Il Pd irpino verso il congresso ritrova Luca Cipriano

Il Partito Democratico e la Lega accelerano il cantiere della legge elettorale che sancirà un nuovo bipolarismo tra riformisti europeisti e sovranisti euroscettici. Sui territori si chiudono gli spazi per il civismo. Si dovrà scegliere

Luca Cipriano, candidato sindaco della coalizione di Centrosinistra (Mai Più, Avellino Più, Partito democratico, Laboratorio Avellino) ha votato nella sezione n° 26 della Scuola elementare di via Scandone

Il Pd irpino verso il congresso ritrova Luca Cipriano. Dopo aver corso come candidato sindaco di Avellino nel giugno scorso, unendo il suo simbolo civico a quello del Partito Democratico, il Presidente del Conservatorio Cimarosa sembra ormai prossimo a rientrare nel partito che ha rappresentato in passato nel consiglio comunale del capoluogo. Portera in dote in via Tagliamento il proprio retaggio popolare, che non ha accantonato in questi anni di militanza nel suo progetto di protagonismo nella cittadinanza attiva in politica. Ispirato nel suo impegno politico dei valori di cui l’ex segretario del Ppi Gerardo Bianco è testimone ed interprete, Cipriano si appresta a compiere una scelta che nell’arcipelago democratico cristiano, popolare e democratico viene considerata obbligata, mentre in Irpinia, in Campania e nel Paese si ripropone nei fatti un bipolarismo non più tra Centrosinistra e Centrodestra, ma fra riformisti europeisti da un lato, sovranisti dall’altro. È in questo quadro che nel Pd Enzo De Luca, esponente privinciale e regionale della componente AreaDem vicina al cattolico democratico Dario Franceschini, si è speso nella scorsa primavera per ottenere dal Nazareno il simbolo e l’imprimatur del segretario nazionale Nicola Zingaretti per la candidatura di Luca Cipriano contro l’esponente del polo civico Gianluca Festa.

Luigi Zingaretti a Montecitorio nel briefing con i giornalisti dopo le consultazioni con Giuseppe Conte, premier incaricato

IL NUOVO BIPOLARISMO NEL CANTIERE DELLA LEGGE ELETTORALE. “Il processo politico va verso una netta bipolarizzazione. La locomotiva di questa tendenza ormai acquisita è la Lega. È chiaro che nel futuro il confronto e la competizione saranno sempre di più tra un campo democratico civico e progressista, di cui il Pd è il principale pilastro, e la nuova destra sovranista e dalle prossime elezioni regionali il Pd sarà presente. Il travaglio, che rispettiamo, e le difficoltà M5s hanno origine nella accelerazione di questo scenario e accentuano una crisi di sistema che va rapidamente affrontata con gli strumenti della democrazia”.Le parole del segretario Pd Nicola Zingaretti, pronto a sedersi al tavolo con la Lega per scrivere insieme le regole della nuova legge elettorale, confermano la convergenza dei due partiti egemoni negli schieramenti opposti. Nei prossimi mesi il Centro dovra scegliere tra due opzioni precise: riforme in Europa, sovranismo euroscettico. I prossimi potrebbero essere gli ultimi mesi per il civismo, che ha dominato dopo il crollo del Popolo della Libertà guidato da Silvio Berlusconi tra il 2008 e il 2013.

Il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Giancarlo Giorgetti, accanto al Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, al panel sui temi dell’autonomia differenziata promosso dai Giovani Industriali a Rapallo

IL PD AD AVELLINO HA RIBADITO L’OPPOSIZIONE AL SINDACO FESTA. In occasione dello strappo sull’Alto Calore in consiglio comunale, dove il Sindaco Gianluca Festa ha schierato la sua maggioranza contro il piano di risanamento in atto nell’azienda idrica, il commissario provinciale Aldo Cennamo ha ribadito la posizione di opposizione sancita dal voto. “L’elettorato della città di Avellino ha assegnato al Partito Democratico, nell’attuale consiglio comunale, il ruolo di opposizione. I consiglieri eletti nel PD rispetteranno questo mandato svolgendo il loro ruolo di opposizione democratica nell’esclusivo interesse dei cittadini di Avellino”. Mentre da ieri il tesseramento è entrato nel vivo, con la scelta dei componenti l’ufficio di adesione, il Pd irpino si appresta al percorso congressuale che lo porterà ad affermare, a prescindere dall’organigramma, a sposare la linea del nuovo bipolarismo, aprendo al dialogo con tutte le forze alternative al sovranismo e favorevoli al rilancio del processo di integrazione europea. A sei mesi dalla campagna elettorale per le elezioni regionali la questione oggi si pone con urgenza all’ordine del giorno.

Umberto Del Basso De Caro, deputato, e la Presidente del Consiglio Regionale Rosa D’Amelio

INEVITABILE LA SCELTA DI CAMPO.  Lo scenario nel quale si muove il Pd irpino è obbligato dal contesto storico politico nazionale. E in sede congressuale saranno le forze in campo e i numeri a legittimare o reinterpretare sul piano locale questa linea, che a Roma è professata oltre gli steccati correntizi. Il congresso democraticamente stabilirà una maggioranza e una direzione strategica, che escluderà ogni posizione tattica. In questo senso, pur nel solco dell’autonomia riconosciuta dalla legge agli eletti e alla istituzione locale, chi continuerà a professarsi democratico non potrà che adeguarsi su tema delle alleanze, con quello che ciò comporta anche sulla sfera decisionale nei settori chiave dell’indirizzo politico programmatico.

Il Governatore Vincenzo De Luca e il sen. Enzo De Luca, componente dell’assemblea nazionale Pd

UFFICIO ADESIONI AL LAVORO. Come da regolamento si è insediato ieri, venerdì 22 novembre, l’ufficio adesione per il tesseramento presso la sede della Federazione provinciale di Avellino, così come previsto dal regolamento nazionale del Pd. Fanno parte del Comitato adesione: Paolo Persico, inviato dal Pd Regionale con che la funzione di Presidente, Lorenzo Preziosi, Antonio De Feo, Giuseppe Ciasullo, Pasquale Gallicchio, Adriana Guerriero, Umberto Iovino e Luigi Amodeo. Per le ragioni delineate, il congresso non potrà scivolare oltre la campagna elettorale regionale.


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