«Dalla Cina a Bisaccia non ha coronavirus», l’Asl: osservazione precauzionale

L'uomo è stato visitato presso l'Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati dove il controllo ha dato esito negativo. La nota dell'Azienda Sanitaria: attivato il Protocollo Operativo Regionale del 6/2/2020. La situazione in Italia

«Il cittadino rientrato dalla Cina a Bisaccia non ha coronavirus», fa sapere l’Asl, che ne ha disposto l’osservazione precauzionale prevista dal protocollo. «A seguito di segnalazione  della Direzione dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati», per «un cittadino cinese residente a Bisaccia rientrato da un viaggio nella Repubblica Popolare Cinese», si legge in un comunicato, «l’Asl di Avellino ha provveduto ad allertare l’U.O. Prevenzione Collettiva in via esclusivamente precauzionale».

L’Asl Avellino di via degli Imbimbo, nel centro del capoluogo

L’Asl riferisce che «al momento il soggetto, apiretico e senza sintomi respiratori, è stato istruito sulle misure di prevenzione da adottare a scopo cautelare ed è in isolamento fiduciario presso il proprio domicilio». Inoltre, «l’Azienda Sanitaria Locale ha interessato anche il medico di famiglia che collabora con la sorveglianza sanitaria attivata per il paziente, come da Protocollo Operativo Regionale del 6/2/2020».

Particolare di Largo Campanile Vecchio a Bisaccia

CITTADINO PROVENIENTE DALLA CINA SOTTOPOSTO A SORVEGLIANZA SANITARIA IN VIA PRECAUZIONALE. Secondo quanto si apprende, l’uomo si era recato presso l’Azienda San Giuseppe Moscati di Avellino per un controllo. Dall’ospedale è stato dimesso perché su di lui non è stata riscontrata la sintomatologia del virus. L’uomo, un commerciante residente a Bisaccia, ha avuto una prescrizione di quindici giorni. L’uomo rientrato dalla Cina a Bisaccia non ha coronavirus, pertanto non è necessario un ricovero: dovrà restare a titolo precauzionale sotto osservazione, mentre la moglie e la figlia di 9 anni sono state alloggiate altrove. Una decina di giorni fa l’uomo era stato in Cina in viaggio senza la sua famiglia. La circostanza sta facendo discutere, atteso che si registra ansia nell’opinione pubblica per le notizie sul contagio in Cina. Tuttavia, per il momento, nel nostro Paese le misure adottate dall’inizio hanno protetto il territorio nazionale. Attualmente in Italia ci sono solo tre casi sospetti di corononavirus. Due cittadini cinesi provenienti dalla città di Wuhan, risultati positivi al test, in terapia intensiva presso l’istituto Spallanzani di Roma. Un terzo, in questo caso un italiano fatto rientrare dalla Cina, ha lasciato l’Istituto Spallanzani specializzato in malattie infettive per iniziare la terapia antivirale presso la struttura dedicata della Cecchignola, dove è stata aperta la quarantena per gli altri italiani rientrati dalla Repubblica Popolare. Le sue condizioni sono considerate buone.


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