Fase 2 dal 4 maggio. L’Italia cambia con le riforme

Il Presidente Conte ha annunciato in conferenza stampa le misure per il contenimento dell'emergenza Covid-19 nella cosiddetta "fase due".

Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi

La Fase 2 dal 4 maggio consentirà di uscire di casa, di muoversi all’interno della regione, di ritrovare congiunti e di tornare a lavorare o fare sport. Tutto questo con il mantenimento rigoroso della distanza sociale. L’Italia che muoverà i primi passi fuori di casa dal 4 maggio dovrà imparare a correre molto presto. Il Governo ha deciso di perseguire un forte cambiamento attuando riforme. È la prima volta dal 2014 che un capo di governo assume un impegno riformatore e riformista di fronte al Paese. Se nel 2018 le elezioni avevano consegnatola responsabilità forze che avevano parlato di cambiamento, oggi il Presidente del Consiglio dei Ministri ha assunto un impegno «a cambiare le cose che in Italia non vanno con una nuova stagione di riforme». Nel pieno di una epidemia storica e non ancora risolta sul piano epidemiologico e scientifico, questa affermazione riveste un significato politico non da poco. In questi quasi due mesi dall’inizio del lockdown nelle istituzioni matura una consapevolezza e si indica una prospettiva impensabile solo un anno fa. In questo quadro, non è stato casuale il passaggio sulla centralità delle imprese nel quadro strategico competitivo dell’economia italiana, che oggi deve riprendere dando segnali di credibilità al mondo in attesa di vedere cosa farà l’Italia.

«LA LIBERTÀ A UN METRO DI DISTANZA DIVENTA RESPONSABILITÀ». Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha presentato nel corso di una conferenza stampa il superamento del lockdown dal 4 maggio. Progressivamente ripartirà tutto, a cominciare dall’industria manifatturiera e dall’edilizia e le costruzioni, ma non si perderà l’imperativo della distanza sociale. «Sarà fondamentale il comportamento responsabile di ciascuno di noi», ha ammonito gli italiani. «Non avvicinarsi a meno di un metro». E resta l’obbligo di restare a casa con più di 37 e mezzo di febbre. Tutte le misure saranno contenute in Dpcm che andrà in vigore il 4 maggio, ma che è già pronto nelle sue linee ed elaborazioni. Ma in questi giorni sono molti i dettagli che saranno ulteriormente messi a punto. Non a caso la presentazione con largo anticipo. I Governatori hanno giorni per presentare suggerimenti e richieste.

FASE 2 DAL 4 MAGGIO REVERSIBILE: LOCKDOWN RIPRISTINABILE AD HORAS DOVE RIPRENDE LA CURVA EPIDEMIOLOGICA. Istituto Superiore di Sanità, Comitato Tecnico Scientifico e Ministero della Salute monitoreranno la curva epidemiologica delle regioni e delle province sulla base dei dati trasferiti in tempo reale dai territori, pronti a in pervenire con il ripristino del lockdown laddove dovesse risultare necessario. Il Premier ha messo in conto una ripresa dei contagi come fattore di rischio, ma il contenimento che fino ad oggi ha impedito al Paese di soccombere, come ha spiegato, ha la precedenza su tutto.

SPOSTAMENTI SOLO DENTRO LA PROPRIA REGIONE. Spostamenti entro la propria regione, sempre con autocertificazione (si vedrà come verrà rielaborata),

INCONTRI FAMILIARI E RIPRISTINO DEI RITI FUNEBRI (PER MAX 15 PERSONE PRESENTI). Resta l’autocertificazione, anche se sarà diversa, si potrà fare visita ai congiunti e sarà possibile tornare partecipare ai funerali per non più di 15 persone).

NEGOZI E MUSEI DAL 18 MAGGIO. LA SCUOLA RIPARTE A SETTEMBRE. La riapertura dei negozi slitta al 18, mentre per ora via libera alla ristorazione con consegna a casa. Si sblocca la filiera commerciale legata alla manifattura e alle costruzioni. Il primo giugno si prevede la ripartenza di ristorazione, parrucchieri e centri estetici. A settembre la scuola.

MASCHERINE A 0,50 EURO. PREZZO CALMIERATO DAL MINISTERO. Mascherine e altri presìdi saranno obbligatori per ogni spostamento. Saranno commercializzate a 0,50 euro, cinquanta centesimi, con esenzione dell’Iva.


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