Il reparto Covid-19 del Frangipane trasloca. Frieri: il virus circola

Il direttore sanitario del presìdio ospedaliero fa il punto sulla situazione dell'epidemia dopo la fine della zona rossa. "La battaglia contro il virus sempre più sul territorio con le Unità Mobili". Lo scenario

Il reparto Covid-19 del Frangipane trasloca nella fase in cui la città non è più zona rossa e i contagi sono in calo. Il definitivo riassetto ospedaliero permette di restituire ai reparti del plesso principale un ritorno alla normalità nella consapevolezza che Ariano sta pagando un prezzo altissimo all’epidemia: 154 contagiati conclamati, 5 nelle ultime 36 ore, con 25 vittime e una economia locale che rischia di non riprendersi. Ma non è finita, spiega il Direttore del Frangipane, Angelo Frieri.

Angelo Frieri, Direttore sanitario dei presìdi ospedalieri dell’Asl ad Ariano Irpino (Frangipane), Sant’Angelo dei Lombardi (Criscuoli) e della Struttura Polifunzionale della Salute di Bisaccia (Di Guglielmo)

Dall’uscita della zona rossa la città di Ariano irpino si è ritrovata nell’ordinario isolamento comune al resto d’Italia, ma oggi si prepara ad arrivare alla fine del lockdown “nella massima sicurezza e prudenza”, ha spiegato il direttore sanitario dell’ospedale Frangipane del Tricolle Angelo Frieri, che lavora a ritmo serrato per restituire al presidio la possibilità di erogare le consuete prestazioni sanitarie e attrezzare il vecchio edificio a reparto Covid-19. “Per Ariano è stata una bella soddisfazione poter uscire dalla zona rossa, una penalizzazione affrontata con grande impegno, serietà e dignità dalla popolazione. I positivi Covid però ci sono sempre, ricoverati nel reparto dell’ospedale e sul territorio” chiarisce: “Il nuovo coronavirus è ancora là fuori”. I pazienti ricoverati al Frangipane sono in gran parte ex ospiti del Centro Minerva, ormai sulla via di guarigione, pronti per la deospedalizzazione con l’affidamento alle cure domiciliari. Il vero fronte del Covid-19 è all’esterno, dove i medici delle Unità Mobili si occupano della cura dei pazienti in isolamento domiciliare. “La logica epidemiologica che viene seguita sul territorio guarda alle situazioni di contatto, e si valutano gli interventi. L’indagine potrebbe anche essere estesa ad una fascia più ampia di popolazione” continua Frieri. Alla luce dell’esperienza del Coronavirus, in provincia di Avellino si evidenzia la necessità di applicare con una politica sanitaria concreta l’adagio “meno ospedale più territorio” illustrato nei piani sanitari regionali degli ultimi decenni. “Questa esperienza ha già introdotto questo metodo: le persone asintomatiche e i positivi non gravi sono stati curati a casa, mentre sono stati ricoverati in ospedale solo i pazienti che necessitano della terapia intensiva e sub intensiva” spiega il direttore sanitario, illustrando il nuovo approccio.

Unità Speciali Continuità Assistenziale dell’Asl, guardie mediche per il Covid-19. Nella foto: l’unità di Grottaminarda

IL REPARTO COVID-19 DEL FRANGIPANE TRASLOCA. La pandemia e l’emergenza sanitaria hanno prodotto una grande solidarietà nella città di Ariano e per Ariano, che ha ricevuto attenzione anche dall’Estero. Ultima in ordine di tempo è stata la donazione della Chiesa evangelica cinese alla cooperativa sociale Lilliput, che ha fatto pervenire alla Regione Campania, tramite la presidente del consiglio regionale Rosa D’Amelio, dispositivi di protezione e le barelle di contenimento biologiche all’ospedale di Ariano Irpino per un valore di 50mila euro. “Tutte le comunità hanno contribuito ad attrezzare i presidi e oggi possiamo affermare di avere attrezzature sufficienti ad affrontare altre eventuali emergenze. Il Frangipane infatti è al centro della nostra attenzione: lavoriamo per ripristinare le normali attività ospedaliere e stiamo creando una struttura dedicata al Covid nel vecchio edificio adiacente, a cui si accederà tramite un ascensore dedicato, con un ingresso autonomo e con cure a bassa, media e alta intensità. I pazienti riceveranno tutta l’assistenza possibile, e non ci sarà nessuna interferenza con l’ospedale”.

L’Ospedale di Ariano Sant’Ottone Frangipane

In attesa dell’adeguamento della vecchia palazzina, i pazienti Covid resteranno al primo piano. “Dal 4 maggio ci muoveremo con cautela come già siamo abituati a fare: purtroppo dovremo cambiare atteggiamento e adeguarci alla nuova situazione. Il virus non è stato eliminato e dovremo conviverci. I cittadini sanno bene ormai come comportarsi nel nuovo contesto. Ad ogni modo, per efficientare il servizio, è stato predisposta la figura di una psicologa, che dalla prossima settimana sarà raggiungibile anche attraverso un numero verde, sia per i pazienti Covid che per i familiari”.


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