Il metodo WineXRay per lanciare nel mondo il vino di Montemarano

Enza Saldutti, presidentessa dell'associazione Le Cantine di Montemarano spiega come il metodo messo a punto in America e perfezionato dai ricercatori della Federico II di Napoli può imporre l'eccellenza enologica irpina sui mercati. Dal 30 agosto al 1 settembre la kermesse "Montemarano Vino è"

Uve di Aglianico

L’associazione culturale “Le cantine di Montemarano” annuncia la II edizione di “Montemarano Vino è” dal 30 agosto al 1 settembre, una tre giorni dedicata alla divulgazione della cultura del vino e al rafforzamento della rete montemaranese impegnata a fare quadrato intorno alla principale risorsa del comune della media Valle del Calore. La kermesse del vino sarà l’occasione per presentare uno studio scientifico- sociologico elaborato dal Dipartimento di Agraria della Federico II di Napoli sull’individuazione dei mercati internazionali in base alle connotazioni del vino e alle sue proprietà organolettiche: gli accademici hanno mappato i gusti e gli interessi delle aree geografiche, tali da consentire alle cantine e ai produttori di orientare la promozione e la commercializzazione dei loro vini. Una novità rilevante per produttori e consumatori, che garantisce sbocchi commerciali ad un territorio come quello irpino che sta lavorando alla internazionalizzazione. Al convegno tecnico- applicativo prenderà parte la coordinatrice del dipartimento della Federico II di Napoli Angelita Gambuti, che illustrerà l’analisi effettuata sull’areale del Taurasi e il metodo scientifico di associazione fra le proprietà organolettiche individuate nei vini e i mercati di riferimento.

Montemarano Vino è 2019

Nata nel 2018, l’associazione oggi è presieduta da Enza Saldutti, si avvale della collaborazione di 9 cantine del posto ma mira a rappresentare la totalità delle aziende vitivinicole montemaranesi, per costruire un’autentica cifra del territorio su cui investire per i prossimi anni. Il disegno inclusivo portato avanti dall’associazione ha incrociato quanto aveva già predisposto l’amministrazione comunale guidata da Beniamino Palmieri. “Ormai la necessità di aggregare le cantine vitivinicole e dare loro una voce univoca nella promozione e organizzazione degli eventi non poteva più essere rimandata, e nonostante i tentativi già fatti in passato di costruire una realtà che tenesse insieme tutti, abbiamo iniziato un percorso di apertura e confronto con le cantine, il Comune e la Pro Loco” spiega la presidentessa Enza Saldutti.

“Il nostro obiettivo principale è quello di costruire un’unica grande manifestazione sul vino, per concentrare tutte le nostre forze, -quelle economiche, il lavoro fisico, e la nostra specifica creatività- in un solo cartellone. L’associazione è composta da persone che svolgono tutt’altro lavoro nella vita, e che hanno deciso di ritrovarsi in questa esperienza” continua. “Curiamo personalmente la promozione e tutte le altre attività, anche se è sempre ben accetto il contributo di tutti. Finora ci siamo cimentati in due eventi:il Nunc est Bibendum con i bar del posto per proporre un nuovo approccio al vino e alla cultura del vino; e l’Aperiwine al Castello in occasione delle festività dedicate a San Giovanni, patrono di Montemarano”.

Con il primo evento “Nunc est bibendum”, l’associazione ha chiesto il supporto delle attività montemaranesi nella promozione del calice di vino di rigorosa provenienza locale, una offerta da affiancare alle tradizionali bibite da bar. “Si sono rivelati tutti molto gentili e disponibili, a partire dal Comune con cui abbiamo collaborato. C’è stata una bella partecipazione e abbiamo anche tentato di stuzzicare la curiosità dei visitatori per fare in modo che dovessero interrogarci sulle etichette; insomma abbiamo tentato di costruire una cultura del vino partendo dal basso, per costruire consapevolezza nel consumatore” continua.

