Non passa il bilancio consolidato di Ariano Irpino, mentre sulle linee programmatiche di mandato il Sindaco viene rimandato di 15 giorni. Al termine della sua articolata esposizione in aula, la questione è stata aggiornata, per dare il tempo di una intesa che ieri sera non c’era. Soffiano venti di crisi sempre più forti sul Comune del Tricolle, al termine di una seduta del consiglio comunale che ha confermato la difficoltà di tenuta per una maggioranza eterogenea, prigioniera delle diverse spinte politiche (ed elettorali) delle sue componenti. Nello stesso tempo il Sindaco Enrico Franza anche ieri sera si è ritrovato isolato, pagando la scelta di non trattare. Non ha finora cercato un dialogo con i consiglieri, nè aperto negoziati sul programma, che anche in queste ore ha depositato senza aver effettuato alcuna preventiva consultazione. Come dal primo momento, dopo la elezione nel ballottaggio del giugno scorso, non è andato oltre l’appello alla buona volontà dell’assemblea, proponendo un patto per la città, che ieri sera ha rieditato più o meno come già fece in estate, ma stavolta con un esito diverso. Dai banchi dello schieramento che finora si è (in realta solo formalmente) reso disponibile a sostenerlo, è arrivata la richiesta di un approfondimento politico nel merito delle proposte. Depositate agli atti solo nella giornata di ieri, si è detto, occorre il tempo necessario per dare una risposta. Una formula che in sostanza sostanzia una crisi non certificata dell’Amministrazione comunale guidata da Enrico Franza, che nelle prossime due settimane si giocherà le ultime carte. In questo lasso di tempo dovrà decidere se insistere nello schema seguito finora, cioè tentare di tenere insieme Psi, Pd, Lega, M5s e consiglieri indipendenti, oppure rimettere tutto in discussione, intavolando un confronto (forse tardivo) con tutte le forze e i gruppi. Nei diversi interventi, sia il consigliere M5s Luca Orsogna, che l’esponente dei Democratici Giovanni La Vita, non hanno nascosto alla assemblea che c’è un evidente problema politico da sciogliere. A cinque mesi abbandonati dal ballottaggio, se vorrà capitalizzare queste due settimane prima del voto sulle linee programmatiche, il Sindaco dovrà fare sforzi che fino ad ora non ha compiuto, rinunciando a pretendere un consenso che le circostanze e le scelte politiche, non solo i numeri a questo punto, dicono al momento non esserci. Dall’altra parte il Centrodestra, con la compattezza dimostrata sul no al bilancio consolidato e, confermando la linea rigorosa di opposizione, non farà sconti. A un semestre dalle elezioni regionali, il rischio di un voto anticipato sul Tricolle è una prospettiva tutt’altro che remota.
STOP AL BILANCIO CONSOLIDATO DI ARIANO. IL COMUNE NON POTRÀ ASSUMERE E FARE CONCORSI. In precedenza, nel voto del Consiglio comunale sul Bilancio consolidato la delibera proposta dalla Amministrazione ha raccolto solo 6 voti a favore contro 15 contrari. Il Sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza, su questo provvedimento ha visto sfaldarsi quella che era la sua maggioranza risicata e politicamente eterogenea, in attesa di verificare i numeri sul programma di mandato. Conseguenze immediate, lo stop alle assunzioni previste (alcuni posti erano inseriti nel bando Ripam della Regione Campania), a fronte di una perdita di 31 unità per effetto dei pensionamenti nei prossimi tre anni, ha spiegato il Vicesindaco Laura Cervinaro, con delega al Bilancio e al Personale.
NO AL BILANCIO CONSOLIDATO DI ARIANO DAL CENTRODESTRA PER LE PERDITE DELL’ALTO CALORE. Come era nell’aria da qualche giorno, il Centrodestra ha votato contro il documento finanziario, nonostante il bilancio consolidato rifletta in parte la gestione dell’amministrazione precedente, guidata dall’allora sindaco Domenico Gambacorta. È stato lo stesso esponente del Centrodestra a chiarirne le ragioni, tirando in ballo i conti dell’Alto Calore Servizi. Gambacorta ha spiegato che ci sono perdite per 12,670 milioni di euro nel 2018. «L’amministratore in carica, riconducibile al Partito Democratico e candidato da Del Basso De Caro alla segreteria del Pd nel 2018, non è riuscito a fare il miracolo», ha sottolineato Gambacorta, che ha precisato come il Sindaco Enrico Franza non abbia responsabilità, come non le aveva avuto lui da primo cittadino, benché bersaglio di attacchi in occasione dei frequenti disservizi idrici. «La questione ha però un peso politico, perchè la gestione è sempre stata di chiara connotazione politica», ha evidenziato, rimarcando che sono le cifre a parlare: ci sono 97 milioni di debiti verso i fornitori, anche se l’azienda continua a pagare regolarmente gli stipendi. Si va avanti con le anticipazioni dei soci, che non incassano, mentre il Comune di Avellino ha chiesto le dimissioni del vertice aziendale. In questo quadro, «mentre l’Alto Calore sta affondando, noi non vogliamo avere responsabilità contabili su quello che dovrà essere il ripiano della percentuale di perdita in capo al Comune di Ariano, pari al 2%, quindi tra i 200 e i 300mila euro».
COS’È IL BILANCIO CONSOLIDATO PER GLI ENTI LOCALI. Il bilancio consolidato è un prospetto contabile che somma i bilanci di tutte le società facenti parte di un gruppo, come se fosse il bilancio di un’unica società più grande. Lo scopo è di dare rilievo al gruppo come ente unico, unito sotto il punto di vista contabile e gestionale. L’ente locale, in questo caso il Comune di Ariano Irpino, funge da capofila di tutti questi enti e società nel contesto del suo bilancio consolidato. Deve aggregare i numeri del proprio bilancio con quelli dei bilanci delle società controllate o partecipate. Lo scopo, sempreché sia davvero utile, è quello di avere una rappresentazione complessiva del patrimonio del Gruppo di Amministrazione Pubblica (GAP) dei soggetti rilevanti, per comprenderne l’entità e il risultato operativo dato appunto dalla somma del risultato dell’ente locale con quello dei soggetti a cui partecipa.
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