Sono state concordate le prime misure tra Rsu e Direzioni Aziendali per il contenimento del coronavirus nelle fabbriche irpine. La giornata ha visto riunioni e tavoli di confronto alla FCA, alla EMA, alla IIA, alla Denso, tra le altre.
LE MISURE DI SICUREZZA E PREVENZIONE CONCORDATE. «La preoccupazione del sindacato irpino di assicurare la salute dei lavoratori rispettando le prescrizioni del Governo Nazionale ha spinto ad un confronto straordinario tra le Rsu della FCA di Pratola Serra, della Denso di Pianodardine, della Ema di Morra de Sanctis, della IIA di Flumeri e le rispettive Direzioni Aziendali», afferma Giuseppe Zaolino. «La decisione assunta dappertutto è di continuare a produrre per garantire il lavoro , assicurando la massima attenzione per evitare qualsiasi forma di contatto tra i lavoratori». Per continuare ad operare in sicurezza, sono state messe in campo alcune iniziative: lo slittamento della mensa alla fine del turno della Denso per evitare di incontrarsi nel cambio turno; la sospensione totale della mensa alla Ema, sostituita fino al 3 aprile con una indennità; ferie precauzionali per i lavoratori provenienti da Ariano Irpino e allungamento dei turni in alcune aree produttive per rispettare le distanze di sicurezza sempre alla Ema; mantenimento del servizio di mensa alla Fca di Pratola Serra, ma con il vincolo di due persone per ogni tavolo. Su tutto si è sottolineata la necessità di dare attenzione straordinaria dappertutto alla pulizia della mani e sanificazione degli ambienti.
«INDISPENSABILI MISURE STRAORDINARIE PER IL CONTENIMENTO DEL CORONAVIRUS NELLE FABBRICHE IRPINE». «Queste misure straordinarie sono un primo test per capire come e fino a quando le nostre fabbriche potranno andare avanti», dichiara il Segretario della Fismic/Confsal Giuseppe Zaolino. «Garantire la salute dei lavoratori deve essere la priorità assoluta», prosegue. Per questo, «ho raccomandato a tutti i nostri delegati conclude Zaolino, la massima attenzione nell’applicazione delle regole per evitare il contagio e di denunciare qualsiasi forma di abuso che potrebbe compromettere la civile convivenza in questa fase delicata della vita lavorativa».
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