Fasce sociali a rischio Covid-19, ‘Irpinia è adesso’: sorveglianza attiva

Il Movimento politico propone un documento elaborato e diffuso con una proposta in 6 punti, facendosi interprete con le istituzioni delle richieste di Anffas, SIMA, ANGSA, Uniti per l’Autismo, con il supporto del CNR

Il Movimento politico L’Irpinia è Adesso propone un protocollo per tutelare le fasce sociali a rischio Covid-19 con un modello di sorveglianza attiva. L’associazione si fa interprete con le istituzioni delle richieste che l’Anffas insieme a SIMA, ANGSA, Uniti per l’Autismo, con il supporto del CNR, hanno formulato nei confronti del Governo. Ecco il documento elaborato e diffuso con una proposta in 6 punti.


Sorveglianza attiva per la tutela delle fasce sociali a rischio Covid-19

Documento dell’Associazione L’Irpinia è Adesso

Cura e assistenza agli anziani

Il Movimento politico L’Irpinia è Adesso intende rilanciare, facendo appello alle istituzioni presenti sul territorio, le richieste che l’Anffas insieme a SIMA, ANGSA, Uniti per l’Autismo, con il supporto del CNR, hanno formulato nei confronti del Governo, affinchè si attui, in tempi brevi, un modello di sorveglianza attiva per tutelare le fasce a rischio. Un sistema sanitario e socio assistenziale che funzioni, non può infatti, immaginare di lasciare allo sbando quanti, mai come adesso, hanno bisogno di un supplemento di attenzioni, in un tempo di forte emergenza. Le carenze riscontrate finora, nel nostro territorio e, in generale in Campania, non possono essere supplite soltanto con l’opera meritoria di volontari che vedono vanificare la loro abnegazione, per mancanza di sostegni economici e supporti adeguati. Il susseguirsi delle notizie relative alle gravi conseguenze del Covid-19 nell’elevato numero di soggetti contagiati che ancora oggi permane richiede, con particolare riferimento alle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, che siano posti in essere urgentemente efficaci strategie di previsione e prevenzione dell’ulteriore diffusione della pandemia. In tale ottica è necessario attuare una oculata gestione del territorio, risparmiando i presidi ospedalieri dal contagio ed evitando che diventino essi stessi amplificatori della diffusione. Oltre agli anziani e alle persone con preesistenti situazioni di stress metabolico, le persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo costituiscono una popolazione a rischio, come confermano le segnalazioni che giungono dalle Residenze Sanitarie per persone con disabilità e dai familiari. E questo può essere realizzato solo mettendo in pratica un “modello di sorveglianza attiva” che tuteli le fasce di popolazione più fragili e vulnerabili. Nello specifico, il modello citato prevede una proposta in 6 punti.


La proposta
L’Irpinia è adesso, il simbolo
      • 1) esecuzione di tampone nasofaringeo e orofaringeo a tutti gli ospiti e operatori delle strutture, con periodica rivalutazione;
      • 2) immediato isolamento delle persone risultate positive, indipendentemente dalla sintomatologia, con allontanamento immediato di operatori positivi e trasferimento degli ospiti positivi in settori o strutture dedicati;
      • 3) allestimento di strutture o settori di isolamento per gli ospiti positivi – asintomatici e sintomatici – con efficaci zone filtro, mediante riorganizzazione degli spazi interni delle residenze (es. padiglioni dedicati) o utilizzo di altre strutture messe a disposizione da Asl o Comune di appartenenza;
      • 4) per gli ospiti sintomatici, strumenti diagnostici e protocolli approvati e aggiornati per l’assistenza domiciliare e ospedaliera non intensiva, possibilmente in collaborazione con le Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA)
      • 5) adeguamento del personale in forza nelle Residenze, attraverso l’attivazione di bandi per richiamare personale qualificato ancorché per adesione volontaria ed incentivato a fornire la propria collaborazione
      • 6) attivazione di applicativi e percorsi di telemedicina, monitoraggio e training per operatori e familiari al fine di garantire la continuità degli interventi terapeutici

LO SCREENING DELL’ASL AVELLINO. L’Azienda Sanitaria Locale di Avellino ha fornito le cifre della attività di monitoraggio sanitario del personale medico, sanitario presso ospedali, Rsa, Hospice, cooperative socio assistenziali e strutture accreditate, mentre sono ancora in fase di esecuzione altri test rapidi. (Ecco il report aggiornato al 19 aprile 2020).


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