Agevolare la commercializzazione e la comunicazione del vino e del territorio che lo produce non deve indurre produttori e cantine a guardare soltanto all’estero: tutt’altro, è necessario creare la giusta consapevolezza dell’identità del territorio per poi narrarlo all’esterno. “L’aperiwine al Castello ci ha consentito di tenere aperto il maniero e valorizzare la struttura, oltre che servire vini in calici in un ambiente riservato. Il nostro obiettivo non era quello di vendere bottiglie, ma di cementare una consapevolezza del valore culturale del vino stesso”.

Obiettivo della seconda edizione di ‘Montemarano vino è’ è quello di catturare un numero maggiore di appassionati e visitatori rispetto al 2018. Il programma avrà inizio venerdì 30 agosto con una personale di Claudio Scarano al castello, che esporrà una mostra di quadri dedicati al vino, che lui stesso ha dipinto nei giorni delle festività di San Giovanni. Grazie alla collaborazione con l’assessore all’agricoltura Nadia Romano sarà presente anche la scuola, con una recita sulla storia del vino, e con la narrazione del ‘Miracolo di San Giovanni’ per proporre momenti culturali”.

Qui, i vigneti di Castelfranci dominati da Montemarano in distanza
All’interno di questo evento avranno luogo diversi convegni e seminari dedicati all’enogastronomia irpina con particolare attenzione all’Aglianico e a tutte le sue declinazioni. Quest’anno il convegno si baserà anche su dati tecnici e scientifici raccolti negli ultimi 10 anni, che dimostrano la grande importanza dell’equilibrio tra polifenoli totali, antociani e tannini nel determinare la sensazione primaria nell’assaggio di un vino e quindi il primo fondamentale impatto di quest’ultimo sulla percezione del degustatore. Saranno descritte le esperienze di applicazione di profilazione fenolica condotte con il sistema WineXRay, sviluppato in Napa Valley (U.S.A.) dal Dr. Gianni Colantuoni.
“Con particolare attenzione per l’Aglianico e le sue enormi potenzialità sul mercato internazionale, verranno messe in evidenza le analogie e le differenze tra i profili fenolici tipici di vini di pregio provenienti dalle più rinomate regioni vitivincole del mondo (Bordeaux, California, Toscana, Irpinia e molte altre), analizzati negli anni dalla WineXRay LLC e da gruppi di ricerca enologica di livello internazionale, per cercare insieme di identificare prospettive di miglioramento delle pratiche vinicole e mirare ad ottenere per l’Aglianico il ruolo da protagonista che merita tra i vini d’eccellenza” sottolinea Saldutti.
Riflettori accesi dunque sul convegno di sabato 31 agosto: “Come gli areali vitivinicoli si promuovono e influenzano il mercato nazionale ed internazionale”. Dopo i saluti del sindaco Palmieri e l’introduzione di Annibale Discepolo, che avrà l’onere di moderare l’incontro, interverranno Giuseppe Pavarese, consulente tecnico della WineXRay, la professoressa Angelita Gambuti coordinatrice del corso di studi in Viticoltura ed Enologia del Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi Federico II di Napoli; Luigi Maffini, consigliere nazionale Fivi; Sarah Pompei, direttrice e importatrice di Autentic Hirpinia, ed infine, Enza Saldutti.
Enza Saldutti presidentessa associazione culturale “Le cantine di Montemarano”

L’enoturismo resta uno dei traguardi di lungo termine dell’associazione, che punta a consolidarsi e a rafforzare la rete interna per camminare sullo stesso binario e alla stessa velocità del Consorzio di Tutela “Vini d’Irpinia”. “Sull’enoturismo abbiamo già avviato dei contatti con delle agenzie che lavorano sul territorio, per avviare un dialogo, ma anche con delle figure professionali impegnate in questo campo” sottolinea la presidentessa. “Attualmente siamo impegnati a costruire il connubio ‘vino-territorio’, e quando ci saremo riusciti sarà più facile l’approccio a tutti gli altri segmenti”.

“Le cantine di Montemarano” è associata alla F.I.V.I. – Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, che rappresenta l’associazione a livello nazionale e internazionale, interloquisce con Bruxelles e si fa carico delle istanze del territorio. “Abbiamo ottimi rapporti con il Consorzio di Tutela e con il presidente Stefano Di Marzio, e contiamo di avere il suo sostegno per divulgare lo studio dell’Università a tutte le aziende della provincia” conclude.


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