Turismo di ritorno per ripopolare i borghi irpini, Ricciardi: serve un Piano per il Sud. Il Sindaco di Monteverde il 23 ottobre sarà tra i relatori nel XIII Congresso Mondiale del Cim, Confederazione Italiani nel mondo, dal titolo: “Gli Italiani nel Mondo, grande risorsa per i Borghi delle origini”. Il Sindaco di Monteverde porterà nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera il modello Monteverde, un borgo che ha conservato la sua identità antica, aprendosi alla tecnologia digitale che lo ha consacrato il borgo più accessibile d’Europa, oltre disabilità o età. Ed è questo il punto, i servizi essenziali, che rendono appetibile un territorio ad una nuova domanda di turismo che può diventare alla fine stanziale, il turismo di ritorno. Per Ricciardi: “Senza servizi primari, i pensionati italiani, residenti e non, che oggi cercano una meta saranno costretti a preferire al nostro Paese il Portogallo e il Costa Rica”. Senza una politica seria di investimenti e creazione dell’occupazione per i giovani, i borghi non potranno salvarsi dall’abbandono definitivo, spiega. L’ipotesi di diventare rifugio per chi dovrebbe godersi l’età pensionabile e favorire l’emigrazione di ritorno si allontana sempre di più, amplificando il rischio invece che anche gli anziani residenti vadano via. La terza età, sottolinea, oggi mantiene ancora in vita molti dei nostri paesi.
MONTEVERDE RIFERIMENTO NEL DIBATTITO SUL TURISMO DI RITORNO. Il Comune di Monteverde entra nel dibattito nazionale sui borghi, come luoghi su cui scommettere per rilanciare le leve dell’economia. Già “Comune più accessibile d’Europa 2019” e finalista del concorso “Borghi più belli d’Italia, Monteverde è stato invitato insieme ai Comuni di Valvasone Arzene del Friuli Venezia Giulia, e Petralia Soprana provincia di Palermo, alla conferenza nazionale “Gli italiani nel mondo, grande risorsa per i borghi delle origini” promossa dalla Confederazione degli Italiani nel Mondo in collaborazione con “I borghi più belli d’Italia”. Il 23 ottobre a Roma alle ore 15.00 nell’Aula dei Gruppi Parlamentari, il sindaco del comune irpino Franco Ricciardi si farà portavoce del territorio di un comune della Campania interna.
PER IL TURISMO DI RITORNO SERVE UN PIANO. “Non basta una politica fondata sulla valorizzazione del paesaggio e dell’ambiente a scopo turistico, come già perseguiamo a Monteverde, prima con la promozione del borgo, poi con la candidatura del percorso per ipovedenti e disabili: è necessario concertare una nuova vivibilità dei piccoli borghi, ovvero pianificare una nuova sopravvivenza che non si basi soltanto sull’arrivo di turisti e visitatori, ma anche sulla possibilità di restare per gli abitanti del posto” ha annunciato Ricciardi a Nuova Irpinia. “La questione dello spopolamento è stata analizzata da molteplici punti di vista, ma continuiamo a non mettere in cantiere quelle azioni necessarie a invertire la rotta. Monteverde e l’ambizioso progetto di Città Accessibile non potrà sopravvivere senza una adeguata copertura di servizi essenziali, quello sanitario innanzitutto. Per trasferirsi da noi, o anche solo per trascorrere un periodo di vacanze, le persone necessitano di un’assistenza sanitaria all’altezza, ma anche di una viabilità che consenta di arrivarci a Monteverde”.
MONTEVERDE RIFERIMENTO. Il Sindaco Ricciardi porterà l’esempio di Monteverde, diventato borgo più accessibile d’Europa per garantire una sopravvivenza e un riscatto insieme ad uno degli ultimi comuni della Campania che funge de cerniera con la Puglia e la Basilicata. “Il Governo deve considerare la questione delle aree interne come prioritaria di interventi e politiche mirate, per salvaguardare i territori e impedire esodi che non troverebbero risposte adeguate altrove. Riporterò a Roma le istanze del territorio: abbiamo bisogno di infrastrutture per riequilibrare la geografia regionale e annullare le barriere che separano la costa dalla cosiddetta ‘polpa’. I piccoli comuni come i nostri sarebbero un buon ritiro per gli anziani, così come aveva immaginato il Governo precedente, con agevolazioni per chi si trasferiva al Mezzogiorno, ma ad oggi non siamo competitivi su questo fronte perchè mancano i servizi; rischiamo addirittura di restare senza la medicina di base” denuncia.
Il potenziamento dei servizi in funzione della scelta turistica resta una priorità per l’amministrazione comunale, che tende una mano ai comuni limitrofi per fare squadra e creare un quartier generale della progettazione comprensoriale. “L’Ofantina versa in questo stato da 60 anni, prima passavano 50 macchine e oggi 5mila al giorno, ma non viene finanziata nonostante si tratti dell’asse stradario più frequentato, anche delle autostrade. Se non si accorciano le distanze con i centri metropolitani abitare qui è difficile. lavoriamo per ottenere la banda larga, i cui lavori sono quasi ultimati, siamo riusciti a fare il metanodotto e cerchiamo di garantire tutto, ma i collegamenti con l’esterno sono un vero problema”. Per un Comune da 750 abitanti, diventa difficile rispondere alle cartelle di pagamento di Irpiniambiente, la società provinciale che gestisce i rifiuti. “Noi abbiamo un costo di 180mila euro annui da spalmare sui cittadini, che sono in maggioranza anziani, e noi amministratori non possiamo chiedere loro di consegnarci l’intera pensione. Abbiamo bisogno invece di leggi specifiche: anche se non posso uscire da Irpiniambiente perchè sono vincolato da un contratto, ho la necessità di abbattere i costi per i rifiuti, perchè ho già applicato il minimo per le altre addizionali, e azzerato la Tasi. Di questo passo anche i nostri anziani si trasferiranno in Portogallo e in Costa Rica” conclude.
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