«Ospedale di Solofra una chimera», la Lega col Sindaco Pd Vignola

Il Coordinatore cittadino del Carroccio, Gabriele Vigilante e la consigliera comunale Orsola De Stefano puntano l'indice sui ritardi del riassetto previsto dal decreto 29: «L'accorpamento con l'Azienda San Giuseppe Moscati non è mai partito da quasi due anni»

«L’ospedale di Solofra resta una chimera», la Lega si schiera nella cittadina della concia con il Sindaco Michele Vignola, che nei giorni scorsi aveva segnalato il rischio di uno smantellamento di Ortopedia. «A due anni dalla sua emanazione, il decreto 29 – quello dell’accorpamento dell’ospedale Landolfi di Solofra al Moscati di Avellino – è ancora una chimera», si legge in una nota diffusa dal Coordinatore cittadino del Carroccio, Gabriele Vigilante, intervenuto anche a nome della consigliera comunale Orsola De Stefano. «Niente nuovi reparti, niente interventi di edilizia sanitaria. Nulla di quello che era contenuto nel provvedimento – a firma del governatore e commissario straordinario per la sanità campana Vincenzo De Luca – ha visto la luce. Tutto è sulla carta. Nè la Regione Campania pare essere interessata ad invertire la tendenza», scrivono i due esponenti leghisti, sovrapponendosi alle parole del Sindaco.

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«Oggi i cittadini solofrani si ritrovano con il reparto di ortopedia del Landolfi che lavora a scartamento ridotto», aggiungono. «Due posti letto sono stati trasferiti dal Landolfi e nelle ore serali parte degli ortopedici in servizio a Solofra sono dislocati all’ospedale Moscati di Avellino». Di fronte a questo scenario, «come coordinatore cittadino della Lega di Solofra, congiuntamente al consigliere Lega di opposizione Orsola De Stefano non possiamo che dirci preoccupati per una vicenda che mette in dubbio il diritto alla salute dei nostri concittadini». Vigilante e Orsola premettono che «non ci interessano le sterili polemiche, nè inseguire voci di corridoio», ma «stiamo anzi seguendo questa vicenda con grande attenzione e stiamo acquisendo materiale e documentazione utile ad elaborare una proposta – concreta e fattiva – rispetto a quello che dovrà essere il futuro del presidio ospedaliero della nostra città», spiegano, prima di concludere: «Il nostro obiettivo: tutelare il diritto alla salute che i cittadini oggi vedono minacciato».


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