Operazione anti camorra ad Avellino contro il nuovo clan Partenio, 2 arresti. Il filone degli appalti

"NUOVO COLPO AL CLAN PARTENIO". Provvedimenti cautelari eseguiti dai Carabinieri del Comando Provinciale a Prata Principato Ultra e a Tolmezzo (Ud) su ordine della DDA di Napoli. Si tratta di "un’appendice alla operazione PARTENIO 2.0 del 14 ottobre 2019 dello scorso anno"

Operazione anti camorra ad Avellino, eseguiti due arresti questa mattina dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale. I militari hanno dato esecuzione ad un provvedimento cautelare personale a carico di 2 indagati, emessa dal Gip Finamore su richiesta della Dda di Napoli. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo camorristico denominata «Nuovo Clan Partenio» diretta da Pasquale Galdieri, operante in Avellino e provincia. Gli arrestati sono Nicola Galdieri, già detenuto a Tolmezzo (Udine), e Renato Freda, 38enne di Prata Principato Ultra. Rispondono anche del reato fine di intestazione fittizia di beni riconducibili allo stesso clan, in particolare due società e ditte edili già oggetto di sequestro preventivo.

Operazione anti camorra ad Avellino. Eseguiti due arresti dai Carabinieri nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli “Partenio 2.0”

CONTINUA L’OPERAZIONE ANTI CAMORRA. La misura cautelare, emessa dalla DDA di Napoli, è un’appendice alla precedente operazione PARTENIO 2.0, eseguita il 14 ottobre dello scorso anno, che ha consentito di disarticolare il clan egemone operante ad Avellino e Provincia, con l’arresto di 22 capi e gregari ed il sequestro preventivo di beni mobili ed immobili.

NEL MIRINO GLI APPALTI. Nel corso di una conferenza stampa tenuta presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino, sono stati forniti altri particolari dell’operazione. Secondo le indagini, Freda era il prestanome in alcune società in realtà dei fratelli Galdieri, la Ni.Re. e Gal. Fre. L’obiettivo era gestire appalti in Irpinia. Il settore degli appalti, secondo questa ricostruzione, affiancava negli interessi nelle estorsioni e nell’usura. Tra le opere nel mirino, ma non ottenute, c’era un subappalto sull’A16 Napoli Canosa nel tratto autostradale compreso tra Avellino-Benevento. Ma si parla soltanto di interessamento, perché i lavori non gli sono stati mai affidati.

Il Tribunale di Avellino

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