Conte: la Lega ha la responsabilità della crisi. Io non tacerò

Le dichiarazioni scritte e in video che il Presidente del Consiglio ha fatto nella serata di ieri, giovedì 8 agosto, conclamando l'apertura della crisi del governo e della maggioranza gialloverde. L'accusa al rappresentante del Carroccio di aver deciso la rottura del Contratto politico per inseguire la vittoria elettorale

Conte: “La Lega ha la responsabilità della crisi. Io non tacerò”. Le Dichiarazioni alla stampa del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, pronunciate in seguito alla decisione del partito fin qui alleato e sostenitore del suo Esecutivo di annullare il Contratto di Governo siglato poco più di un anno fa, dopo le elezioni politiche del 4 marzo 2018.


Sarà la crisi più trasparente della storia repubblicana

di Giuseppe Conte | Presidente del Consiglio dei Ministri

Palazzo Chigi, sede del Governo Italiano

Alcune dichiarazioni per fornire a tutti cittadini dei doverosi chiarimenti.
Non raccoglieró delle domande per la semplice ragione che ci rivedremo poi, non voglio anticipare più ampie spiegazioni che fornirò in sede parlamentare che è la sede istituzionale.
Dopo il passaggio in Parlamento sarò aperto a rispondere a tutte le domande e avremo poi il tempo e il modo nelle conferenze stampa.
Ieri sera e questo pomeriggio è venuto a parlarmi il Ministro Salvini, il quale mi ha anticipato l’intenzione della Lega di interrompere questa esperienza di Governo e la volontà di andare a votare per capitalizzare il consenso di cui il partito attualmente gode.
Sono stati due lunghi colloqui, durante i quali ci siamo confrontati sulle aspettative della Lega e anche sulla complessa situazione politica, economica, sociale che il Paese sta attraversando.
Al Ministro Salvini ho anche esposto i molteplici progetti di riforma e le varie iniziative di Governo in corso di realizzazione che inevitabilmente andranno interrotte.
La nota ufficiale, diffusa da ultimo dal Ministro Salvini, invoca un ritorno alle urne per restituire al più presto la parola agli elettori.
Ho già chiarito nel corso dei colloqui al Ministro Salvini che farò in modo che questa crisi, da lui innescata, sia la crisi più trasparente della Storia della vita Repubblicana per questo mi riservo di contattare i Presidenti del Senato e della Camera affinché adottino le iniziative di propria competenza per permettere alle Camere stesse di tornare a riunirsi.
Questo passaggio istituzionale dovrà svolgersi davanti ai parlamentari, come ho subito sempre chiesto.
I parlamentari sono i rappresentanti della Nazione e quindi di tutti i cittadini.
Avevo promesso che la trasparenza e il cambiamento sarebbero state le cifre caratteristiche, i tratti distintivi di questo Governo e vigilerò affinché questi valori siano rispettati fino all’ultimo giorno.
Come ho già chiarito nel corso della mia informativa resa al Senato sulle inchieste russe personalmente non considero, ho detto in quell’occasione il confronto tra Governo e Parlamento un molesto orpello del nostro sistema democratico ma la vera essenza della nostra forma di Governo e in particolare di una democrazia parlamentare.
Nella stessa occasione ho preannunciato che dal Parlamento ho ricevuto la fiducia che mi ha investito dell’incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri e in Parlamento sarei tornato ove fossero maturate le condizioni per una cessazione anticipata dal mio incarico.
Lego nella nota pubblicata dal Ministro Salvini, l’invito hai parlamentari a non perdere tempo adducendo pretesti vari ma a tornare a riunirsi quanto prima.
Non spetta, evidentemente, al Ministro dell’Interno convocare le Camere.
Non spetta al Ministro dell’Interno decidere i tempi di una crisi politica nella quale intervengono ben altri attori istituzionali.
Al Ministro dell’Interno spetterà invece, nella veste di senatore e di leader della Lega, spiegare al Paese e giustificare agli elettori che hanno creduto nella prospettiva del cambiamento le ragioni che lo inducono a interrompere anticipatamente, bruscamente l’azione del Governo.
Confido che questo passaggio parlamentare contribuirà a fare piena chiarezza sulle scelte sin qui compiute e sulle responsabilità che ne derivano.
In Parlamento e, quindi, a tutti gli italiani dovremo dire la verità e certo non potremo nasconderci dietro dichiarazioni retoriche e slogan mediatici.
Voglio chiarirlo subito, non permetterò più che si alimenti la narrativa di un Governo che non opera, di un Governo dei No.
Questo Governo in realtà ha sempre parlato poco e lavorato molto.
Questo Governo non era in spiaggia, era ogni giorno nelle sedi istituzionali a lavorare dalla mattina alla sera nel rispetto degli Italiani. Questo Governo, da me coordinato, si è adoperato incessantemente per realizzare innumerevoli progetti di riforma a beneficio di tutti gli italiani.
Non accetterò più, quindi, che vengano sminuiti la dedizione, la passione con cui gli altri Ministri, tutti i Viceministri, tutti i Sottosegretari insieme a me, hanno affrontato l’impegno di Governo.
È certo non posso accettare che sia svilito anche il cospicuo lavoro sin qui svolto dai Parlamentari nelle rispettive Commissioni, nelle Aule.


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