Roberto Montefusco, Coordinatore provinciale di Sinistra Italiana, interviene per esprimere la valutazione della sua componente politica alla luce del nuovo quadro politico nazionale. In particolare, Sinistra Italiana in Irpinia si misura con la collaborazione politica di Liberi e Uguali con il Partito Democratico e con il Movimento Cinque Stelle. Per Montefusco gli obiettivi dell’esperienza, cioé fermare l’avanzata della nuova Destra migliorando le condizioni del Paese, saranno misurati con i risultati dell’azione concreta che l’Esecutivo e il Parlamento produrranno. In questo senso, è atteso alla prova anche il Ministro della Salute Roberto Speranza, indicato nella compagine presieduta da Giuseppe Conte in quota Leu.


Per battere realmente la Destra il Governo dovrà portare risultati su Lavoro, Umanità, Ambiente

di Roberto Montefusco | Coordinatore provinciale Sinistra Italiana

Roberto Montefusco, segretario provinciale di Sel – Sinistra Ecologia e Libertà

Il  Governo Conte-bis si configura con chiarezza come espressione di una nuova maggioranza parlamentare sorta da un accordo tra M5s-Sinistra e Pd. Un accordo resosi necessario dopo la crisi agostana aperta da Salvini, alla quale è seguita l’evocazione di elezioni anticipate per ricevere “pieni poteri”. Occorreva respingere il ricatto irricevibile delle Lega e il disprezzo della democrazia parlamentare espresso sistematicamente in questi anni dal suo segretario. E occorreva, da parte delle forze democratiche, una piena assunzione di responsabilità. Il Governo che nasce rappresenta, rispetto allo scenario di un mese fa, un passo avanti visibile per chiunque abbia a cuore i principi fondamentali della Costituzione repubblicana. Il gruppo Parlamentare di Leu ad esso ha dato il proprio contributo attraverso l’indicazione di Roberto Speranza al Ministero della Salute. E’ del tutto evidente che saranno necessari passi di radicale discontinuità, sia rispetto alle disumane politiche migratorie di cui i Decreti sicurezza sono stati espressione, sia rispetto alle politiche economiche e sociali prodotte negli anni scorsi, a partire dal jobs act. Nuovo umanesimo, Green New Deal, contrasto alla precarietà del lavoro, diritti socali e civili: dovrà essere questa la bussola verso la quale orientare politiche e visione dell’Italia e dell’Europa. Si tratterà di un percorso in salita, ma solo un’azione di governo capace di farsi carico delle fratture sociali che attraversano il Paese potrà ingaggiare e vincere una battaglia a viso aperto contro la destra regressiva che abbiamo visto all’opera in questi anni. C’è, intanto, da fare gli auguri di buon lavoro al nuovo Governo. Per il bene del Paese e della qualità della nostra democrazia.


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