“A casa andrà tutto bene”, i sindaci irpini con i concittadini

Mentre in tutti i Comuni è stato attivato il Centro Operativo Comunale i primi cittadini controllano le strade e le piazze vuote assicurandosi che la quarantena nazionale produca gli effetti sperati. Al di là delle sanzioni per chi si sposta senza giustificato motivo, la preoccupazione è per la salute di giovani, anziani e famiglie

“Se starete a casa andrà tutto bene”, è il messaggio che i sindaci irpini lanciano ai propri concittadini, raggiungendoli con i social. Come nella notte prima della partenza per la terra promessa, Mosè tenne il suo popolo nelle case al riparo dalle piaghe d’Egitto, oggi riparati dalle mura domestiche migliaia di famiglie proteggono i loro figli e i loro nonni, aspettando che il flagello si dissolva con l’oscurità al sole del primo albeggiare. E tutti i primi cittadini sul territorio non lasciano sole le comunità che rappresentano. Isolandosi si abbracciano idealmente fratelli, amici e vicini. Isolarsi dal virus per salvare la vita propria e quella altrui.

“A casa andrà tutto bene”. Polizia municipale alle porte del Comune di Cassano Irpino

IN OSPEDALE E SULLE STRADE FORZE DELL’ORDINE, AMMINISTRATORI LOCALI E PERSONALE MEDICO-SANITARIO IN TRINCEA. In queste ore i sindaci vigilano sulle comunità, dunque. Se fino a poche ore fa l’obiettivo era quello del contenimento del Coronavirus, oggi la strategia messa in campo per sconfiggere la pandemia guarda all’isolamento dal rischio del contagio. Se si accetterà l’idea che “a casa andrà tutto bene”, si troverà il modo per far finire prima questa pandemia.  Mentre la cittadinanza è costretta a fare un passo indietro, gli operatori medico-sanitari, forze di polizia e protezione civile sono costretti a fare un passo in avanti per costruire barriere di protezione e fronteggiare l’avanzata di una malattia che si può sconfiggere ritrovando il senso civico del dovere. In ogni Comune sono stati allestiti i Centri Operativi Comunali, guidati dai sindaci e che contemplano la presenza di associazioni di volontariato e protezione civile per concentrare le energie e disporre di una cabina di regia che sia in grado di rispondere non solo alle emergenze, ma anche la quotidianità alle fasce deboli.

Vito Di Leo, Sindaco di Sturno

IL FILO DIRETTO SOCIAL DEI SINDACI CON I CONCITTADINI. Non avendo la possibilità di comunicare di persona, i sindaci affidano alle dirette social i loro messaggi alle comunità. E’ accaduto a Bisaccia dove il sindaco Marcello Arminio si è rivolto a concittadini per invitarli a rispettare il provvedimento, ma anche a Quindici, dove il sindaco Edoardo Rubinaccio ha ringraziato i suoi concittadini per la collaborazione dimostrata e il rispetto dell’ottemperanza prevista dal decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il divieto di assembramenti, ma anche quello di uscire senza una comprovata motivazione è stata anticipata da comunicazioni e ordinanze sindacali. A Sturno invece, il sindaco Vito Di Leo sottolinea “con rammarico e anche un po’ di rabbia, che nonostante i tanti avvisi emanati, molti si comportano come se il rischio contagio non li riguardasse, come se il problema lo dovesse risolvere qualche altro. Non hanno, insomma, capito che ognuno deve fare la propria parte atteso che il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo 2020 è rivolto a 60 milioni di italiani, quindi anche a queste persone” ha commentato. Va rispettata la memoria degli oltre mille italiani caduti da soli, senza il conforto di un congiunto, proteggendo le nostre vite. Questo è il senso di stare a casa.

SINDACI SUL CAMPO. Attivo h24 è il C.O.M. di Caposele presieduto dal sindaco Lorenzo Melillo, che dal quartier generale comunale è impegnato a monitorare circa una decina di persone che al rientro dalle zone rosse – decretate dal Premier prima del 7 marzo scorso – si sono autodenunciate predisponendosi alla quarantena obbligatoria. A Volturara Irpinia invece il sindaco Marino Sarno vigila nel paese per accertarsi di persona che tutti i locali pubblici abbiamo rispettato il divieto, e si assicura che le piazze suano vuote. Senza escludere giusti riflettori sulla solidarietà: a Teora la Pro Loco cittadina ha consentito ai giovani volontari di adoperarsi per cucire le mascherine di stoffa e metterle a disposizione della comunità. Con l’hashtag #andratuttobene il sindaco di Baiano, Enrico Montanaro, sottolinea la chiusura dei parchi giochi e ville comunali fino al 25 marzo e ribadisce l’attivazione delle istituzioni per garantire assistenza alle fasce deboli. La polizia municipale è chiamata in queste ore a moltiplicare gli forzi: le pattuglie sono disposte nei centri, ma anche agli ingressi dei comuni, dove verificano le motivazioni delle persone in circolazione e certificano le autodichiarazioni compilate dai passeggeri. Il sindaco di Cassano Irpino Salvatore Vecchia ha chiuso diverse strade di accesso al centro storico in modo da poter controllare il transito carrabile: “Si entra e si esce da due strade, che saranno costantemente presidiate per il controllo”.

Posizionamento dei blocchi al centro della carreggiata per chiudere uno dei tre ingressi al Comune di Cassano Irpino

“A CASA ANDRÀ TUTTO BENE” RIPETONO ANCHE I BAMBINI.  I canali social infine, ai tempi del Coronavirus sono inondati da cartelloni disegnati dai bambini, con il tricolore sullo sfondo, che recitano la scritta “Andrà tutto bene” riprendendo il messaggio del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che invita la Nazione al rispetto delle prescrizioni, ma anche all’ottimismo su una immediata risoluzione dell’emergenza. Il messaggio in formato gigante è stato pubblicato dal sindaco di Montemarano Beniamino Palmieri come incoraggiamento alla popolazione a prendere esempio dal coraggio dei più piccoli. “Se su starà a casa andrà tutto bene…”.

Striscione pubblicato dal sindaco di Montemarano Beniamino Palmieri

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