Transumanza e Tratturi patrimonio Unesco, D’Amelio: investire su turismo e commercio

Con Transumanza e Tratturi patrimonio Unesco nei territori attraversati dalle antiche rotte attraverso le Aree Interne occorre creare insediamenti turistici e commerciali comprensoriali. Lo ha detto Rosetta D’Amelio, intervenendo alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province riunita oggi a Roma. La Coordinatrice Rosetta D’Amelio in apertura dei lavori «ha ricordato che nel 2020 ricorre il 40esimo anniversario del terremoto, disastroso per il Sud d’Italia e per l’Irpinia, sua terra d’origine». Nel corso dell’intervento ha annunciato che «la Conferenza promuoverà un evento a ricordo, prima delle scadenze elettorali». Ma l’Irpinia è stata protagonista della giornata anche e soprattutto per il futuro dei Tratturi. A conclusione della seduta plenaria Rosetta D’Amelio ha incontrato Pier Luigi Petrillo, rappresentante italiano nel Comitato Unesco. Con lui ha approfondito il tema della «transumanza come Patrimonio culturale immateriale, materia sulla quale le Assemblee legislative regionali si sono già confrontate, siglando nel 2018 un protocollo di intesa tra i Consigli regionali interessati».

Il logo dell’UNESCO

TRATTURI, D’AMELIO: IL RICONOSCIMENTO DELL’UNESCO OGGI IMPEGNA I TERRITORI AD INVESTIRE. «Non si tratta solo di un elemento di carattere folkloristico o per rinverdire tradizioni antiche», ma ha sottolineato che «valorizzare i tratturi e la pratica della transumanza può incentivare e migliorare gli itinerari turistici, ambientali e, quindi, anche commerciali» offrendo «un volano di sviluppo per i nostri territori». Per Petrillo, il riconoscimento dell’UNESCO consente una migliore e maggiore «tutela identitaria dei territori, facendo entrare a far parte» i tratturi «di una lista rappresentativa delle tradizioni considerate emblematiche della cultura del mondo». Si tratta, pertanto, «di un riconoscimento di un’espressione di particolare pregio per l’umanità intera». Il riconoscimento ora impegna enti locali e Regione Campania. «I doveri successivi all’iscrizione sono di ripristinare i tratturi tradizionali da un punto di vista turistico ed enogastronomico, sollecitare la ricerca e l’educazione delle nuove generazioni, individuare ambasciatori della transumanza, pratica sostenibile e a impatto zero che salvaguarda la biodiversità del territorio», ha concluso Petrillo. Transumanza e Tratturi patrimonio Unesco rappresentano, quindi, una opportunità. Ma servono progetti.

Nicola Mancino, Presidente della Regione Campania nel 1971, pochi mesi dopo la istituzione

NEL 2020 SI CELEBRANO I 50 ANNI DELLE REGIONI. Infine, nel merito della seduta, si è ricordato che il 2020 sarà l’anno del rinnovo di molte Assemblee regionali, nonché del 50esimo anniversario delle Regioni a statuto ordinario. «A questo proposito si è definita la data del 23 marzo come primo appuntamento, promosso dal Consiglio regionale del Piemonte per un momento riflessivo e celebrativo da svolgersi alla Reggia di Venaria Reale», si legge in un comunicato. Si ricorderanno «le prime sedute delle quindici Regioni a statuto ordinario», una circostanza utile per «riflettere sul significato, anche geografico, che ha definito le Regioni come le conosciamo adesso». Un secondo momento sarà, invece, a Roma nella seconda metà dell’anno, promosso dal Consiglio regionale del Lazio. Il mezzo secolo delle Regioni italiane a statuto ordinario rappresentano un momento di riflessione e di bilancio, che si inserisce in un dibattito che si è acceso sul tema del decentramento dai primi anni ’90. Dopo le spinte di un federalismo ritenuto anticamera della secessione, tra il 2018 e il 2019 la proposta di regionalismo differenziato ha diviso forze politiche e territori, Centronord e Mezzogiorno.


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