conza annuncia l'assegnazione degli ultimi tre lotti industriali. "Ora un piano occupazionale per i nostri giovani"

Riaprono gli stabilimenti chiusi del Calaggio. Si insediano Leitwind, Fri-El e Industrial Service. Il polo produttivo di Lacedonia torna a pieno regime. Con gli insediamenti di Leitwind, Fri-El e Industrial Service, l’area industriale del Calaggio è satura.

L’area industriale del Calaggio

Conclusa la partita sulla nuova assegnazione degli opifici industriali, l’amministrazione comunale di Lacedonia guidata da Antonio Di Conza confida nell’incremento occupazionale che deriverà dalla riattivazione degli stabilimenti e lavora alla valorizzazione del sito come snodo strategico interregionale dei trasporti. Altra questione è invece la politica di valorizzazione del parco eolico, che stenta a coniugare produzione industriale con l’impianto di torri del vento. “Tutto il Calaggio è ormai occupato e attendiamo che le nuove aziende diano nuovo impulso all’occupazione”, spiega il sindaco Di Conza, che sottolinea il risultato raggiunto grande ad un impegnativo lavoro di attrazione degli investimenti condotto con l’Asi di Avellino. “La dichiarazione di area Zes non si è rivelata particolarmente influente, e ciò è dimostrato dal fatto che gli imprenditori che hanno risposto al bando non sono ancora entrati nella sfera dei benefici annunciati dalla misura governativa. L’area industriale inoltre è stata destinataria di un intervento di riqualificazione progettato dall’Asi per circa 800 mila euro, che prevede messa in sicurezza e riqualificazione, a partire da illuminazione e strade” spiega.

Antonio Di Conza, Sindaco di Lacedonia

IL PIANO DI RILANCIO. Il programma di rilancio promosse dal Consorzio Industriale irpino hanno anticipato la strategia di attrazione degli investimenti in Irpinia. Come conferma il sindaco “sono stati privilegiati interventi duraturi e a lungo termine per rilanciare l’economia prodotta dalla attività industriale, rinunciando a operazioni spot. La mia amministrazione ha adottato degli atti per aree tematiche e si è mossa su quelle linee”. In questo contesto, “la riassegnazione gli opifici vuoti del Calaggio è stata da sempre una nostra priorità e abbiamo collaborato con l’Asi, non solo attraverso l’adesione al protocollo d’intesa di Venticano, ma anche per chiedere la videosorveglianza e garantire la sicurezza dell’area. Il punto di forza su cui riteniamo di avere vinto la nostra scommessa è aver caratterizzato il Calaggio come nodo strategico per gli scambi commerciali e di trasporto in generale” continua il sindaco.

ORA L’AUTOSTAZIONE DI SERVIZIO. Ultimato il lavoro di assegnazione dei capannoni, l’amministrazione rilancia l’allestimento dell’area di servizio per i pullman al servizio del nucleo industriale. Sono decine i bus che transitano sulla Napoli- Bari, sostando nel piazzale acvoglendo ogni giorno diverse centinaia di pendolari e viaggiatori che percorrono anche tratte nazionali.

LA FILIERA DELLE ENERGUE RINNOVABILI. Se riaprono gli stabilimenti chiusi del Calaggio, resta invece in salita la strada per la costruzione di una filiera delle rinnovabili che possa coniugare produzione, occupazione e sfruttamento dell’energia prodotta sul posto. La recente autorizzazione ottenuta dalla Alisea per la costruzione di un nuovo parco eolico a Lacedonia nulla ha a che vedere con le aziende dell’eolico che hanno impegnato i capannoni del Calaggio. “Si tratta di un vecchio progetto che risale al 2007, candidato da un’altra società che è stata incorporata da Alisea. Installerà 12 torri” spiega il sindaco. “In origine il progetto ne prevedeva 33, e nonostante Lacedonia sia stato dichiarato Comune saturo, la legge prevede che le autorizzazioni concesse prima della moratoria sono valide. Ad ogni modo il nostro lavoro consiste nel riconoscimento di benefici e garanzie per la mia comunità. Grazie al nostro impegno siamo riusciti a recuperare 800mila euro di compensazioni ambientali che ora si sono tradotte in un trasferimento annuo da 140mila euro, e contiamo attraverso i nostri legali di regolarizzare anche le posizioni di altre società che operano a Lacedonia. Il ristoro per il Comune è fondamentale: riusciamo a garantire servizi e adeguamenti della viabilità, della rete fognaria e altre attività. Le società che si occupano di eolico invece che si sono insediate al Calaggio gestiscono parchi eolici altrove, ma sfruttano la posizione geografica baricentrica del Calaggio per gli spostamenti rapidi fino al centro Italia. Si tratta dunque di attività che se ben consolidate potrebbero trascinare l’occupazione dell’intero territorio”, conclude.


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