Non c’è Coronavirus ad Avellino. Rientrato l’allarme diffusosi nella prima mattinata in città circa un presunto caso sospetto riguardante una donna appena rientrata dalla Cina. Per questo era stata messa inizialmente in isolamento preventivo, allo scopo di effettuare un test di Coronavirus a scopo puramente precauzionale. Ma in tarda mattinata è stata dimessa. Non c’era ragione di trattenerla, non avendo riscontrato i medici alcun sintomo influenzale, né altri elementi tali da rendere possibile un contagio. Peraltro, la donna di nazionalità cinese era stata in visita nel suo Paese in una regione lontana dai luoghi divenuti tristemente famosi per l’epidemia di Coronavirus. Tuttavia, l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati, alla luce dello stop da poco imposto ai viaggi aerei tra l’Italia e la Cina, ha ritenuto di informare l’Asl di Avellino, segnalando la circostanza per far scattare il piano di controllo sanitario nei prossimi giorni. La signora è residente nell’hinterland avellinese con suo marito, rimasto in Italia durante la trasferta in Estremo Oriente della consorte. La notizia si era diffusa rapidamente nella prima mattinata, suscitando preoccupazioni ed ansie destituite di ogni fondamento non c’è Coronavirus ad Avellino, neanche a livello di sospetto.
AL COTUGNO UNA DONNA SOTTOPOSTA A CONTROLLI PRECAUZIONALI. PRIMI RISCONTRI NEGATIVI AL PRESIDIO OSPEDALIERO DI SARNO. Intanto, due cittadini cinesi sono giunti al presidio ospedaliero di Sarno con sintomi influenzali. «A scopo precauzionale è stato attivato il protocollo ministeriale previsto per eventuali sospetti di Coronavirus. Ma si è trattato solamente di una precauzione», recita il comunicato dell’Asl. Effettuati i primi esami e la radiografie, i medici scongiurano qualsiasi allarme. «I due cittadini cinesi, sono arrivati al pronto soccorso già indossando le mascherine, e sono stati subito messi in isolamento». L’Asl sottolinea che «l’uomo non è stato in Cina nell’ultimo periodo, mentre la sua compagna è tornata da dieci giorni da una città che dista circa 400 km da Wuhan». La paziente è stata trasferita presso l’Ospedale Cotugno, struttura di riferimento regionale per i casi sospetti di coronavirus, secondo i protocolli previsti. Controlli disposti al Cotugno anche per altre due turiste cinesi. Test solo per una delle due.
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