La sede dell'Alto Calore Servizi in corso Europa ad Avellino. Il particolare degli uffici di presidenza

Intervenire sulle reti idriche ad Ariano e altrove in Irpinia per sottrarre la popolazione ad un disservizio permanente. Con una lettera aperta, il Sindaco di Ariano Irpino Enrico Franza chiede all’amministratore unico dell’Alto Calore Servizi «un riscontro motivato ed urgente sulla questione». La lettera è stata resa pubblica poche ore dopo l’ennesima comunicazione di una interruzione parziale dell’erogazione idrica sul Tricolle.

Il Sindaco di Ariano Irpino, Enrico Franza
«RETI IDRICHE DA RIFARE IN IRPINIA». La lettera aperta del Sindaco di Ariano Irpino indirizzata all’Amministratore Unico dell’Alto Calore Servizi, Michelangelo Ciarcia

«Mi pregio di scrivere la presente per rappresentarLe il forte disagio che i cittadini/utenti della città di Ariano Irpino vivono quotidianamente, dovuto alla mancanza d’acqua», si legge nella missiva. «Le cantine ‘sospensioni idriche’ effettuate dall’Azienda Alto Calore Servizi spa dai Lei rappresentata, soprattutto nel periodo estivo, costringono i cittadini a non poter utilizzare l’acqua potabile per i normali usi domestici e sanitari, inclusi i servizi pubblici», si legge. «Questo disservizio a cui la popolazione viene sottoposta è diventato ormai intollerabile, soprattutto perché vede coinvolte sempre le medesime aree del territorio, senza capire quali criteri oggettivi per la scelta delle zone interessate dalle “sospensioni di portata” e quale sia la motivazione che giustifica tale comportamento, soprattutto in questo periodo quando è maggiore la necessità di utilizzo», si legge ancora.

Michelangelo Ciarcia, presidente dell’Alto Calore Servizi spa

«È palese che la rete idrica è obsoleta e che ogni emergenza si trasforma in un durevole disservizio, ma non è pensabile che l’utenza arianese, e non solo, ne paghi le conseguenze». Inoltre, è indispensabile segnalare la mancanza di tempestività da parte della Società Idrica nel comunicare, tramite Posta Elettronica Certificata, sia le sospensioni idriche programmate che i guasti in quanto, se trasmessi oltre gli orari di apertura del Protocollo Generale del Comune, non è possibile avvisare tempestivamente l’utenza tramite Avviso sul sito istituzionale». Franza conclude ricordando i doveri stabiliti dalla sua funzione di sindaco. «In qualità di Primo Cittadino è mia responsabilità dare risposte chiare alla Città».

MEZZA IRPINIA STANOTTE RESTA A SECCO. In queste ore l’Alto Calore Servizi ha comunicato l’interruzione della fornitura idrica dalle ore 22.00 di oggi 13 agosto alle 6.00 di domani mattina in mezza Irpinia. Si interromperà l’erogazione idrica nei seguenti comuni: Prata Principato Ultra, Pratola Serra, Lapio, Santa Paolina, Montefusco, Montoro, Sant’Angelo a Scala, Forino, Contrada, Cesinali, Ospedaletto d’Alpinolo, Summonte, Aiello del Sabato, Mercogliano, Monteforte, Mugnano del Cardinale, Pietrastornina, Taurasi, Trevico, Vallesaccarda, Castelbaronia, Zungoli, Melito Irpino, Sant’Angelo dei Lombardi (anche le zone del carcere e dell’ospedale), Montella (contrada Tagliabosco), Lioni, Frigento e Gesualdo. Oltre alla penuria dovuta alle condizioni climatiche, la necessità di procedere alle riparazioni sulla pompa di sollevamento in avaria a Volturara. Nelle prossime ore si saprà se il servizio sarà normale nelle giornate di ferragosto ormai prossime. Nei paesi della provincia di Avellino così come nel capoluogo, si registrano numerose presenze di visitatori ed emigranti rientrati per il periodo estivo. Quindi la mancanza d’acqua complica notevolmente la vita quotidiana delle comunità locali.

 

Allerta idrica in Irpinia. Lo spreco d’acqua è una della maggiori cause di penuria idrica estiva

UN’EMERGENZA ANNUNCIATA. Il problema della penuria estiva si ripropone puntualmente con l’arrivo dell’estate e va ben oltre l’attuale allerta idrica in Irpinia. Tuttavia almeno nell’ultimo anno qualcosa si poteva fare e non si è fatto. I 60 milioni stanziati e resi disponibili dalla Regione Campania per finanziare il piano sono fermi in attesa che si sciolga il nodo del rilancio dell’Alto Calore Servizi, sulla cui guida la politica continua a dividersi. E così torna l’allerta idrica, in attesa di verificare se le temperature fuori scala di questi giorni continueranno, peggiorando ulteriormente la situazione. I precedenti non incentivano l’ottimismo. Nel 2017 la penuria idrica ha ridotto la distribuzione idrica nelle case a dodici ore su ventiquattro per gli interi mesi di luglio e, soprattutto, agosto.

Il Vicepresidente della Giunta Regionale della Campania interviene alla riunione dell’Eic ad Avellino

CANTIERI IDRICI IN IRPINIA E SANNIO NON PRIMA DELLA PRIMAVERA 2020. I PRIMI TAGLI ALLE PERDITE NON PRIMA DEL 2022. Come accade sostanzialmente dalla seconda metà del primo decennio degli anni 2000, all’Alto Calore Servizi non arrivano risorse sufficienti a garantire l’efficienza di reti e impianti. Con lo scioglimento del Consorzio Interprovinciale, nel 2003, si è andato progressivamente riducendo il flusso di finanziamenti tra la Regione Campania e i Comuni destinato alla manutenzione straordinaria. In questi ultimi anni, nonostante gli stanziamenti fatti dall’Assessorato all’Ambiente guidato dal Vicepresidente Fulvio Bonavitacola, i soldi messi a disposizione non sono mai stati spendibili. Prima la lunga querelle sul rischio di privatizzazione della spa, poi le incertezze istituzionali sul piano di risanamento, hanno di fatto vanificato l’obiettivo del programma straordinario varato dalla Regione Campania tra il dicembre 2017 e il gennaio 2018. Giunti nel cuore dell’ennesima estate caratterizzata da penuria di acqua e sospensione del servizio a macchia di leopardo, al momento i fondi non sono stati trasferiti. I progetti predisposti per conto dei Comuni restano nei cassetti. Se venissero sbloccate tra settembre e ottobre, anche volendo accelerare sulle procedure, i cantieri non partirebbero prima della seconda metà del 2020, con i primi benefici in termini di riduzione della dispersione idrica registrabili non prima del 2022.


«RETI IDRICHE DA RIFARE I IRPINIA». La lettera aperta del Sindaco di Ariano Irpino indirizzata all’Amministratore Unico dell’Alto Calore Servizi, Michelangelo Ciarcia

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