L’Ordine degli Agronomi chiede alla Regione Campania di scorrere le graduatorie delle istanze riguardanti la Tipologia d’intervento  4.1.1. PSR Campania 2014/2020 anche per i fondi della nuova agenda 2021-27, non riaprendo i termini. «La Regione ha già oltre 800 istanze presentate e lavorate ed ammissibili», si legge in una nota, «quindi non si vede la motivazione tecnica economica e l’opportunità per una riapertura dei termini». L’appello dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali arriva attraverso una nota emessa dopo una riunione convocata «per discutere sulle anomalie evidenziate con la pubblicazione della graduatoria provvisoria delle istanze riguardanti la Tipologia d’intervento  4.1.1. PSR Campania 2014/2020 – Supporto per gli investimenti nelle aziende agricole».

Ciro Picariello, presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Avellino

«Da una prima analisi si è constatato che la graduatoria  presenta molte perplessità  espresse anche dai propri iscritti, in vista delle concrete conseguenze di squilibrio economico-finanziario derivante da tale situazione, generando un danno non solo a numerosi tecnici  ma soprattutto alle aziende agricole che, pur essendo tra le più redditive e competitive del territorio campano, rimarrebbero escluse dalla possibilità di finanziamento».  Questo orientamento «è stato condiviso dalla Federazione Campana degli Ordini dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, la quale il 9 settembre ha indirizzato al Presidente della Regione Campana una nota in tal senso. Secondo la Federazione «il ritardo con cui il decreto dirigenziale n. 136 del 2 agosto 2019 è stato pubblicato, e la mancanza di un riferimento temporale circa la soluzione della graduatoria presentata, creano alle aziende i cui progetti risultano finanziabili, forti criticità. La concreta conseguenza di tale situazione di squilibrio finanziario sarebbe quella che numerose aziende agricole, pur risultando ammissibili  a finanziamento, rimarrebbero escluse dallo stesso con gravissimi danni economici alle aziende agricole stesse ed all’intero settore».

L’ingresso alla sede della Regione Campania, a Napoli

Per queste ragioni, l’«Ordine dei dottori Agronomi ha evidenziato in modo fermo che l’eventuale pubblicazione di un ulteriore bando non solo creerebbe un calo del rendimento su tutto il settore, dovuto anche alla complessità organizzativa ed ai costi del lavoro e di organizzazione, ma precluderebbe la ripresentazione dei progetti alle numerose aziende che hanno già dato inizio agli investimenti previsti» proprio «mentre la Regione ha già oltre 800 istanze presentate e lavorate ed ammissibili. Quindi non si vede la motivazione tecnica economica e l’opportunità per una riapertura dei termini». In definitiva, «l’Ordine si dice fortemente contrario, come riporta anche la nota del 9 settembre 2019 inviata al Presidente della Regione On.Vincenzo De Luca,  alla pubblicazione di una nuova Programmazione  2021/2027, che sarebbe quindi ostativa, ai fini della ripresentazione dei progetti manifestamente incomprensibile o del tutto pregiudicativa in considerazione del protrarsi dell’istruttoria delle varie istanze e la determinazione economica dell’investimento».


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