“Fermare il contagio da Coronavirus”: sospesi eventi pubblici e spettacoli, ecco le misure previste dal Dpcm

Le disposizioni contenute nel nuovo decreto recante ulteriori misure per il contenimento e il contrasto del diffondersi del virus Covid-19 sull'intero territorio nazionale

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte

“Bisogna fermare il contagio da Coronavirus”. Per questo il nuovo decreto del Presidente del Consiglio stabilisce limitazioni che non hanno precedenti nella storia repubblicana a tutela e salvaguardia della salute individuale. Da oggi, 9 marzo, saranno sospesi in Italia eventi pubblici e spettacoli, ogni forma di aggregazione, cinema, teatri, convegni, mentre saranno chiuse la Lombardia e 11 province prevalentemente nel Nord del Paese. Il testo finale del Dpcm 8 marzo 2020 stabilisce regole generalizzate per tutta Italia e più restrittive per i territori dove oggi il coronavirus miete vittime. In Italia stabilito lo stop a pub, discoteche, sale gioco e manifestazioni. Stop agli eventi in luogo pubblico o privato, di carattere culturale e religioso, ma anche a cinema, teatri e pub, palestre e scuole di ballo, sale giochi e scommesse, discoteche. Resteranno chiusi i musei e gli altri luoghi di cultura. Nello stralcio riportato sotto l’articolo 2 del Dpcm, che indica le prime restrizioni valide in Italia. Più avanti il testo scaricabile del Dpcm messo a disposizione dei cittadini dal governo, che ha dichiarato guerra al Covid-19. Va fermato il contagio con ogni mezzo, è il messaggio. Oggi la priorità è impedire che su diffonda fino a mettere in discussione le capacità di contenimento da parte del Servizio Sanitario Nazionale.

