Sono stati trasferiti all’ospedale Frangipane i positivi al Covid-19 del Minerva, la Residenza Anziani posta in quarantena perché individuata come focolaio di coronavirus. Sono 23 i pazienti destinati al reparto dedicato che nel presidio ospedaliero è stato allestito la scorsa settimana. L’annuncio viene dalla Asl di Avellino, che ha provveduto «all’immediato trasferimento al P.O. ‘Frangipane’ di Ariano Irpino di 23 pazienti del Centro Minerva di Ariano Irpino, risultati positivi al Covid-19», come si legge nella comunicazione giunta poco dopo le ore 15.
DECISIONE CONCORDATA DALL’ASL CON PREFETTURA E REGIONE CAMPANIA. «La decisione è stata concordata con il Prefetto e con la Regione Campania, per sopperire all’impossibilità da parte del Centro di far fronte all’assistenza delle persone ricoverate, per l’indisponibilità del personale», riferisce l’Azienda Sanitaria Locale di Avellino. Tutti gli altri «degenti del Minerva che sono risultati negativi al tampone resteranno, invece, nel Centro, dove, nella giornata di ieri, sono state messe in atto tutte le misure di contenimento del contagio e di sanificazione dei locali», aggiunge l’Asl, che sottolinea le nuove capacità dell’ospedale arianese di fronteggiare l’emergenza sul, proprio territorio. «Il trasferimento di ben 23 pazienti presso il Frangipane si è reso possibile grazie alle scelte strategiche adottate nei giorni scorsi dalla Direzione Generale dell’ASL volte a potenziare l’area COVID 19 del nosocomio».
MORGANTE: IL FRANGIPANE SI CONFERMA PRESIDIO DEL TERRITORIO. Su questo punto interviene anche il Direttore Generale, Maria Morgante. «In un momento di grave emergenza l’ASL e il Frangipane non abbandonano nessuno, pertanto abbiamo deciso di farci carico di tutti i pazienti positivi del Centro Minerva trasferendoli nel Presidio Ospedaliero». Il manager parla di soluzione responsabile e dovuta: «La fragilità dei degenti, legata ad età e condizioni di salute, impone all’Azienda e a tutto il personale del Frangipane un ulteriore sforzo affinché le categorie considerate più a rischio, siano anche quelle più tutelate».
SECONDO TAMPONE PER IL PERSONALE E TEST SU ALTRI OPERATI IERI NON DI TURNO. «Sono stati, inoltre, sottoposti a nuovo tampone, a 48 ore di distanza, gli operatori risultati negativi al primo tampone mentre è stato effettuato un primo tampone anche per tutti gli altri operatori che, non essendo in turno, non erano stati ancora oggetto di screening».
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