Laceno imbiancato a 1700 metri, chalet e ristoranti sold out nei weekend natalizi. Prima neve sul Laceno. Le telecamere fisse installate dal portale Lago Laceno hanno catturato la prima nevicata a 1700 metri di altezza, mentre la neve ha abbondantemente coperto il Monte Calvello, visibile ad occhio nudo dall’intera valle sottostante. Come preannunciato dalle previsioni meteo, l’ondata artica ha raggiunto gli appennini campani e le vette più alte, riservando al Rajamagra l’apertura ufficiale della stagione invernale. Le immagini catturate dal portale di Bagnoli Irpino del Laceno imbiancato hanno dato il via alla stagione turistica invernale: chalet e ristoranti ad alta quota sull’altopiano stanno registrando le prenotazioni per i week end di tutto il mese di dicembre e fino all’Epifania.
IL LACENO IMBIANCATO ATTIRA TURISTI DA TUTTA LA CAMPANIA. “Nonostante il fermo degli impianti sciistici, stiamo registrando un numero di richieste coerente con le aspettative e rispetto all’anno precedente” conferma Gerardo Stabile, presidente di Federalberghi Avellino. “Le condizioni climatiche e le abbondanti nevicate aiutano le nostre strutture ricettive e quest’anno puntiamo a trattenere i turisti qualche giorno in più, non solo nel fine settimana”. Sull’altopiano le prenotazioni variano da due a tre notti, e si concentrano soprattutto nei giorni di Natale e di Capodanno. “Ma adesso che la neve è arrivata ai mille metri, possiamo inaugurare ufficialmente anche l’escursionismo invernale e le ciaspolate: la neve sulla piana è necessaria se vogliamo incrementare le presenze e proporre l’alternativa alle piste da sci” conferma Stabile. Mentre gli albergatori organizzano l’accoglienza e predispongono con il sostegno delle associazioni le attività ricreative ad alta quota, il Comune di Bagnoli Irpino ha predisposto un calendario di eventi nel borgo, per completare l’offerta turistica e animare il centro storico cittadino durante tutto il mese di dicembre. “L’altopiano è molto vasto, quindi dispersivo per la promozione di eventi ed altre attività. Per quanto concerne altri ipotetici siti turistici, non si registrano particolari cambiamenti rispetto allo scorso anno: si prevedono deboli presenze, e spalmate su tutto il territorio irpino. Quest’anno si registra invece una buona mobilitazione dal basso, da parte delle associazioni e dei Comuni, con proposte di valorizzazione dei territori”.
Un esempio per tutti citato dal presidente di Federlaberghi è l’Albergo Diffuso di Castelvetere sul Calore, che ha messo in campo un cartellone natalizio di iniziative e attività per animare la festività, e ad allietare potenziali turisti e ospiti dell’albergo diffuso. “Siamo in una fase crescente, si inseriscono nuovi eventi, cambiano le amministrazioni comunali e noi cerchiamo di fare del nostro meglio. Intanto cerchiamo di essere presenti e di combattere la desertificazione. Gli imprenditori stanno investendo proprio per bloccare l’emorragia di giovani ma in questa condizione non è facile parlare di turismo. Ben vengano le iniziative della Provincia, dalla Fondazione a tutte le altre attività di comunicazione messe in campo, ma è necessaria una organizzazione del territorio e la costruzione di quella rete tanto agognata” aggiunge.
Insieme a Confartigianato e Confindustria, Federalberghi porta avanti una politica di condivisione e costruzione di un concerto di attori, luoghi e portatori di interesse, per fare del turismo un reale pilastro dell’economia irpina. “I problemi sono sempre gli stessi, ma la differenza negli anni la fa il numero delle persone disposte a lottare e a credere di poter cambiare le cose. Federalberghi ritiene che il turismo ambientale possa essere un vero volano di sviluppo per questa provincia: l’Irpinia nutre un certo fascino e una certa curiosità, ma non è sufficiente da sola a costruire una economia in grado di assicurare uno stipendio a un giovane” conclude.
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