Coronavirus in Campania, task force al Cotugno. Ma è l'intero sistema sanitario regionale ad essere mobilitato

Ci sono i primi 2 casi conclamati di Coronavirus in Campania. I tamponi inviati ieri (mercoledì 26 febbraio) all’Istituto Superiore di Sanità hanno avuto esito positivo anche dalle controanalisi effettuate allo Spallanzani di Roma. I tamponi appartengono a due giovani donne del casertano e del salernitano, mentre in tarda serata si è aggiunto un terzo caso a Napoli da verificare. In tutte e tre le circostanze, non si tratta di focolai locali. Anche l’uomo, come le due donne, era arrivato in Campania dalla Lombardia.

NEGATIVI I TAMPONI SULLE PERSONE A CONTATTO DEI TRE PAZIENTI. A conclusione degli esami di laboratorio al Cotugno, si è escluso che i tre abbiano contagiato altri. Le persone che hanno avuto contatti con i tre cittadini campani positivi al coronavirus stanno bene. Tutti i tamponi sono risultati negativi.  Lo fa sapere la Regione Campania con una nota. Le persone identificate e temporaneamente in quarantena non hanno contratto il virus. Nemmeno quelle ritenute collegate al terzo caso risultato positivo al primo test.

TERZO CASO A NAPOLI DA ACCERTARE. Il terzo possibile caso riguarda un napoletano di 45 anni che sarebbe stato contagiato a Milano. I medici del laboratorio del Cotugno hanno inviato a Roma il tampone per la conferma da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Le sue condizioni non sono gravi, per ora resta in carico alla Asl e al dipartimento di prevenzione per una sorveglianza attiva in quarantena per 20 giorni, poi si vedrà. Potrebbe essere il terzo caso, ma si dovrà attendere l’esito delle controanalisi.

CORONAVIRUS IN CAMPANIA, 2 CASI CONCLAMATI. È italiana e ha 24 anni la prima donna risultata contagiata in campania. Dopo essere rientrata da Milano, era già stata visitata una volta al Cotugno, ma era stata mandata a casa perchè non aveva i sintomi. L’altra è di origini ucraine, ha 25 anni ed è arrivata il 15 febbraio nel Cilento da Cremona, dove risiede. È stata visitata presso il presidio ospedaliero di Vallo della Lucania. Entrambe le pazienti sono in isolamento. Si attende l’annuncio da parte delI’istituto superiore di Sanità, che darà comunicazione ufficiale come da procedura. Nel frattempo, sono state rintracciate e messe in quarantena in casa le persone con cui le due donne sono venute in contatto. Nel caso della 24enne si tratta dei genitori e di due amici che erano venuti con lei da Milano, entrambi residenti a Ruviano nell’Alto-Casertano, quindi altre due persone. Nel caso della donna ucraina, è stata messa in quarantena la famiglia. Giunta nella notte all’ospedale per i controlli, è stata sempre nella stessa stanza, non ha avuto contatti con l’esterno.

SCUOLE CHIUSE FINO AL PRIMO MARZO. Da oggi fino al primo marzo sono sospesi in Campania i servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado. Lo stabilisce la ordinanza n.4 del 26 febbraio 2020 della Regione Campania “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019. Ordinanza ai sensi dell’art. 32, comma 3, della legge 23 dicembre 1978, n. 833 in materia di igiene e sanità pubblica”.  I 550 Sindaci sul territorio regionale l’hanno recepita e diffusa. In questi giorni saramno attuate le procedure di sanificazione.

TENDE FUORI DAGLI OSPEDALI PER I TEST.  Per il triage dei casi sospetti si stanno attrezzando tende all’esterno degli ospedali, ha affermato il Govermatore Vincenzo De Luca, che ha incontrato nel pomeriggio Prefetti e Sindaci a Napoli. De Luca ha raccomandato ai cittadini di non recarsi nei pronto soccorso, soprattutto nei casi evitabili. Ed è proprio durante la riunione con le rappresentanze istituzionali che il Governatore ha annunciato i due casi sospetti, prima di diffondere la notizia con un tweet pubblicato sul suo profilo. «È di pochi minuti fa la notizia che abbiamo inviato dalla Campania a Roma un tampone risultato positivo e di un altro per il quale attendiamo riscontro», si legge testualmente nel tweet lanciato a metà pomeriggio. «Sarà il Ministero, com’è giusto che sia, a dare comunicazione ufficiale», ha fatto sapere il Governatore. Toccherà all’Istituto Spallanzani confermare se c’è il primo caso conclamato di Coronavirus in Campania. Come è noto, il protocollo stabilisce che debbano essere due i riscontri positivi.

Angelo Borrelli, Capo della Protezione Civile

LA SITUAZIONE IN ITALIA ALLE ORE 12 DEL 27 FEBBRAIO (BOLLETTINO MINISTERIALE FORNITO DALLA PROTEZIONE CIVILE).

