Il Coronavirus ferma il Vinitaly. Rinviata a giugno la vetrina italiana d’eccellenza che avrebbe dovuto tenersi dal 19 al 22 aprile prossimi a Verona, nel cuore del Veneto particolarmente colpito dalla diffusione del virus. Il salone internazionale del vino allestito da Veronafiere dovrebbe essere riprogrammato dal 14 al 17 giugno.
La decisione era già nell’aria da qualche giorno, ma pare che a pesare in maniera decisiva sia stata la notizia giunta d’Oltreoceano di una probabile assenza dei buyers americani. VeronaFiere dovrebbe emettere un comunicato stampa a breve, dopo aver fatto sapere del rinvio di altre iniziative. «Il Cda di Veronafiere Spa, preso atto dell’impossibilità di garantire le corrette tempistiche nelle operazioni di allestimento, disallestimento e logistica delle prossime manifestazioni fieristiche, in relazione alle prescrizioni dell’ordinanza del ministero della Salute e della Regione del Veneto in merito al Covid-19, ha deciso di posticipare le rassegne in programma a marzo e all’inizio di aprile 2020». Lo stop si estenderà anche al Vinitaly, che pure solo pochi giorni fa era stato confermato. Il blocco riguarda le oltre 4.600 aziende espositrici, interessando circa 40 Paesi produttori. Dovranno essere aggiornate le degustazioni tecniche, le verticali, i tavoli e i seminari riguardanti i principali mercati, con 400 appuntamenti spalmati nei quattro giorni previsti.
STOP ANCHE ALLA FIERA TEDESCA DEL PROWINE. Ma non è solo il salone del vino italiano fermarsi. A Düsseldorf è stato rinviato a data da destinarsi il maggior evento mondiale dedicato al vino, ProWein, nonostante la conferma arrivata sei giorni fa. La fiera tedesca era in programma dal 15 al 17 marzo. Come in Italia, anche in Germania il Ministero della Salute ha adottato protocolli rigorosi in presenza dei primi focolai non lontano da Dusseldorf.
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