Stato di agitazione nella Sanità in Campania indetto dalla Cisl Fp

Ad Avellino martedì prossimo, 28 gennaio, sit-in in Prefettura. Giovedì 6 febbraio sciopero del personale. Antonio Santacroce: «Mobilitazione decisa in mancanza di dialogo che dura ormai da mesi e che denota l’assenza di volontà di affrontare un percorso fruttuoso e responsabile»

Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, reparti

Stato di agitazione nella Sanità in Campania indetto dalla Cisl. Con una nota si informa che ad Avellino martedì prossimo, 28 gennaio, è previsto un sit-in in Prefettura e che giovedì 6 febbraio sciopero del personale. La Cisl Fp Campania «ha proclamato una giornata di sciopero generale per il giorno 6 febbraio 2020 dei lavoratori degli ospedali e delle aziende sanitarie del territorio della regione Campania dopo aver esperito la previa procedura conciliativa prevista dalla legge avendo avuto esito negativo, ex lege 146/90 e s.m.i», si legge in una nota. Prevista inoltre una giornata di mobilitazione per il 28 gennaio 2020 con presidi davanti le Prefetture di Avellino, Benevento, Caserta, Napoli e Salerno. Dalle 9.30 alle 10.30 ci sarà un presidio nello spazio antistante la Prefettura di Avellino e dalle 11.30 alle 12.30 nello spazio antistante la Prefettura di Benevento a supporto dello sciopero generale indetto per il 6 febbraio 2020. «Ai sit-in del 28 è prevista la partecipazione di almeno 20 delegati della sanità del territorio irpino – sannita». La Cisl fa sapere che «in occasione della giornata di sciopero prevista per il 6 febbraio 2020, sarà garantita la continuità delle prestazioni indispensabili ai sensi dei legge, nonché quanto stabilito dal protocollo di intesa sulle linee guida per le procedure di raffreddamento e conciliazione da inserire negli accordi sulle prestazioni indispensabili in casi di sciopero sottoscritto il 31 maggio 2001».

Un reparto dell’Ospedale di Avellino, l’Azienda San Giuseppe Moscati

SANTACROCE: MOBILITAZIONE PER SOLLECITARE LA RIPRESA DEL DIALOGO CON LA REGIONE CAMPANIA. Il segretario generale della Csil Irpinia-Sannio Antonio Santacroce spiega le ragioni che hanno indotto il sindacato a proclamare lo stato di agitazione nella Sanità in Campania: «La mancanza di dialogo che dura ormai da mesi denota l’assenza di volontà da parte della Regione Campania di affrontare un percorso fruttuoso e responsabile». Santacroce parla della «irresponsabilità della politica, nonostante le numerose richieste di avviare un confronto». Inoltre, si legge nel comunicato della Cisl Fp, «si è aggiunta la drammatica situazione di decine e decine di dipendenti dell’ASL di Avellino e dell’Azienda ospedaliera Moscati con contratti flessibili, ai quali dopo anni ed anni, è stato notificato negli ultimi giorni la cessazione del rapporto lavorativo in mancanza di atti di proroga palesando, tale condizione, la non uniformità di procedere per il mantenimento in servizio di tutto il personale precario del S.S.R».


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