Piattaforma logistica Valle Ufita, primo sì del Governo

L'annuncio del Consorzio Asi. "Il progetto di uno scalo merci attrezzato tecnologico, in prossimità della stazione Hirpinia, è una priorità nazionale, con tutte le potenzialità di entrare nella lista di progetti finanziabili con fondi europei". Si concretizza l'iter per il finanziamento. Si parte dal Polo del freddo. La scheda

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La Piattaforma logistica Valle Ufita ha incassato il primo sì del Governo. Lo ha fatto sapere il Consorzio per lo Sviluppo, l’Asi di Avellino, presieduto da Vincenzo Sirignano. “La piattaforma logistica della Valle dell’Ufita, in prossimità della stazione Hirpinia, è una priorità nazionale, con tutte le potenzialità di entrare nella lista di progetti finanziabili con fondi europei”, si legge nella nota diffusa dal Presidente Sirignano. “Questo è emerso dalla recente proposta del governo italiano di modifica dell’allegato I del regolamento della Connecting Europe Facility (CEF) del 2013, dove, per la prima volta, compare lo sviluppo di piattaforme multimodali lungo la linea AC Napoli- Bari”.

Industrializzazione 2.0 in Irpinia, Asi e sindaci: pronti 1300 ettari per fabbriche e logistica. L’annuncio del Presidente del Consorzio Asi Vincenzo Sirignano

Il passo compiuto dal Governo non autorizza automaticamente la piattaforma, ma tecnicamente la rende possibile. “È soltanto un primo passo avanti, ma molto significativo. L’allegato I include, infatti, un elenco di progetti infrastrutturali pre-identificati facenti parte dei 9 corridoi centrali ( Core Corridors) della rete transeuropea dei trasporti ( TEN-T). Una volta che la modifica del regolamento verrà approvata dal Consiglio e dal Parlamento europeo, a partire dal 2023, i progetti facenti parte di tale elenco potranno accedere sia ai finanziamenti diretti del CEF che agli altri strumenti finanziari europei disponibili, nonché ai fondi europei regionali”. SIrignano sottolinea l’ascolto dato dal Governo alle richieste venute dalle istituzioni irpine. “Nelle motivazioni della sua proposta, il governo italiano ha avvedutamente recepito i suggerimenti provenienti dal territorio irpino, e in particolare dall’Asi di Avellino che ha promosso l’idea di una grande piattaforma multimodale al servizio del Mediterraneo e del Meridione d’Italia, beneficiando della linea alta capacità Napoli-Bari , della possibilità di stabilire una zona economica speciale (ZES) e di ampie aree attrezzate disponibili per nuove attività industriali e logistiche, avvicinando in tal modo il sud d’Italia all’Europa, senza rendere ancora più congestionati  nodi urbani come Napoli e Bari”. L’Asi di Avellino mantiene un profilo cauto, benchè era proprio la mancanza di questo provvedimento ad aver tarpato le ali per oltre dieci anni al progetto proposto dall’Asi e sviluppato preliminarmente a livelli progettuale dall’Università di Venezia. “Siamo all’inizio di un lungo processo, ma è un importante punto di partenza per concentrare le risorse regionali e nazionali, ma soprattutto per avvicinare i sistemi economici e i mercati del Nord e Centro Europa che, grazie anche all’apertura del tunnel ferroviario del Brennero, saranno sempre più vicini e connessi”.

Piattaforma logistica Valle Ufita. Il polo del freddo nella visualizzazione grafica dell’area industriale di Flumeri

DALLA PIATTAFORMA DI FLUMERI-GROTTAMINARDA POSSIBILE UN TRANSITO PARI AL 12% DELL’ORTOFRUTTA IN CAMPANIA. L’Asi ha agli un documento che misura le potenzialità di una piattaforma logistica dedicata al settore della trasformazione dell’agroalimentare. “Si può ipotizzare che circa il 12% della produzione ortofrutticola della Campania, l’8% delle produzioni di Puglia e Basilicata ed il 5% di quella calabrese partano, arrivino o transitino per la Piattaforma”, sostiene il documento. Un dato che equivale a 700 mila tonnellate di merci, alle quali andrebbero aggiunte una pari quantità di altre produzioni agricole e dell’industria alimentare, per un totale complessivo ipotizzato a regime di 1,4 milioni di tonnellate. Tra le opzioni operative per l’organizzazione del Polo del freddo e del fresco che vengono avanzate si considera che “necessario punto di partenza per la definizione del modello di collaborazione tra il soggetto gestore del processo del freddo e gli utenti è che questi ultimi costituiscano un soggetto gestore, il quale provveda alla gestione interna dei flussi tra gli utenti e si faccia carico degli oneri di gestione diversi da quelli della fornitura della potenza frigorifera”.


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