“Il Rettore Olivieri con la cultura salva vite in Oriente”, Padre Ibrahim: a Betlemme è un simbolo

DA LIONI ALLA TERRA SANTA, L'ACCADEMICO DELL'UNIVERSITA' DI PERUGIA È UN COSTRUTTORE DI PACE. IL MONITO AGLI STUDENTI IRPINI. In occasione dell'incontro promosso nell'ambito del progetto Officina Scuola 2020 con l'Istituto De Sanctis, insieme a Padre Ibrahim Faltas, ha illustrato un lavoro di 20 anni per la costruzione della pace a Gerusalemme, con l'accoglienza di 300 ragazzi in tutte le università italiane

“Il Rettore Olivieri con la cultura salva vite in Oriente”, Padre Ibrahim: a Betlemme è un simbolo. Davanti alla platea degli studenti irpini dell’Istituto De Sanctis, a Sant’Angelo dei Lombardi l’illustre cattedratico di Lioni è stato celebrato come costruttore di pace dal francescano che a Betlemme ogni giorno scrive pagine di dialogo e convivenza interconfessionale, Padre Ibrahim.

Il Rettore Olivieri e Padre Ibrahim a Sant’Angelo dei Lombardi, foto di gruppo dopo il convegno promosso dalla Fondazione Officina Solidale. Maurizio Olivieri a lanciato un monito agli studenti: “Ogni uomo è un costruttore di pace. Formatevi e date una mano a questa terra”

Ma nel suo discorso ai giovani di una Irpinia che si spopola, il rettore Olivieri ha voluto rivolgere un monito agli studenti: “L’idea del successo deve essere perseguita con impegno: voi avete il dovere di rispettare le vostre ambizioni, ma avete anche delle responsabilità nei confronti del vostro Paese. Investite su questa terra, siate coraggiosi e date una mano. Io ho il rammarico di non avere fatto abbastanza per il mio territorio, ma non è detto che io non decida di fare ritorno e dare il mio contributo”. Con queste parole ha concluso il suo intervento il rettore dell’Università degli Studi di Perugia Maurizio Oliviero, ospite insieme a Padre Ibrahim Faltas, dell’Istituto Superiore Francesco De Sanctis di Sant’Angelo dei Lombardi, in occasione dell’incontro promosso da Officina Scuola 2020 “L’arte del dialogo per costruire la Pace – Dalla Siria alla Libia, da Israele alla Palestina, dalla Somalia allo Yemen, tra conflitti recenti e conflitti atavici”. Al tavolo anche il sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi Marco Marandino, il dirigente scolastico Gerardo Cipriano, Michela Pepe Presidente della Associazione “Mad.Ora Famiglia e Minori Onlus”, e la presidente della Fondazione Officina Solidale Onlus Rosanna Repole.

IL frate francescano del convento di Gerusalemme Padre Ibrahim Faltas e Maurizio Oliviero, rettore dell’Università degli Studi di Perugia

IL RETTORE OLIVIERO COSTRUTTORE DI SPERANZA IN TERRA SANTA. Originario di Lioni, il Rettore Olivieri agli studenti ha parlato in qualità di ex alunno del liceo Francesco De Sanctis, ma anche come conterraneo, per raccontare la sua missione di costruttore di pace in Medio Oriente, presentando nel contempo la straordinaria opera condotta da Padre Ibrahim, il francescano di origini egiziane che ha disinnescato l'”Assedio alla natività” di Gerusalemme nel 2002. Da quella data infatti, Maurizio Oliviero collabora con Padre Ibrahim per consentire a musulmani, cristiani e ortodossi di frequentare l’università in Italia, istruirsi e formarsi, per poi fare ritorno in Medio Oriente e impegnarsi a migliorare le cose. Molti di loro, dopo l’esperienza italiana hanno trovato lavoro al Consolato italiano di Gesuralemme, nelle scuole, negli ospedali, nelle università. “Quando Maurizio Olivieri viene a Betlemme tutti i giovani vogliono incontrarlo: ha salvato la vita di centinaia di ragazzi, ed è un simbolo per tanti che devono emulare il suo esempio, e diventare costruttori di pace” ha spiegato il francescano. Il ponte fra Gerusalemme e Perugia è stato costruito proprio dopo l’assedio del 2002, quando 240 palestinesi sono entrati armati nel convento francescano, e hanno occupato la Chiesa della Natività. I 30 frati che abitano il convento hanno fatto da scudo ai palestinesi per 39 giorni, proteggendoli dalle milizie israeliane che avevano assediato il convento con l’intento di fare un massacro. Su questa vicenda è intervenuto addirittura il segretario di Stato americano del Governo Bush Colin Powell, per attivare i canali diplomatici e disinnescare il conflitto, ma senza risultati. “E’ riuscito a sedare gli animi Padre Ibrahim, che ha avuto il coraggio e la forza di mediare fra israeliani e palestinesi per arrivare alla distensione e impedire il massacro” ha spiegato Oliviero. “Questa si chiama diplomazia dal basso, e dimostra come ognuno di noi è chiamato a lavorare per la pace e a mettere in campo azioni per costruire la pace” ha detto agli alunni.

La relazione del Rettore Maurizio Oliviero sull’accoglienza di 300 studenti dal Medio Oriente nelle università italiane

Di qui l’importanza dello studio, sottolineata dal Rettore, come un processo di formazione che non può prescindere dall’educazione ai buoni sentimenti. Dalla geopolitica e la logica di spartizione del Medio Oriente messa in campo da Francia e Inghilterra alla fine della prima guerra mondiale, fino al significato della Giornata della Memoria, Maurizio Oliviero ha incantato la platea degli studenti con parole semplici ma profonde, dirette ma efficaci sul senso dell’investimento nel tempo nell’apprendimento e nella formazione di un bagaglio culturale. “Gli studenti con l’apprendimento si dotano di armi straordinarie, ma dovranno scegliere con cura l’uso che vorranno farne” ha concluso Oliviero. Proprio in chiusura dei lavori, infine, Padre Ibrahim ha aperto le porte del convento francescano di Gerusalemme, per invitare gli studenti del De Sanctis a trascorrere brevi soggiorni studio, costruire un ponte di relazioni positive e di scambio culturale, per contaminare la pace e i progetti di crescita comune. Un gemellaggio nel segno della Pace tra Sant’Angelo dei Lombardi e Betlemme.


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