Invitalia a Grottaminarda, focus sullo sviluppo dell’Ufita

Giovedì 21 novembre alle ore 11.00 presso la sala consiliare “Sandro Pertini” di Palazzo Portoghesi in Piazza Monumento a Grottaminarda, l'Unione dei Comuni Terre dell'Ufita presenta il protocollo d'intesa siglato nel 2018 con Regione Campania e Invitalia per la re-industrializzazione di Valle Ufita

Sviluppo e opportunità per le imprese di Valle Ufita, Invitalia a Grottaminarda. Giovedì 21 novembre presso la sala consiliare “Sandro Pertini” di Palazzo Portoghesi in Piazza Monumento a Grottaminarda, l’Unione dei Comuni Terre dell’Ufita presenta il protocollo d’intesa siglato nel 2018 con Regione Campania e Invitalia per la re-industrializzazione di Valle Ufita. Una strategia elaborata da mesi dagli amministratori rappresentati dal sindaco di Villamaina Stefania Di Cicilia. L’obiettivo è stimolare la crescita e lo sviluppo di attività produttive locali, favorendo l’occupazione contro lo spopolamento. Ultimata la fase del censimento e dell’analisi complessiva del territorio, amministratori, Regione e Invitalia aprono alle imprese per un confronto sull’imprenditorialità e per costruire insieme le fondamenta di un nuovo sviluppo produttivo e industriale.

L’ingresso alla sede di Invitalia

LE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE. “Invitalia ha accettato il nostro invito e sarà a disposizione degli imprenditori che potranno relazionarsi anche informa singola, prenotando preventivamente ai contatti che abbiamo fornito” anticipa Stefania Di Cicilia, sindaco di Villamaina e presidente dell’Unione dei Comuni. “Il nostro obiettivo in questa fase è individuare gli incentivi più adatti ad aiutare le imprese di questo territorio a far partire progetti di inveztimento, al di là della perimetrazione della Zes applicata invece all’area industriale di Flumeri. L’incontro del 21 novembre è un primo passo per costruire quella rete di collaborazioni fra territorio, Invitalia e Regione Campania necessaria a cementare il progetto di re-industrializzazione complessivo” spiega.

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LE IMPRESE DEL TERRITORIO POTRANNO ESSERE PROTAGONISTE NELLA UFITA EUROPEA DELL’ALTA CAPACITÀ. “Vogliamo arrivare preparati all’appuntamento con il completamento della stazione dell’alta capacità di Santa Sofia, e lavoriamo per creare tutte le migliori condizioni possibili affinchè i lavori di costruzione della stazione Hirpinia vengano affiancati dalla nascita di insediamenti produttivi, per ampliare quelli esistenti, per crearne di nuovi, e per avviare nuove sperimentazioni: tutto nell’ottica di incoraggiare nuove economie e quindi posti di lavoro in grado di bloccare l’emorragia di giovani fuori dalla provincia” sottolinea. Il lavoro preliminare di analisi del comprensorio è stato completato di concerto fra gli uffici Suap dei Comuni, uffici regionali e Invitalia stessa, che incrociando i dati registrati, hanno ricavato un piano di interventi da adottare in Valle Ufita. “Sulla base degli insediamenti esistenti e delle capacità strategiche e geografiche, sono state fatte delle valutazioni interessanti sull’area. In Valle Ufita insistono tante aree industriali che meritano una seconda occasione, e tanti capannoni sono vuoti. In altre realtà come nell’area Pip di Frigento, si registra invece un certo dinamismo che potrebbe essere ulteriormente incoraggiato. Il nostro compito dunque, insieme ad Invitalia è quello di supportare le imprese in questa nuova sperimentazione”. La giornata promossa di concerto con il Comune di Grottaminarda e Confindustria Avellino, sarà l’occasione per le imprese di ottenere informazioni utili agli incentivi, che spesso non vengono utilizzati, e a favorire uno scambio divulgativo fra imprese e Invitalia.

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IL PROGRAMMA. Aprirà i lavori Angelo Cobino sindaco di Grottaminarda, insieme alla presidente dell’Unione
Di Cicilia, Giuseppe Bruno Presidente Confindustria Avellino. Nella prima sessione si parlerà di “Sviluppo del territorio e opportunità per le imprese”, con gli interventi di Luigi Famiglietti delegato dell’Unione dei Comuni per le Politiche di Sviluppo, Paolo Praticò responsabile Area Grandi Investimenti e Sviluppo Imprese di Invitalia, che relazionerà su “Il ruolo di Invitalia nelle politiche di sviluppo del territorio”; e infine a cura della Direzione Generale alle Attività Produttive della Regione Campania, “Gli incentivi regionali per le imprese e le politiche per l’attrazione degli investimenti”. La chiusura della prima sessione dei lavori è affidata ad Antonio Marchiello, Assessore Attività Produttive e Ricerca Scientifica della Regione Campania. A seguire, nella sessione pomeridiana, l’attenzione sarà focalizzata sugli imprenditori. Argomento della giornata sarà “Gli Incentivi per il Territorio”. Introdurranno Michele Di Foggia, Consigliere con delega alle Attività Produttive del Comune di Gesualdo, e Massimo Iapicca imprenditore ed esponente del direttivo di Confindustria Avellino. A seguire, Sandra Gargano, responsabile dell’area Incentivi e Innovazione- Grandi Investimenti di Invitalia relazionerà su “I Contratti di Sviluppo: le modalità di accesso all’incentivo”, per poi dare il via agli incontri ‘one-to-one’ con le imprese sui Contratti di Sviluppo. Gli organizzatori fanno sapere che per esigenze organizzative è necessario iscriversi agli incontri one-to-one: per prenotare un incontro, scrivere entro e non oltre il 19 novembre 2019, ore 12:00 all’indirizzo e-mail: [email protected] , specificando nell’oggetto
“Terre dell’Ufita-21 novembre 2019”.

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“Dopo circa due anni di lavoro preliminare, si apre la prima fase di concertazione sul territorio” continua la presidente. “Poi procederemo il nostro dialogo con i comuni interessati dal passaggio della Stazione Hirpinia, con la Provincia di Avellino ed altri, per creare una concreta idea di sviluppo in prospettiva del raggiungimento dell’alta capacità. In questo momento storico bisogna portare l’attenzione sulle esigenze territoriali, per stabilire una prospettiva più ampia e duratura nel tempo; per questo è necessario confrontarsi con tutti i portatori di interesse e creare la più efficiente rete di collaborazione. Abbiamo bisogno di realizzare al meglio al progettazione infrastrutturale e consentire l’accesso alla stazione da parte di tutti, per evitare di replicare il modello Afragola. Non possiamo rischiare che il treno passi oltre, ma dobbiamo fare in modo che si fermi e produca ricchezza e sviluppo, così come lo attendiamo da anni. Qui mancano gli elementi fondamentali: servizi, infrastrutture e lavoro, e l’impegno richiesto deve essere alto da parte di tutti” conclude.


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