Smart working negli Enti locali, Uncem: Fase 2 senza rischi

«L'ITALIA RIAPRE CON METODO E BUON SENSO». BUSSONE: "PRONTI A INTENSIFICARE LAVORO AGILE NELLA PA". Il Presidente dell'Unione Nazione Comuni Comunità Enti Montani apprezza il piano presentato dal Presidente Conte e attende il Dpcm definitivo

Potenziare lo Smart working negli Enti locali per una Fase 2 dell’emergenza senza rischi, afferma l’Uncem, Unione Nazione Comuni Comunità Enti Montani, commentando il piano di ripartenza annunciato dal Premier Giuseppe Conte.

Lo smart working “Lavoro agile” è una innovazione prevista dall’ordinamento italiano

«L’Italia riapre piano, con una ‘fase 2’ che richiede responsabilià e tanto buon senso», si premette in una nota. Uncem «apprezza il piano presentato dal Presidente Conte e attende il Dpcm definitivo, nonché le possibili ulteriori restrizioni di alcune Regioni», afferma Marco Bussone, Presidente nazionale. «Su un punto siamo pronti a lavorare intensamente nelle prossime settimane, lo smart working negli Enti locali, in tutta la pubblica amministrazione, anche nei Comuni più piccoli. Perché non torneremo presto negli uffici delle Autonomie locali e comunque lavorare su questo fronte, prepararci, intensificare le operazioni strutturali negli uffici e fuori, è urgente e necessario anche per la ‘fase 3’. Questo è il nostro ‘buon senso’ e il nostro impegno. Questo è il nostro passo verso il futuro della PA, che innova e che trova nel ‘lavoro agile’ non un surrogato, bensì un vettore di crescita e di miglioramento istituzionale degli assetti degli Enti».


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