Intervenire sulla Tari in Irpinia per andare incontro alla grave crisi del commercio, ma anche dell’intera popolazione, richiede coperture alternative per comprensare una riduzione o una eventuale eeenzione. L’Ato Rifiuti rappresentata da Valentino Tropeano ha già avviato un confronto con Irpiniambiente e con la Provincia di Avellino per tentare di dare una risposta non solo ai titolari delle attività commerciali che hanno tenuto le saracinesche abbassate, ma anche alle decine di amministrazioni comunali che chiamano in causa l’ente di Collina Liguorini. Da Ariano Irpino a Montella e Grottaminarda, gli amministratori hanno esposto la necessità di un confronto sulle ipotesi da adottare in materia di rifiuti, per offrire al commercio e alle attività produttive in particolar modo, un sostegno concreto.

Il Presidente dell’Ato Rifiuti di Avellino, Valentino Tropeano che è Sindaco di Montefredane

“E’ stata inviata una nota ad Irpiniambiente per chiedere la possibilità di verificare una soluzione che possa aiutare i Comuni in questa grave crisi economica” ha spiegato il presidente dell’ente Valentino Tropeano. “Bisogna tenere presente però che la tassa è comunale e che il servizio è stato comunque erogato, anche se le attività commerciali sono state costrette a chiudere” continua. Oltre al servizio ordinario di raccolta, è stato garantito anche quello relativo ai “rifiuti speciali” ovvero relativi ai pazienti Covid-19 in ospedale e per quelli in isolamento domiciliare fiduciario. Tropeano include anche il servizio di sanificazione di cui si è fatta carico la società di Avellino. “Siamo in contatto costante con Irpiniambiente e Provincia per dare una mano ai Comuni e in questi mesi c’è stata una forte collaborazione e sono certo che riusciremo a trovare il modo giusto per garantire agevolazioni al commercio”. La Tari in Irpinia come nel resto del Paese ricade totalmente sulla spesa dei bilanci comunali e, alla luce del rischio di default a cui vanno incontro gli enti locali, non è possibile immaginare di caricare la spesa esclusivamente sul bilancio dei Comuni. A meno che non vengano garantire misure straordinarie compensative, come peraltro chiedono i sindaci, tali da consentire una copertura almeno parziale dei costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti, sollevando commercianti e cittadini.

LA QUESTIONE DELLA TARI SUL TAVOLO DELL’ANCI. La questione è stata affidata infatti all’Anci e al presidente Decaro, che sarà portavoce dell’istanza presso il Governo. Il costo annuale del servizio garantito in Irpinia è di 50 milioni di euro, e il sostentamento della società Irpiniambiente- ovvero servizi, mezzi e personale, viene garantito proprio dal pagamento dei comuni, chiamati a trasferire la tassa direttamente riscossa dai cittadini.


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