Dalla Zuegg di Luogosano alla IIA di Flumeri, l’industria irpina non si ferma

In provincia di Avellino i settori della metalmeccanica e dell'alimentare proseguono applicando i protocolli di sicurezza anti contagio. Ma cresce il timore sul rischio di blocco dei trasporti oltre frontiera

La Zuegg di Luogosano

Dalla Zuegg di Luogosano alla IIA di Flumeri, l’industria irpina non si ferma nonostante l’emergenza coronavirus. Tutti tranne gli uffici pubblici e le industrie possono fermarsi. Dall’industria metalmeccanica a quella alimentare, gli imprenditori operanti in Irpinia hanno applicato il protocollo di sicurezza igienico sanitaria e garantiscono la produttività tutelando la salute pubblica e quella dei lavoratori. L’obiettivo è preservare ordini e commesse, competitività e posti di lavoro, ma anche garantire nel settore della trasformazione alimentare gli approvvigionamenti ai centri di distribuzione. L’unico timore per le fabbriche riguarda la tenuta della logistica e dei trasporti, rallentati su tutto il territorio nazionale, ma con il rischio di essere ostacolati a livello internazionale. Per le merci italiane in alcuni casi è richiesta la certificazione sanitaria prima di lasciate oltrepassare il confine ai convogli ferroviari o ai trasporti su gomma per il timore del contagio. Tuttavia, dalla Zuegg di Luogosano alla IIA di Flumeri la priorità è assicurare continuità alla produzione salvaguardando la salute di chi ci lavora e quella delle comunità locali.

L’interno della IIA di Flumeri

IIA A FLUMERI PROSEGUE LE ATTIVITÀ APPLICANDO I PROTOCOLLI ANTI COVID-19. Mentre alla Industria Italiana Autobus di Flumeri mancano alcuni operai, anche a causa della quarantena imposta ad Ariano Irpino, alla Zuegg di Luogosano la catena di montaggio non ha subito rallentamenti. “Abbiamo attivato tutti i dispositivi di sicurezza: dalle mascherine al gel disinfettante, dalla distanza di sicurezza ai congedi parentali per chi ha i bambini in età scolare ora a casa da soli per il blocco delle lezioni” ha spiegato Silvia Curcio, Rsu della Fiom Cgil in forza allo stabilimento ufitano. “La Fiat ha predisposto la chiusura di tre giorni degli stabilimenti di Melfi, Cassino e Pomigliano perchè le postazioni di lavoro prevedono che almeno 5 persone lavorino nell’abitacolo dell’auto, mentre noi lavoriamo sul pullman e possiamo rispettare le distanze. Nemmeno gli indotti sono stati chiusi: le industrie vivono una già precaria condizione – soprattutto al Sud- e non possono chiudere altrimenti si rischia il tracollo” ha spiegato.

Agronomi in visita agli stabilimenti di Luogosano (Repertorio)

ZUEGG AVANTI A LUOGOSANO: RIORGANIZZATI GLI SPAZI. Il direttore dello stabilimento ZUEGG di Luogosano ha predisposto tutte le misure di sicurezza sanitaria e di contenimento del rischio di contagio necessarie per garantire le attività industriale e il ciclo produttivo. “Noi abbiamo ampi spazi e siamo riusciti a organizzare le postazioni di lavoro rispettando le distanze di sicurezza fra gli operai, abbiamo provveduto alla dotazione di gel disinfettante e delle mascherine, e gli ambienti sono sanificati. A questo bisogna aggiungere che gli addetti sono obbligati a disinfettarsi spesso le mani, e ogni tre ore viene igienizzata anche la macchina del caffè. I tavoli della sala mensa sono stati distanziati ed è possibile accedervi soltanto in 12 alla volta. In fondo non incontriamo particolari difficoltà e ci sforziamo di mandare avanti la produzione per garantire la catena di montaggio e quindi il prodotto finale negli scaffali dei centri di distribuzione per non far mancare niente ai cittadini” ha spiegato il direttore della Zuegg irpina. Lo stabilimento di Luogosano si occupa infatti della prima trasformazione del prodotto, ovvero di lavorare la materia prima – la frutta – per creare la purea stabilizzata che sarà alla base delle confetture e dei nettari utilizzati per i prodotti a marchio. “Non sarà facile in questo momento reperire trasportatori disposti a trasferire la merce agli stabilimenti sparsi in Italia, o a occuparsi della distribuzione presso i centri di stoccaggio” argomenta. La chiusura di alcune lavorazioni intanto non desta alcuna preoccupazione alla direzione dello stabilimento, che garantisce approvvigionamenti duraturi nel tempo e scorte a sufficienza per superare l’emergenza sanitaria in corso. “Lottiamo contro l’invisibile e adottiamo tutte le precauzioni possibili: garantiamo responsabilità e la massima tutela per i lavoratori e i consumatori” conclude.


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