Coronavirus, riunione tecnica a Palazzo Chigi

FERMARE IL CONTAGIO DA CORONAVIRUS CON RIGOROSE MISURE DI CONTENIMENTO: ECCO TUTTE LE MISURE. Il Presidente Conte ha firmato il nuovo Dpcm recante ulteriori misure eccezionali contro il dilagare dell’epidemia di nuovo coronavirus sono contenute nell’ultimo Dpcm firmato nella notte dal presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte. Il documento stabilisce provvedimenti specifici per i territori più colpiti dall’infezione di Covid-19 (regione Lombardia e province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso e Venezia) e altri validi per l’intero Paese. Le disposizioni adottate hanno efficacia da oggi 8 marzo fino al 3 aprile 2020 (salve diverse previsioni contenute nelle singole misure). Ecco il dettaglio:
Stop ai congressi medici. Sono sospesi tutti i congressi, le riunioni, i meeting e gli eventi sociali che coinvolgono personale sanitario o personale impiegato nei servizi pubblici essenziali o di pubblica utilità.
Chiusi cinema, teatri e musei. Il Dpcm sospende manifestazioni, eventi e spettacoli, inclusi quelli cinematografici e teatrali, in luoghi sia pubblici che privati. Chiusi anche tutti i musei e gli altri luoghi della cultura.
Chiusi pub, discoteche, sale bingo. Sono sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati. In caso di violazione, l’attività viene sospesa.
Nei bar e ristoranti solo a un metro di distanza. Attività di ristorazione e bar consentita solo se il gestore garantisce distanza interpersonale di almeno un metro. In caso di violazione, l’attività verrà sospesa.
Nei negozi a un metro di distanza. Il gestore deve garantire anche qui la distanza di protezione di almeno un metro tra i frequentatori e accessi contingentati. Lo stesso vale per le attività commerciali all’aperto.
Stop a eventi e competizioni sportive. Confermato lo stop agli eventi e alle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico che privato aperte al pubblico. Restano consentiti tuttavia gli eventi e le competizioni (inclusi gli allenamenti per gli atleti agonisti) all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, oppure all’aperto senza la presenza di pubblico.
Palestre, piscine e centri sportivi. Le attività sportive all’aperto o all’interno di palestre, piscine e centri sportivi sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile rispettare la distanza interpersonale di un metro.
Sospesa l’attività didattica nelle scuole e università. Fino al 15 marzo sono sospese le attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università. È tuttavia possibile lo svolgimento di attività formative a distanza. Successivamente a quella data, il rientro in classe dopo un’assenza per malattia infettiva superiore a cinque giorni avverrà solo dietro presentazione di certificato medico.
Sì ai corsi per professioni sanitarie. Esclusi dallo stop i corsi post universitari per le professioni sanitarie, compresi quelli per i medici in formazione specialistica, quelli in medicina generale e le attività dei tirocinanti.
Stop ai viaggi d’istruzione. Restano sospese le gite scolastiche, le iniziative di scambio o gemellaggio, le visite guidate e le uscite didattiche.
Soste vietate nei pronto soccorso per parenti e accompagnatori. Divieto per gli accompagnatori dei pazienti di sostare nelle sale d’attesa dei pronto soccorso. Limitato inoltre l’accesso dei visitatori nelle strutture di lungo degenza, rsa e strutture residenziali per anziani, secondo le disposizioni delle rispettive direzioni.
Favorire lavoro agile, congedo ordinario e ferie. La modalità di lavoro agile può essere applicata dai datori di lavoro a ogni rapporto di lavoro subordinato, in via automatica, anche in assenza di accordi individuali. Si raccomanda inoltre di promuovere la fruizione di periodi di congedo ordinario e di ferie.
Colloqui video o al telefono per i detenuti. È previsto un rafforzamento sanitario per il contenimento della diffusione del contagio del Covid-19 negli istituti penitenziari e negli istituti penali per minorenni. I colloqui visivi si svolgono in modalità telefonica o video. IN casi eccezionali può essere autorizzato il colloquio personale, a condizione che si garantisca in modo assoluto una distanza di due metri.
Sospese cerimonie e funerali. Sono sospese le cerimonie civili e religiose, compresi i funerali. L’apertura ai luoghi di culto è concessa solo se è possibile garantire distanza di protezione di almeno un metro.
Divieto assoluto di spostarsi per chi è in quarantena. Divieto assoluto di spostarsi dalla propria abitazione per chi è sottoposto a quarantena o è risultato positivo al virus.
Uscite limitate per anziani, malati cronici e immunodepressi. Si chiede alle persone anziane o affette da patologie croniche o immunodepresse di evitare di uscire di casa se non strettamene necessario, di evitare di frequentare luoghi affollati dove non è possibile mantenere una distanza interpersonale di almeno un metro.
Muoversi solo se necessario. Si raccomanda a tutti di limitare gli spostamenti ai casi strettamente necessari.
Chi ha la febbre resti in casa. Le persone con sintomatologia da infezione respiratoria e febbre superiore ai 37,5 gradi è fortemente raccomandato di rimanere a casa, di limitare al massimo i contatti sociali e di chiamare il proprio medico curante.
Soluzioni disinfettanti per le mani nei luoghi pubblici. Nelle pubbliche amministrazioni e in tutti i locali aperti al pubblico devono essere messe a disposizione di utenti e visitatori soluzioni disinfettanti per l’igiene delle mani.
Diffondere le misure di prevenzione igienico sanitarie nei luoghi pubblici. Nel Dpcm è chiesto a scuole, università e uffici pubblici di esporre le misure di prevenzione igienico sanitarie, e ai sindaci e alle associazioni di categoria di promuoverne la diffusione anche nelle palestre e negli esercizi commerciali (dalle farmacie ai supermercati)
Concorsi pubblici e privati a un metro di distanza. Durante le procedure concorsuali pubbliche e private va garantita ai partecipanti la possibilità di rispettare la distanza di sicurezza di almeno un metro tra di loro.
Sanificazione dei mezzi pubblici. Le aziende di trasporto pubblico adottano interventi straordinari di sanificazione dei mezzi.
Obbligo di comunicazione alla Asl per chi ha soggiornato nelle zone a rischio epidemiologico. Chi è tornato in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico (come identificate dall’Oms) deve comunicarlo alla Asl e al proprio medico di base o al pediatria di libera scelta.

LOMBARDIA E 11 PROVINCE ISOLATE FINO AL 3 APRILE. Nell’articolo 1 del nuovo decreto, si stabilisce il divieto di ingresso e di uscita dalla Lombardia e da altre 11 province, con l’estensione delle zone controllate a Piemonte ed Emilia-Romagna. Le province interessate sono: Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti, Vercelli, Novara, Verbano Cusio Ossola e Alessandria.


IL DPCM 8 MARZO 2020 | Scarica il documento pubblicato dal sito del Governo nella notte

Il video della Conferenza stampa del Presidente Conte sulle nuove misure del Governo per il contrasto e la prevenzione della diffusione del virus COVID-19.


LEGGI ANCHE:

I positivi al coronavirus in Irpinia salgono a 5, confermati 3. In Campania sono 100 i contagiati, 15 i casi sospetti

Domande e risposte sul nuovo coronavirus. La campagna Rai per il Ministero

ARTICOLI CORRELATI