Sono 528 le persone contagiate dal nuovo coronavirus Sars-CoV-2 in Italia. Di queste, 14 persone sono decedute e 42 persone guarite. Rispetto al bollettino delle ore 18 del 26 febbraio si è registrato un incremento del numero di persone contagiate di 128 unità. I pazienti ricoverati con sintomi sono 159, 37 sono in terapia intensiva, mentre 278 si trovano in isolamento domiciliare. Questi i dati ufficiali comunicati oggi nella conferenza delle ore 12 dal Commissario per l’emergenza della Protezione civile, Angelo Borrelli. Nelle singole Regioni il numero di contagiati è il seguente: Lombardia: 305. (Incremento di +47 casi rispetto al bollettino del 26 febbraio – ore 18); Veneto: 98. (Incremento di +27 casi rispetto al bollettino del 26 febbraio- ore 18); Emilia Romagna: 97. (Incremento di + 50 casi rispetto al bollettino del 26 febbraio – ore 18); Liguria: 11;Lazio: 3 (i 2 turisti cinesi e il ricercatore dimesso); Marche: 3; Piemonte: 3; Sicilia: 3; Campania: 2; Toscana: 2; Abruzzo:1; Provincia Autonoma di Bolzano: 1.


Asl Avellino, la sede di via degli Imbimbo

LE INDICAZIONI SUL COVID-19 DELL’ASL AVELLINO. L’Asl di Avellino comunica che sono attive misure di sorveglianza sanitaria a carico di persone che hanno fatto ingresso in Regione Campania, provenienti dalle aree oggetto di provvedimenti restrittivi da parte delle autorità sanitarie delle regioni di pertinenza, dalle aree della Cina interessate dall’epidemia ovvero dalle altre aree del mondo di conclamato contagio. Le aree oggetto di misure urgenti di contenimento del contagio, corrispondono, allo stato, ai Comuni di Lombardia e Veneto: Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini; Vo’. A scopo cautelare, in assenza di sintomi, tutti coloro che provengono dalle aree sopra individuate, dovranno comunicate tempestivamente la propria presenza sul territorio provinciale al Sindaco del Comune di arrivo. In presenza di sintomi (febbre, mal di gola, difficoltà respiratoria) il soggetto contatterà il 118 direttamente o per il tramite del MMG/PLS/ Medico di Continuità Assistenziale per l’attivazione delle procedure del caso. In attesa di ricevere le indicazioni sanitarie del caso, si raccomanda di rimanere presso il proprio domicilio, evitando in via precauzionale di avere contatti con altri soggetti. Le presenti disposizioni saranno aggiornate sulla scorta dell’evoluzione della situazione epidemiologica, delle conoscenze scientifiche disponibili e di aggiornamenti normativi Ministeriali e Regionali.

Presso l’auditorium C3 del Centro Direzionale di Napoli la riunione convocata dal Presidente De Luca una riunione con i prefetti e i sindaci per la condivisione delle Linee Guida nazionali e regionali in materia di Coronavirus

RIUNIONE CON I PREFETTI E I SINDACI SUL CORONAVIRUS IN CAMPANIA. Intanto, Prefetti e Sindaci hanno partecipato mercoledì pomeriggio al briefing regionale sul Coronavirus presso l’auditorium C3 del Centro Direzionale di Napoli, dove è stata convocata dal Presidente De Luca una riunione per la condivisione delle Linee Guida nazionali e regionali. Con un altro post, il Presidente della Giunta Regionale della Campania ha ringraziato «i Sindaci della Campania per aver risposto positivamente all’invito. Siamo qui per informare, tranquillizzare e fare chiarezza sulle decisioni». Il briefing ha fatto seguito alla videoconferenza tra le Regioni, Governo e Protezione Civile di martedì mattina.

OMS: «DAL COVID-19 SI GUARISCE, RIDIMENSIONARE L’EMERGENZA». L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) in conferenza stampa alla Protezione civile a Roma ha chiesto di ridimensionare l’emergenza. «Dobbiamo ridimensionare questo grande allarme, che è giusto, da non sottovalutare, ma la malattia va posta nei giusti termini». Walter Ricciardi ha fornito numeri rassicuranti: su 100 casi di persone affette, 80 guariscono spontaneamente, mentre 15 hanno problemi seri ma gestibili dal sistema sanitario, mentre un 5 per cento risulta gravissimo e il 3 per cento muore, per l’associazione con patologie gravi già sussitenti.

INVITO A SEGNALARE FAKE NEWS ALLARMISTICHE ALLA POLIZIA. Nel corso della videoconferenza si è affrontato il tema della psicosi e degli allarmismi. Si è appreso che la Polizia invita i cittadini a «non condividere eventuali messaggi di allarme ricevuti». Vanno segnalati, contattando il sito: https://www.commissariatodips.it.


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