Alto Calore Servizi riceverà entro il mese i primi 20 milioni per riparare le reti colabrodo. La Regione sblocca i primi fondi con un decreto pronto per la pubblicazione. Si tratta della prima tranche a valere su 60 milioni in tre anni. Con il nuovo esercizio, tra pochi mesi, arriveranno altri 20 milioni. Il 20 settembre prossimo il vice Governatore della Campania, Fulvio Bonavitacola, torna ad Avellino proprio per annunciare la pubblicazione del decreto di trasferimento della prima tranches di finanziamento a valere sul fondo dei 60 milioni impegnati dalla Regione Campania per il rifacimento e per l’ammodernamento delle reti idriche. Non solo. L’assessore all’ambiente relazionerà alla presenza dei sindaci della provincia di Avellino, chiamati a pronunciarsi sull’ipotesi lanciata dall’amministratore unico dell’Alto Calore Servizi Michelangelo Ciarcia di aggirare l’ostacolo posto da Cassa Depositi e Prestiti coinvolgendo direttamente i Comuni.

Michelangelo Ciarcia, presidente dell’Alto Calore Servizi spa

Sto portando avanti un piano di ristrutturazione, insieme al Governo centrale, alla Provincia e alla Regione Campania: mi sto prodigando per portare a compimento il piano di risanamento della società, che dovrà essere definito. I sindaci hanno declinato l’invito a procedere all’aumento di capitale e il tentativo che ho fatto a Roma alla Cassa Depositi e Prestiti non ha dato l’esito sperato: a Roma è emerso che l’istituto non è disposto a finanziare la copertura dei debiti di Alto Calore, quindi bisogna trovare una soluzione diversa” ha spiegato Ciarcia. In queste settimane l’incarico dell’amministratore unico della società di Corso Europa è stato oggetto delle più disparate riflessioni. Ciarcia e la società sono state al centro di non poche polemiche sia sull’acqua pubblica che sull’ingresso di soci privati per la ricapitalizzazione. “E’ urgente e necessario che nella società entri capitale fresco, ed è arrivato il momento che i sindaci si impegnino a serrare le fila e a chiarire le loro posizioni, per convergere in un’unica strada da perseguire” continua. “Se la società non può chiedere il prestito all’Istituto, possono farlo i Comuni, ciascuno con la quota assegnata, attivando una partita di giro con Alto Calore. In questo modo sarebbe addirittura possibile programmare un aumento di capitale in due volte: la prima con 25milioni e la seconda tra tre anni. Si tratta di una ipotesi realizzabile, ma dipende tutto dalla volontà dei comuni”. La richiesta avanzata da ogni singolo comune a Cassa Depositi e Prestiti innescherebbe una partita di giro: chiedendo il prestito al posto della società, i Comuni maturerebbero un credito nei confronti della società stessa. In questo modo, la Cassa non avrebbe motivo per negarlo, e avrebbe “le spalle coperte” da un’eventuale chiusura della società, una ipotesi peraltro ampiamente scongiurata, così come ha sottolineato lo stesso Ciarcia.

IL PD CONVOCA I SUOI AMMINISTRATORI LOCALI. Alla luce delle numerose polemiche dei giorni scorsi, il commissario del Partito Democratico di Avellino Aldo Cennamo aveva deciso di convocare un incontro nella sede di Via Tagliamento con tutti gli amministratori in quota Dem per fare chiarezza sulle questioni che insistono sul tappeto, e porre fine ai botta e risposta mediatici, con l’obiettivo di costruire una posizione unitaria sul tema. Un incontro che convergerà con l’assemblea del 20 settembre alla presenza di Bonavitacola, a cui parteciperà anche Michelangelo Ciarcia per illustrare alla platea “cosa c’è in previsione per i prossimi mesi” come ha spiegato l’amministratore. “Chiarirò la mia posizione sul campo, e ascolterò le altre posizioni in campo sia sull’acqua pubblica che sulla gestione mista. Vorrei evitare le polemiche e mi auguro che questo incontro ci consenta di raggiungere una posizione chiara e univoca” conclude.


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